Dialetto tarantino: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Bibliografia: sistemo
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Annullato Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 26:
}}
 
'''Il dialetto tarantino''' ('u tarandíne), o vernacolo cataldiano<ref>N. Gigante (2002), Dizionario della parlata Tarantina</ref> (così chiamato, a partire dal [[Novecento]], in onore del santo patrono cittadino), è un dialetto parlato principalmente nella città di [[Taranto]] (e con varietà specifiche in alcuni comuni limitrofi) dove presenta differenze tra la variante della Città Vecchia e quella del Borgo Nuovo<ref>G. Rohlfs, Scavi Linguistici nella Magna Grecia, (1975), Congedo</ref>. Oggi è parlato anche nei comuni limitrofi di Statte e Leporano dalla maggioranza della popolazione<ref>Dati ISTAT (2011), ''Diffusione dei dialetti locali in Puglia''</ref>, mentre a Monteiasi presenta caratteristiche più nettamente salentine. Dal punto di vista linguistico, il tarantino occupa una posizione di transizione tra i dialetti salentini (appartenenti al gruppo dei dialetti meridionali estremi) e quelli apulo-baresi (appartenenti al gruppo dei dialetti meridionali intermedi)<ref>Rohlfs, G. (1977), ''Grammatica storica dei dialetti italogreci''. Beck</ref><ref>Savoia, L.M. (2017), ''I dialetti italiani: storia e struttura''. Il Mulino</ref><ref>''Pellegrini, G.B. (1977). Carta dei dialetti italiani''. Pacini Editore</ref>. La peculiarità del tarantino è stata spesso attribuita al suo sostrato greco, risalente all'antichità e mantenutosi fino al [[XVI secolo]], quando il greco era ancora parlato accanto ai volgari romanzi nella zona<ref>Horrocks, G. (2010), ''Greek: A History of the Language and its Speakers''. Wiley-Blackwell.</ref><ref>Katsoyannou, M. (2015), ''The Greek Linguistic Heritage in Southern Italy''. ''Byzantine and Modern Greek Studies''.</ref>. Questo tratto accomuna il tarantino ai dialetti meridionali estremi (salentino, calabrese meridionale e siciliano), con cui condivide numerosi elementi lessicali e strutturali di origine greca<ref>Ledgeway, A. (2020), ''Greek and Romance in Southern Italy: History and Contact''. Oxford University Press</ref><ref>Rohlfs, G. (1956), ''Vocabolario dei dialetti salentini''</ref>. Studi recenti hanno evidenziato come tali caratteristiche non siano semplici prestiti, ma veri e propri elementi strutturali originari dell'antica koinè magnogreca<ref>De Angelis, A. (2017), ''Microvariation in Southern Italo-Romance''. Mouton de Gruyter</ref>.
 
== Storia ==