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Sempre più orientato verso una carriera da solista, nel 1967 fece parte per brevi periodi di più formazioni e, con i Riot Squad, incise ''Little Toy Soldier'', una canzone a tema sadomasochistico con evidenti richiami a ''[[Venus in Furs (brano musicale)|Venus in Furs]]'' dei [[The Velvet Underground|Velvet Underground]]. La vena decadente di Lou Reed lascia però il posto a un'atmosfera da [[music-hall]] arricchita da schiamazzi, colpi di tosse, molle scricchiolanti, esplosioni e altri rumori opera dell'ingegnere del suono e futuro produttore di ''[[Space Oddity (singolo)|Space Oddity]]'', [[Gus Dudgeon]].{{Efn|La canzone rimase inedita fino al 2013 quando ricomparve nell'[[Extended play|EP]] con il titolo ''Toy Soldier'' della [[Acid Jazz Records]].}}
Nell'aprile successivo uscì il nuovo 45 giri, ''The Laughing Gnome'', definito da Roy Carr e Charles Shaar Murray di ''[[NME]]'' «''senza dubbio l'esempio più imbarazzante dei iuvenalia di Bowie''», e, dal biografo David Buckley, «''completamente stupida, anche se perversamente accattivante''». Malgrado lo scarso successo del singolo, nel giugno del 1967 uscì il suo primo album, ''[[David Bowie (album 1967)|David Bowie]]'', che ebbe scarsi riscontri commerciali nonostante avesse ricevuto alcune critiche positive. Nel frattempo vennero registrate altre tracce per la Deram, che però rifiutò di pubblicarle, anche per le scarse vendite dell'album. L'attore e mimo [[Lindsay Kemp]] in seguito affermò: «''l'ho ascoltato fino a consumarlo.''». Nell'autunno dello stesso anno furono registrate ''Let Me Sleep Beside You'' e ''Karma Man''. Anche queste non vennero pubblicate dalla Deram, ma la prima delle due rappresentò l'inizio di una delle collaborazioni fondamentali di Bowie, quella con
In questo stesso periodo ebbe inizio la sua esperienza cinematografica con la partecipazione al cortometraggio di Michael Armstrong, ''The Image''; riparlandone nel 1983, Bowie lo descrisse come « [...] ''roba d'avanguardia underground in bianco e nero, fatta da un certo tizio... Voleva fare un film su un pittore che fa un ritratto ad un teenager, ma il ritratto prende vita e, in pratica, si scopre che è il cadavere di qualcuno. Non ricordo bene la trama... era terribile''».
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Nel frattempo il successo ottenuto l'anno prima con lo stesso brano andò esaurendosi e quindi a ottobre Defries trattò un'offerta con la [[Chrysalis Records]], riuscendo ad ottenere un accordo ed un anticipo di {{formatnum:5000}} sterline, mentre Bowie canalizzò le sue energie in un periodo di scrittura intensiva. Il 4 novembre 1970 ''The Man Who Sold the World'' uscì negli Stati Uniti e ricevette una buona accoglienza da parte della critica nonostante le scarse vendite. La chitarra [[hard rock]] di Ronson rappresentava una vistosa novità rispetto alle atmosfere prevalentemente folk e acustiche dell'album precedente. I testi apparvero più complessi e meno lineari rispetto al passato e i più profondi temi affrontati sarebbero stati ripresi nelle opere successive di Bowie: ambiguità sessuale, sdoppiamento di personalità, isolamento, pazzia, falsi guru, totalitarismi. Bowie pensò presto all'album successivo. Bob Grace, general manager della Chrysalis, affittò gli studi londinesi di [[Radio Luxembourg]] dove il cantante iniziò a registrare nuovo materiale, tra cui il brano ''[[Oh! You Pretty Things]]''.
