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Inizialmente, la produzione musicale di Bowie si basò su sonorità nostalgiche con brani acustici [[folk rock]], cui sarebbe seguita la metamorfosi degli anni settanta, che portò Bowie a diventare uno dei primi e più importanti esponenti del [[glam rock]] con album come ''[[The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars]]'' (1972) e ''[[Aladdin Sane]]'' (1973).
Durante gli anni settanta, lo stile di Bowie cambiò innumerevoli volte, diventando più intimista e ispirato a più riprese al [[rock progressivo]],<ref>{{cita libro|titolo=Precious and Few: Pop Music of the Early '70s|autore=Don Breithaupt, Jeff Breitaupt|editore=St. Martin's Griffin|anno=2014|pp=138|lingua=en}}</ref> al [[dance rock]], di cui fu anticipatore
Dopo il grande successo pop degli anni ottanta ben rappresentato da ''[[Let's Dance (album David Bowie)|Let's Dance]]'' del 1983, lo stile di Bowie ritornò a nuove sperimentazioni, innanzitutto con la formazione del gruppo [[Tin Machine]], avviato sul finire degli anni ottanta, in cui Bowie propose un [[hard rock]] che è stato definito "metallico".<ref name=Beaumont/><ref>{{cita libro|titolo=Enciclopedia della musica rock (volume 3)|autore=Cesare Rizzi|editore=Giunti|anno=2000|pp=53}}</ref> Più in là, con incursioni sperimentali di [[musica elettronica|elettronica]] e di [[musica industriale|industrial]] nell'album ''1.Outside'' del 1995, fino a spaziare allo stile [[jungle (genere musicale)|jungle]] e [[techno]] nell'album ''[[Earthling]]'' del 1997.<ref name=Beaumont/>
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Dopo aver collaborato all'esordio dei [[Placebo (gruppo musicale)|Placebo]] portandoli in tour come suoi sostenitori, Bowie collaborò con loro in due occasioni: per il singolo ''[[Without You I'm Nothing (singolo Placebo)|Without you I'm nothing]]'', estratto dall'omonimo album, realizzarono una versione a due voci, mentre nel febbraio 1999 si esibirono insieme ai Brit Awards per una cover di ''20th Century Boy'', che i Placebo tra l'altro interpretarono anche nel film ''[[Velvet Goldmine]]'', come membri della band immaginaria Malcolm & The Flaming Creatures. Lo stretto legame tra la band e Bowie fu testimoniato da vari episodi: l'omaggio tributatogli con una versione acustica di ''Five Years'' realizzata nel 2004, durante un programma televisivo francese e la lettera d'addio scritta da [[Brian Molko]] dopo la morte di Bowie e pubblicata sul sito ufficiale della band{{efn|My band and I were tiny when we first met. Nonetheless, you took us under your wing. You believed in us and gifted us with so many fantastic opportunities.
Without you, your tutelage and your wisdom, I don’t think I would be where I am today, as an artist but also as a person
== Vita privata ==
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=== Il dibattito sulla sessualità ===
Alla fine del 1964, quando faceva parte dei Manish Boys, il gruppo fece un'audizione alla BBC per una serie di concerti allo Star Club di Amburgo. Il cantante si assicurò l'ingaggio giurando all'organizzatore tedesco di essere gay. In seguito, malgrado i suoi ostentati atteggiamenti ambigui e trasgressivi portassero a ipotizzarne l'[[omosessualità]], Bowie, 16enne, incontrò la 14enne [[Dana Gillespie]], che divenne la sua ragazza e che continuò a frequentare fino agli [[Anni 1970|anni settanta]]. Nel gennaio 1972 fu pubblicata un'intervista su ''[[Melody Maker]]'' in cui ammise di essere gay; questo creò un certo clamore e venne ipotizzato un intento promozionale in vista della pubblicazione del nuovo album ''[[The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars]]''. Del resto i tabù esercitarono sempre una forte attrazione su Bowie e il suo anticonformismo lo spinse verso la [[sottocultura]] omosessuale. Malgrado ciò i commenti di David sull'argomento formulati negli anni successivi furono tutt'altro che chiarificatori: « [...] ''è vero, sono [[Bisessualità|bisessuale]]''», disse alla rivista ''[[Playboy (periodico)|Playboy]]'' nel settembre 1976, tranne poi rispondere poco tempo dopo alla domanda di un altro intervistatore affermando il contrario: « [...] ''era solo una bugia, mi appiccicarono quell'immagine e io mi ci adeguai piuttosto bene per alcuni anni''». Durante il tour in [[Nuova Zelanda]] del 1978 dichiarò nuovamente di essere bisessuale, invece nel 1983, quando Bowie stava diventando una superstar a livello internazionale, ritrattò le sue affermazioni precedenti, dicendo alla rivista ''[[Time]]'' che era stato «''un grande equivoco''» e su ''Rolling Stone'' lo definì «''il più grande errore che abbia mai fatto''». Nel 1987, incalzato sull'argomento da ''Smash Hits'', sottolineò divertito l'intera faccenda, consentendo alla rivista di pubblicare: «''Non dovreste credere a tutto quel che leggete''». Nel 1993, sempre sulla rivista ''Rolling Stone,'' smentì la voce riguardante la sua bisessualità: « [...] ''non mi sono mai sentito un vero bisessuale ma ero magnetizzato dalla scena gay underground. Era come un'altra realtà di cui volevo acquistare una quota. Questa fase durò solo fino al 1974 e morì più o meno con Ziggy. Davvero, avevo solo fatto mia la condizione di bisessuale, l'ironia è che non ero gay''».
=== Videografia ===
{{vedi anche|Videografia di David Bowie}}
Da sempre riconosciuto come uno dei pionieri del [[video musicale]], già nel 1969 Bowie aveva al suo attivo un numero di promo sufficiente a mettere insieme un [[lungometraggio]], prima ancora di avere ottenuto il suo primo successo da classifica con un [[singolo (musica)|singolo]].{{Senza fonte}} Il suo primo videoclip fu quello della canzone ''[[Space Oddity (singolo)|Space Oddity]]'', pubblicato nel 1972 e diretto da Mick Rock.
La videografia di Bowie comprende 71 videoclip promozionali da aggiungere ad altri quattro video di altri artisti a cui ha partecipato, 15 video album o compilation pubblicati in [[VHS]], [[DVD]], e 18 apparizioni come ospite in video di altri artisti.
Creazioni come ''The Hearts Filthy Lesson'', ''Little Wonder'' e ''Survive'' hanno confermato che Bowie continuava a esplorare i confini del video musicale. Nel nuovo millennio collaborazioni con registi come Floria Sigismondi e Johan Renck e attori hollywoodiani come Gary Oldman e Tilda Swinton hanno portato i videoclip di Bowie ad avvicinarsi a veri e propri cortometraggi cinematografici.
==Attore==
{{vedi anche|Carriera cinematografica di David Bowie}}
Bowie fu anche attore, di lui un anonimo giornalista del ''[[The Charlotte Observer]]'' scrisse, a proposito del numero di apparizioni di Bowie come attore, {{quote|Only a handful hint at the movie actor he might have been, had he taken that aspect of his work more seriously – or had producers cared to use him more intelligently}}.
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