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''Operette'' è un diminutivo di umiltà: si tratta di componimenti brevi, considerati piccoli in mole e in valore dall'autore. La loro minuzia contribuisce a renderli, però, di un'efficacia filosofica e poetica lucida, programmatica e chiara. Il termine ''morali'' segna il contenuto filosofico dell'opera: sui ''mores'', i costumi, indicano la volontà di individuare nuovi modelli di comportamento, mettendo a confronto l'antichità e la modernità: implicito il richiamo agli ''[[Opuscula Moralia]]'' di [[Plutarco]].
L’attenuazione canonica del genere morale antico e umanistico, riporta a [[Isocrate]], di cui Leopardi volgarizza alcune ''Operette morali
Le Operette prendono il titolo anche dal messaggio pratico, non solo teoretico che
“Che i miei principii sieno tutti negativi io non me ne avveggo” L. AFS n. 541 23/08/1827.
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