L'anno successivo venne pubblicato il nuovo 45 giri, ''[[Holy Holy]]'', malgrado il ritardo di sei mesi dalla registrazione causato da trattative contrattuali.<ref>{{Cita web|url=https://bowiesongs.wordpress.com/?s=holy+holy|titolo=Reissues: Holy Holy|editore= bowiesongs.wordpress.com|accesso=2 agosto 2015 |lingua=en}}</ref> Pochi giorni dopo il brano venne eseguito nel programma ''Six-O-One: Newsday'' di Granada TV, ma senza riscuotere successo.<ref name=Pegg90>{{Cita|Pegg|p. 90}}.</ref> Il 1971 rappresentò per la carriera di Bowie un momento cruciale, nel quale Defries fu fondamentale per realizzare e promuovere le idee partorite dal genio del cantante; il manager stava rivoluzionando radicalmente tutta l'organizzazione che ne aveva contraddistinto la carriera fino ad allora e lo convinse a interrompere il rapporto con
A febbraio Bowie affrontò il suo primo viaggio negli Stati Uniti per il breve tour promozionale di ''The Man Who Sold the World''. Nonostante il matrimonio con Angela gli avesse permesso di ottenere la ''[[green card]]'', Bowie non poté esibirsi a causa degli accordi sindacali dell'[[American Federation of Musicians]] e la promozione si limitò soltanto ad apparizioni personali e a qualche intervista a Washington, New York, Chicago, Filadelfia, San Francisco e Los Angeles. Dopo questa breve parentesi americana Bowie tornò ai Trident Studios per completare il nuovo album ''[[Hunky Dory]]'', realizzando nuovi brani tra cui ''[[Changes (David Bowie)|Changes]]'' e ''[[Life on Mars?]]''. Tra gli strumentisti impiegati inizialmente vi furono alcuni studenti di Dulwich che si erano dati il nome Runk, tra cui il chitarrista Mark Carr Pritchard, il bassista Polak de Somogyl e il batterista Ralph St. Laurent Broadbent. Per le successive registrazioni vennero presi in considerazione anche altri musicisti con cui aveva già collaborato nei mesi precedenti tra cui [[Terry Cox]], il batterista di ''Space Oddity'', e Tony Hill, che Bowie conosceva dal 1968.
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[[File:Mick Ronson 1979.jpg|upright=0.8|miniatura|[[Mick Ronson]], uno dei futuri [[Spiders from Mars]]. Dopo alcune collaborazioni occasionali, a partire dal 1971 il chitarrista divenne una figura chiave del successo di Bowie.]]
La band si trasferì a Haddon Hall per provare le nuove composizioni e Bowie decise di sfruttare l'imminente sessione alla BBC del 3 giugno come vetrina per la sua rinnovata cerchia di musicisti, tra cui gli amici [[Dana Gillespie]], George Underwood e Geoffrey Alexander, per esibirsi con alcune nuove canzoni tra cui ''Kooks'', composta per il figlio [[Duncan Jones (regista)|Zowie]]. Il 23 giugno Bowie partecipò al [[Glastonbury Festival|Glastonbury Fayre]] durante il quale si esibirono, tra gli altri, gli [[Hawkwind]], i [[Traffic (gruppo musicale)|Traffic]], [[Joan Baez]] e i [[Pink Floyd]]. La scaletta della sera precedente era stata allungata a dismisura e il concerto di Bowie era stato cancellato perché le autorità avevano insistito per concludere l'evento entro le 22:30; imperterrito, Bowie cominciò a suonare alle 5 di mattina con qualche inconveniente che interruppe ''
L'incisione di ''Hunky Dory'' proseguì ai [[Trident Studios]] per tutta l'estate e ad agosto Defries volò a New York con 500 copie promozionali di un vinile chiamato ''BOWPROMO 1A1/1B1'', con canzoni di Dana Gillespie da un lato e alcune nuove registrazioni di Bowie dall'altro, tra cui ''[[Andy Warhol (brano musicale)|Andy Warhol]]'', ''[[Queen Bitch]]'' e l'inedita ''Bombers''. Dopo pochi giorni il manager tornò con un contratto con la RCA.<ref name=Pegg256>{{Cita|Pegg|p. 256}}.</ref>
