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| contenuto = Nel periodo delle sessioni per l'album ''Station to Station'', Bowie si immerse in intense letture su Hitler e la [[storia del Terzo Reich]]. Iniziò quindi a definire il proprio nuovo personaggio, The Thin White Duke, come una sorta di "vero ariano fascista" e a rilasciare dichiarazioni alla stampa in cui prevedeva l'imminente avvento di un nuovo regime fascista in Inghilterra. Nel maggio 1976 vi fu l'incidente alla Victoria Station, dove fu fotografato nel gesto di fare un saluto nazista rivolto alla folla, circostanza che Bowie smentì. A posteriori avrebbe affermato di essere stato affascinato dal lato puramente teatrale ed esoterico del nazismo, considerando il suo approccio politico dell'epoca "molto immaturo". A questo periodo Bowie farà riferimento parlando di: "... Visioni di svastiche nella mia testa, piani per chiunque..." in ''China Girl'' dell'album ''Let's Dance'' del 1983 e, in riferimento a quanti lo avevano attaccato per le sue smentite in materia, scrisse: "essere insultato da questi fascisti è molto degradante", nel brano ''It's No Game'' presente in ''Scary Monsters (and Super Creeps)'' del 1980.}}
Prima della fine del 1976, l'interesse di Bowie per la scena artistica tedesca lo portò a trasferirsi a [[Berlino Ovest]] per disintossicarsi definitivamente e rivitalizzare la propria carriera. Qui iniziò la proficua collaborazione con [[Brian Eno]] e condivise un appartamento a [[Schöneberg (Berlino)|Schöneberg]] con Iggy Pop e Corinne Schwab, sua assistente personale già a Los Angeles, a cui aveva affidato la maggior parte degli aspetti organizzativi e manageriali.
La Schwab fu oggetto di grande gelosia da parte di Angie, moglie di Bowie, che dopo avere trascorso qualche giorno a Berlino si ritrasferì negli Stati Uniti. Bowie le dedicò il brano ''Be My Wife'' incluso nell'album ''Low'', invitandola invano a rimanere con lui in questa nuova avventura. Il matrimonio era entrato in crisi a partire dal 1973, con la passione sessuale tra i due che si era affievolita e le frequenti relazioni extra-coniugali di entrambi.<ref name=sandford133/> In seguito, Angie avrebbe affermato di non aver più voluto vedere il marito dopo il ripetersi degli episodi filo-nazisti come quello della Victoria Station.<ref>{{cita libro| url=https://books.google.co.jp/books?id=mkG7Y6_J7pUC&pg=PA255 |p=255| titolo=Please Kill Me: The Uncensored Oral History of Punk |autore= Legs McNeil e Gillian McCain |editore=Grove Press |data= 2006|isbn=0-8021-4264-8 |lingua=en|accesso=15 aprile 2016}}</ref> Bowie sostenne invece che dal 1974 si vedevano occasionalmente e facevano vite separate.<ref>{{Cita|Pegg|p. 391}}.</ref> Ne seguì la definitiva separazione e il divorzio del 1980.<ref>{{Cita|Sandford|p. 197}}.</ref>
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== Vita privata ==
Nel 1970 si sposò con [[Mary Angela Barnett]] con cui ebbe nel 1971 un figlio, [[Duncan Jones (regista)|Duncan Zowie Haywood Jones]]; i due divorziarono nel 1980.
Possedeva una collezione di opere d'arte: 400 di esse furono vendute, per la somma 41 milioni di euro, 23 più di quanto all'inizio stimato
=== Il dibattito sulla sessualità ===
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=== I Rolling Stones (1970-1980) ===
[[File:Mick Jagger in red.jpg|thumb|left|upright=0.8|Mick Jagger durante un concerto a [[New York]] del 1972]]
Dopo la morte del chitarrista [[Brian Jones]], avvenuta nel
Gli anni settanta diventano per Mick Jagger un decennio impegnativo: la tossicodipendenza di Keith, infatti, lo induce a occuparsi con molta solerzia della produzione musicale legata alla band più longeva del rock.
=== Mick solista (1980-1993) ===
Nel
=== Mick ritorna agli Stones (1994-oggi) ===
Ricucite le divergenze all'interno dei Rolling Stones, Mick Jagger ritorna a tempo pieno a scrivere testi e contribuisce alla ristrutturarazione della band, che acquisisce così un ''sound'' più pulito, moderno e armonioso; ai nuovi album, inoltre, vengono associati imponenti e spettacolari tour mondiali. Nel
Nel
Nel 2023, Jagger è stato onorato a Dartford con una statua.
