Primo Levi: differenze tra le versioni

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Rimosso il collegamento ipertestuale a Mario Piacenza. La pagina di Mario Piacenza si riferisce a un omonimo vissuto fra 1884 e 1957. L'amico universitario di Primo Levi era invece suo coevo. Mario Piacenza (amico di Levi) si trasferì in Perù dove nel 1962 creò "la Bienal de Pintura de Teknoquìmica" non può quindi trattarsi in alcun caso della stessa persona.
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[[File:Primo Levi e Anna Maria Levi.jpg|thumb|Primo Levi assieme alla sorella Anna Maria nel 1928 a [[Torre Pellice]]]]
Dopo le scuole elementari ricevette lezioni private per un anno; era di salute cagionevole. Nel 1930 s'iscrisse al [[Liceo classico Massimo d'Azeglio|Ginnasio D'Azeglio]] di Torino e successivamente, tra il [[1934]] e il [[1935]], frequentò il [[Liceo classico Massimo d'Azeglio|liceo]], noto per aver annoverato negli anni precedenti tra i propri insegnanti e studenti diverse figure distintesi per la loro opposizione al regime fascista, tra cui [[Augusto Monti]], [[Franco Antonicelli]], [[Umberto Cosmo]], [[Norberto Bobbio]], [[Zino Zini]] e [[Massimo Mila]]. Levi era uno studente con un buon rendimento, timido e diligente, molto interessato a biologia e chimica, meno a storia e italiano; manifestò insofferenza per l'astratto sapere letterario che gli veniva insegnato. Strinse amicizia con alcuni compagni di corso (in particolare con [[Mario Piacenza]]) accomunati dall'interesse per la chimica; con altri compagni invece fondò una sorta di gruppo sportivo-fan club intitolato al corridore [[Luigi Beccali]].<ref name="ref_A">{{cita|Thomson|Capitolo 5|Thomson}}.</ref>
 
Negli anni del Ginnasio fu compagno di [[Fernanda Pivano]]; nel Liceo frequentò il Corso B, solo maschile, a differenza di Fernanda Pivano che, nel corso A, ebbe come supplente di lingua italiana in I<sup>a</sup> Liceo, [[Cesare Pavese]];<ref>{{cita|Brandone e Cerrato|p. 152|Brandonecerrato}}.</ref> Levi fu allievo di [[Azelia Arici]], con cui rimase in contatto nel corso della sua vita e cui dedicò un necrologio pubblicato sul quotidiano ''[[La Stampa]]''.<ref>{{cita|Brandone e Cerrato|pp.178, 181|Brandonecerrato}}.</ref> Nel corso del liceo nacque il suo amore per la montagna. Nel 1936-1937 fu uno dei redattori del numero unico del ''D'Azeglio sotto spirito'', rivista della scuola, su cui pubblicò la sua prima poesia ''Voi non sapete studiare'', in cui racconta le sue disavventure nel tentativo di raccogliere un erbario su indicazione della professoressa di scienze.<ref>{{cita libro | titolo = Raccolta dei numeri unici del Liceo D'Azeglio |curatore = Giorgio Brandone | anno = 2017 | editore = Liceo Classico Massimo D'Azeglio | città = Torino | capitolo = D'Azeglio sotto spirito}}</ref> In quel periodo maturerà in Levi l'intenzione d'intraprendere una carriera nella chimica, annunciando la propria decisione in tal senso al padre nel giorno del suo sedicesimo compleanno, il 31 luglio 1935.<ref name="ref_A" />