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Due giorni dopo, nella notte tra il 10 e l'11 gennaio, il cantante morì improvvisamente, all'età di 69 anni, nel suo attico al 285 di Lafayette Street, a [[New York]], dove si ipotizza si sia avvalso di una programmata pratica di [[eutanasia]]<ref>{{Cita web|url = http://www.rockol.it/news-662981/david-bowie-scelse-eutanasia-ipotesi-suicidio-del-daily-mail|data = 11 gennaio 2016|accesso = 20 ottobre 2017|titolo = Daily Mail, Lesley-Ann Jones rilancia l'ipotesi sulla morte 'programmata' di David Bowie: 'Fu suicidio assistito'|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171020191202/http://www.rockol.it/news-662981/david-bowie-scelse-eutanasia-ipotesi-suicidio-del-daily-mail|urlmorto = sì}}</ref><ref>{{Cita web|url =http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2016/01/11/news/e_morto_david_bowie_il_camaleonte_del_rock-130996525/|titolo =È morto David Bowie, il trasformista del rock|editore = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data = 11 gennaio 2016|accesso = 27 dicembre 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url =https://www.bbc.com/news/entertainment-arts-35278872|titolo = David Bowie dies of cancer aged 69 - BBC News|editore = [[BBC]]|data = 11 gennaio 2016|accesso = 27 dicembre 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.lanacion.com.ar/1861210-murio-david-bowie|titolo = Murió David Bowie|editore = [[La Nación (Argentina)|La Nación]]|data = 11 gennaio 2016|accesso = 27 dicembre 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170106112022/http://www.lanacion.com.ar/1861210-murio-david-bowie|urlmorto = sì}}</ref> a causa dell'irrimediabile aggravarsi di un [[Tumore del fegato|tumore al fegato]],<ref>{{Cita web |url=http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/speciale-morte-david-bowie/david-bowie-ucciso-da-un-cancro-al-fegato-ha-lottato-come-un-leone-_2153831-201602a.shtml|titolo=David Bowie ucciso da un cancro al fegato: "Ha lottato come un leone"|data=12 gennaio 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.independent.co.uk/news/people/news/david-bowie-died-from-liver-cancer-he-kept-secret-from-all-but-handful-of-people-friend-says-a6806596.html|titolo=David Bowie died from liver cancer he kept secret from all but handful of people, friend says|data=11 gennaio 2016|pubblicazione=The Independent}}</ref> contro il quale aveva combattuto segretamente per circa 18 mesi.<ref name="rainews" /> La notizia fu divulgata nel suo profilo [[Facebook]] ufficiale,<ref>{{Cita news|url=http://www.leggo.it/spettacoli/musica/david_bowie_morto_annuncio_foto-1475333.html|titolo=È morto David Bowie, aveva 69 anni. L'annuncio su Facebook -FOTO/VIDEO|accesso=28 gennaio 2017}}</ref> mentre nei giorni successivi lo stesso produttore Robert Fox, amico di Bowie, rivelò che l'artista gli aveva confidato di voler intraprendere una nuova cura sperimentale contro il cancro.<ref>{{Cita web|url = http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/speciale-morte-david-bowie/-david-bowie-stava-per-iniziare-una-cura-sperimentale-contro-il-cancro-_2154149-201602a.shtml|titolo = "David Bowie stava per iniziare una cura sperimentale contro il cancro" - Tgcom24|accesso = 13 gennaio 2016|sito = Tgcom24}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.si24.it/2016/01/13/david-bowie-sperava-di-vivere-piu-a-lungo-voleva-provare-una-cura-sperimentale/185146/|titolo = David Bowie sperava di vivere più a lungo. Voleva provare una cura sperimentale|sito = Si24|accesso = 13 gennaio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160121112926/http://www.si24.it/2016/01/13/david-bowie-sperava-di-vivere-piu-a-lungo-voleva-provare-una-cura-sperimentale/185146/|urlmorto = sì}}</ref> Egli raccontò inoltre che solo pochi amici e i familiari erano a conoscenza della sua malattia,<ref>{{Cita web|url = https://www.telegraph.co.uk/news/celebritynews/12095853/David-Bowies-musical-will-come-to-London-giving-fans-chance-to-see-his-final-show.html|titolo = David Bowie's musical will come to London, giving fans chance to see his final show|accesso = 13 gennaio 2016|sito = Telegraph.co.uk}}</ref> ma che altrettante persone, tra coloro addette alla registrazione dell'album, non erano a conoscenza della diagnosi fino al decesso dell'artista.