== Vita privata ==
Jagger è stato sposato dal
=== Amicizia con Keith Richards ===
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L'ultima apparizione ufficiale con gli Stones fu nel dicembre 1968 al ''[[The Rolling Stones Rock and Roll Circus]]'', uno spettacolo metà-concerto metà-circo organizzato dalla band. Rimase non pubblicato per 25 anni poiché Mick Jagger era contrario a mettere a confronto la performance della band con altri gruppi presenti nel film (gruppi come [[Jethro Tull (gruppo musicale)|Jethro Tull]], [[The Who]], e [[Taj Mahal (musicista)|Taj Mahal]]). Nel film Jones sembra disinteressato e a tratti intossicato. Mentre introduce il pianista [[Julius Katchen]], la sua parlata è biascicata e inarticolata. Durante l'esibizione degli Stones sembra distante dal gruppo e quello che suona si sente poco. Questo a parte una splendida interpretazione alla chitarra slide di ''No Expectations.'' Il materiale extra contenuto nel DVD ufficialmente pubblicato indica che quasi tutti al concerto sapevano che la fine del rapporto fra Jones e i Rolling Stones era vicina, e [[Pete Townshend]] degli [[The Who|Who]] disse che secondo lui sarebbe stata l'ultima performance live del musicista.
=== Altri contributi ===
[[File:Brian Jones & Michael Cooper 1967.jpg|thumb|upright=1.3|left|Brian Jones nel 1967]]
Nel 1966 Jones produsse, suonò e scrisse la colonna sonora per il film ''Mord und Totschlag'' (in inglese "A Degree of Murder"), un film d'avanguardia tedesco con [[Anita Pallenberg]], sua futura fidanzata. Egli assunse molti musicisti per suonare la colonna sonora, fra i quali il chitarrista [[Jimmy Page]]. Brian e Anita si piacquero durante le riprese del film quando Jones posò in uniforme [[Nazionalsocialismo|nazista]] mentre era in piedi su una bambola nuda per una foto, con Anita. Sebbene Jones non affermò mai di avere simpatie per i nazisti, molti si sentirono offesi da quegli scatti.
Jones suonò le percussioni in una versione non pubblicata della reinterpretazione di [[Bob Dylan]], ''All Along the Watchtower'', fatta da Jimi Hendrix, insieme a numerose [[jam session]] con Hendrix e [[Dave Mason]] dei [[Traffic (gruppo musicale)|Traffic]] nei primi mesi del 1968, oltre a suonare il [[sassofono contralto]] in una canzone dei [[The Beatles|Beatles]], ''[[You Know My Name (Look Up the Number)]]'', e a partecipare alla sessione di registrazione di ''[[Yellow Submarine (brano musicale)|Yellow Submarine]]'', nella quale ruppe due pezzi di vetro assieme.
Nell'estate del 1968, Jones registrò l'ensemble di musicisti marocchini, "Master Musicians of Jajouka". Nel 1971 venne infatti pubblicato postumo ''Brian Jones presents The Pipes of Pan at Joujouka'', apprezzato album di [[World music]]. Mick Jagger e Keith Richards, andarono a [[Jajouka]] per la prima volta nel 1989, dopo aver registrato il brano ''Continental Drift'' per l'album degli Stones ''[[Steel Wheels]]'' con i ''Master Musicians of Jajouka featuring Bachir Attar'' a [[Tangeri]]. Bachir Attar, figlio del leader dei musicisti di Jajouka, registrati ai tempi da Jones, aveva simultaneamente scritto ai Rolling Stones nello stesso periodo, e Jagger, Richards, [[Ronnie Wood]], e Matt Clifford (che stava lavorando all'album con loro), andarono a trovare lui e i musicisti di Jajouka. Questo incontro è documentato in un raro film trasmesso in tv dalla [[BBC]] chiamato ''Rolling Stones in Morocco'', in seguito pubblicato in cassetta.
=== Morte ===
Jones fu arrestato una seconda volta il 21 maggio 1968, questa volta per possesso di marijuana. Jones affermò che la droga in questione fosse stata lasciata a casa sua da alcuni ospiti che gli avevano fatto visita tempo prima, ma avrebbe scontato una lunga pena se trovato colpevole, fino alla [[liberazione condizionale|libertà vigilata]]. Bill Wyman commentò: "Il fatto che la polizia avesse un mandato di arresto dimostrò senza ombra di dubbio che l'arresto faceva parte di un piano ben orchestrato. Brian e gli Stones erano presi di mira per dissuadere il pubblico dall'usare droghe". La giuria giudicò Jones colpevole, sebbene il giudice nutrisse simpatia per il giovane. Invece di multarlo e ammonirlo, il giudice disse: "per l'amor di Dio, non si metta più nei guai, o la faccenda diventerà seria".
{{nd||Beethoven (disambigua)|Beethoven}}
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