<ref>{{Cita news|nome=Tom|cognome=Bryant|url=http://www.mirror.co.uk/3am/celebrity-news/david-bowie-made-emotional-final-7167863|titolo=David Bowie made emotional final trip to London after terminal cancer diagnosis|pubblicazione=mirror|data=12 gennaio 2016|accesso=28 gennaio 2017}}</ref><ref>{{Cita news|nome=Priya|cognome=Joshi|url=http://www.ibtimes.co.uk/david-bowie-death-music-icon-struggled-speak-months-before-death-1540910|titolo=David Bowie death: Music icon 'struggled to speak' in months before death|pubblicazione=International Business Times UK|data=29 gennaio 2016|accesso=28 gennaio 2017}}</ref>
Secondo quanto affermato
{{Citazione|Ha sempre fatto quello che voleva. E voleva farlo a modo suo, e voleva farlo al meglio. La sua morte non è stata diversa dalla sua vita: un'opera d'arte. Ha fatto ''Blackstar'' per noi, è stato il suo regalo di addio. Sapevo da un anno che sarebbe andata così. Non ero preparato, però. È stato un uomo straordinario, pieno di amore e di vita. Sarà sempre con noi. Per ora, possiamo solo piangere.<ref>{{cita news|url = http://www.ilpost.it/2016/01/11/bowie-blackstar-testamento|titolo=Gli ultimi testi di David Bowie, riletti oggi|pubblicazione=The Post}}</ref>|
Il 12 gennaio 2016, ''Blackstar'' debuttò in cima alla [[Official Albums Chart]] del [[Regno Unito]], vendendo oltre {{formatnum:146000}} copie e venendo certificato disco d'oro in poco meno di un giorno dalla sua pubblicazione.<ref>{{Cita web|url =http://www.officialcharts.com/chart-news/david-bowie-s-classic-albums-flood-into-latest-official-chart-update-following-news-of-his-death__13538/|titolo =A classic David Bowie song is set to enter the Top 10 for the first time this week|accesso = 13 gennaio 2016}}</ref> L'album in poco tempo si impose sulle principali classifiche mondiali, raggiungendo la prima posizione in 35 Paesi, tra cui [[Australia]], [[Belgio]], [[Francia]], [[Germania]], [[Irlanda]], [[Paesi Bassi]], [[Svezia]], [[Danimarca]], [[Canada]], [[Finlandia]], [[Argentina]], [[Italia]], [[Nuova Zelanda]] e [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove esordì alla posizione numero 1 della [[Billboard 200]] con {{formatnum:130000}} copie vendute nel corso della prima settimana, risultato mai ottenuto in precedenza da Bowie in così poco tempo.<ref>{{Cita web|url = https://www.billboard.com/articles/columns/chart-beat/6842826/david-bowie-first-no-1-album-blackstar-us-billboard-200|titolo = David Bowie Heading for First No. 1 Album in U.S. on Billboard 200 Chart With 'Blackstar'|accesso = 13 gennaio 2016|sito = Billboard}}</ref> Il catalogo di tutti i video di Bowie ricevette l'11 gennaio su [[Vevo]] oltre 51 milioni di visualizzazioni in ventiquattr'ore, superando il primato detenuto da [[Adele (cantante)|Adele]] il giorno dell'uscita di ''[[Hello (Adele)|Hello]],''<ref>{{Cita web|url = http://m.repubblica.it/mobile/r/repubblicatv/spettacoli-e-cultura/bowie-batte-adele-dopo-la-morte-il-video-lazarus-il-piu-visto-in-24-ore/225093/224357|titolo = Bowie batte Adele: dopo la morte il video "Lazarus" il più visto in 24 ore|accesso = 17 gennaio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160128000000/http://m.repubblica.it/mobile/r/repubblicatv/spettacoli-e-cultura/bowie-batte-adele-dopo-la-morte-il-video-lazarus-il-piu-visto-in-24-ore/225093/224357|urlmorto = sì}}</ref> mentre alcuni giorni dopo [[Amazon.com]] rivelò di avere esaurito ogni edizione, sia in vinile che in formato CD dei suoi album, e di non aver registrato mai un tale numero di vendite in così poco tempo.<ref>{{Cita web|url = http://sentireascoltare.com/news/david-bowie-esaurite-copie-blackstar-amazon-record-streaming-spotify/|titolo = David Bowie. Esaurite le copie di “Blackstar” su Amazon UK e USA. Impennata record di streaming su Spotify|accesso = 14 gennaio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160126124305/http://sentireascoltare.com/news/david-bowie-esaurite-copie-blackstar-amazon-record-streaming-spotify/|urlmorto = sì}}</ref>
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Fra le altre collaborazioni del "Duca Bianco" vi fu anche quella col leader dei Rolling Stones, [[Mick Jagger]]. Insieme, nel 1985, a supporto del progetto [[Live Aid]], realizzarono una versione della canzone di [[The Vandellas|Martha & the Vandellas]] ''[[Dancing in the Street]]'' di cui si ricorda il videoclip.<ref>{{cita web|url=http://www.songfacts.com/detail.php?id=5830|accesso=6 ottobre 2016|titolo=DANCING IN THE STREET by DAVID BOWIE AND MICK JAGGER|editore=SongFacts}}</ref> Si dice anche che fra le due rockstar il legame fosse più che professionale<ref>{{cita news|url=https://www.telegraph.co.uk/culture/9388547/David-Bowie-and-Mick-Jaggers-long-rumoured-love-affair-revealed-in-new-book.html|data=10 luglio 2012|editore=The Telegraph|titolo=David Bowie and Mick Jagger's long-rumoured love affair revealed in new book|accesso=6 ottobre 2016}}</ref> e che la celebre canzone ''[[Angie (The Rolling Stones)|Angie]]'', che gli Stones realizzarono nel 1973, fosse ispirata ad [[Angela Bowie]] e indirettamente riferita a un'[[orgia]] a quattro fra lei, David, Mick e l'allora sua moglie [[Bianca Pérez-Mora Macias]].
===Altre collaborazioni===
Nel medesimo anno Bowie incise insieme a [[Tina Turner]] il brano ''[[Tonight (singolo David Bowie)|Tonight]]'', ''title track'' dell'[[Tonight (album David Bowie)|omonimo album]] del 1984. I due, inoltre, duetteranno insieme durante una data del [[Private Dancer Tour]] di Tina Turner del 1985.<ref>{{cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/lists/30-wild-david-bowie-duets-and-collaborations-20160111/tina-turner-tonight-1984-20160111|accesso=6 ottobre 2016|editore=RollingStone|titolo=30 Wild David Bowie Duets and Collaborations}}</ref>
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Nasce da una famiglia borghese presso il Livingstone Hospital di Dartford ([[Kent]]), a circa trenta chilometri a est di [[Londra]], in [[Inghilterra]]. Figlio di Basil Fanshawe "Joe" Jagger (13 aprile 1913 - 11 novembre 2006) - un insegnante come il nonno (Ernest David Jagger) - e di Eva Ensley Mary (6 aprile 1913 - 18 maggio 2000), parrucchiera e attivista politica d'origine australiana. Mick cantava già da piccolo e nel 1950, alle scuole elementari di Dartford, conosce [[Keith Richards]], futuro amico e co-leader della band.
Nel
=== I primi Rolling Stones (1962-1969) ===
{{Vedi anche|The Rolling Stones}}
[[File:Mick Jagger 1965.jpg|thumb|Mick Jagger, ventunenne, prima di un concerto dei Rolling Stones al Georgia Southern College, il 4 maggio 1965]]
Nel 1962 si aggiungono al gruppo i musicisti [[Brian Jones]], [[Bill Wyman]] e [[Charlie Watts]], un sodalizio che determina la nascita di una delle band più importanti nella storia della musica rock, i [[Rolling Stones]], nome ispirato da un brano di [[Muddy Waters]] (e non, come erroneamente si pensa, alla canzone ''[[Like a Rolling Stone]]'' di [[Bob Dylan]], composta soltanto tre anni dopo, nel
La coppia Jagger-Richards diventa quindi il cuore del gruppo: il secondo compone la musica, mentre il primo scrive i testi delle canzoni - anche se talvolta i ruoli si mescolano. Jagger, intanto, coltiva e sviluppa il suo talento da front-man, rivelandosi un vero e proprio "animale" da palcoscenico: oggi è considerato una vera leggenda del rock mondiale grazie al carisma, alla sensualità e all'estro con i quali ha sempre affrontato le proprie esibizioni.
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