Petro Porošenko: differenze tra le versioni
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La politica interna di Poroshenko ha promosso la [[lingua ucraina]], il nazionalismo, il capitalismo inclusivo, la decomunistizzazione e il decentramento amministrativo. Nel 2018 Porošenko ha contribuito a creare la [[Chiesa ortodossa autocefala ucraina]], separando le chiese ucraine dal [[Patriarcato di Mosca]]. La sua presidenza è stata distillata in uno slogan di tre parole, impiegato sia dai sostenitori che dagli oppositori: "''armiia, mova, vira''" (ovvero: esercito, lingua, fede).<ref>{{cita web|autore=Nathan Hodge |url=https://www.cnn.com/2019/03/30/europe/ukraine-elections-putin-intl/index.html |titolo=Ukraine election: Country's president is running against - Vladimir Putin |pubblicazione=CNN |data=31 marzo 2019 |accesso=16 febbraio 2022|lingua=en}}</ref>
Come candidato per un secondo mandato nel 2019, Porošenko ha ottenuto il 24,5% al secondo turno, venendo sconfitto da [[Volodymyr Zelens'kyj]]. Non c'era un vero consenso nella comunità di esperti sul perché Porošenko avesse perso, con opinioni che andavano dall'opposizione all'intensificarsi del nazionalismo, all'incapacità di arginare la corruzione, all'insoddisfazione delle regioni di [[lingua russa]] trascurate con la sua presidenza, all'insoddisfazione per gli intensi conflitti di Porošenko con altri politici filo-occidentali, come [[Andriy Sadovyi]] e l'ex presidente della [[Georgia]] [[Mikheil Saakashvili]] (con quest'ultimo costretto a lasciare l'Ucraina)<ref>{{cita web |url=https://www.dw.com/en/how-volodymyr-zelenskiy-beat-petro-poroshenko-in-ukraine/a-48437457 |titolo=How Volodymyr Zelenskiy beat Petro Poroshenko in Ukraine | Europe | News and current affairs from around the continent |pubblicazione=Deutsche Welle |data=22 aprile 2019 |accesso=16 febbraio 2022|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.atlanticcouncil.org/blogs/ukrainealert/why-poroshenko-lost/ |titolo=Why Poroshenko lost |pubblicazione=Atlantic Council |data=23 aprile 2019 |accesso=16 febbraio 2022|lingua=en}}</ref><ref name="chagaev-isaac-bout">{{cita web|lingua=Eng|url=https://boxrec.com/en/event/161146/305083|titolo=Event: Ruslan Chagaev vs. Chris Isaac|accesso=17 novembre 2021
Porošenko è un deputato popolare della [[Verchovna Rada]] e segretario del partito [[Solidarietà Europea]]. Al di fuori del governo, Porošenko è stato un importante [[oligarca]] ucraino con una carriera redditizia nell'acquisizione e nella costruzione di beni. I suoi marchi più riconosciuti sono [[Roshen]], l'azienda dolciaria su larga scala che gli è valsa il soprannome di "''Re del Cioccolato''", e, fino alla sua vendita nel novembre 2021, il canale di notizie televisive [[5 kanal]]<ref
== Biografia ==
Laureato in [[economia]] nel 1989 presso l'[[Università nazionale Taras Ševčenko di Kiev|Università di Kiev]], Petro Porošenko crea una società di commercio di [[semi di cacao]]. Nel 1990 prende il controllo di diverse società dolciarie e si unisce al gruppo [[Roshen]], diventando il più grande produttore di dolciumi in Ucraina. Il suo successo nel settore del cioccolato gli vale il soprannome di "''Re del [[Cioccolato]]''"<ref>{{Cita
Porošenko in seguito ha diversificato le sue attività: possiede diversi stabilimenti produttivi (automobili e autobus), il cantiere [[Lenins'ka Kuznja]], il canale televisivo ''[[Kanal 5 (Ucrania)|Kanal 5]]'' e la rivista ''[[Korrespondent]]''. Secondo la rivista ''[[Forbes]]'' sarebbe uno degli uomini più ricchi d'Ucraina: il suo patrimonio è stimato in 1,3 miliardi di [[dollaro statunitense|dollari statunitensi]].<ref>{{en}}{{cita web|url=https://www.forbes.com/profile/petro-poroshenko/|titolo= The World's Billionaires |editore=Forbes|accesso=29 marzo 2014}}</ref>
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=== Dopo la presidenza ===
Nel maggio del 2022 ha dichiarato in un'intervista al [[Financial Times]] che gli [[accordi di Minsk]] sono stati un successo in quanto avevano mantenuto i russi oltre i confini dell'Ucraina congelando il conflitto ma concedendo del tempo al paese per ripristinare l’economia e creare delle potenti forze armate.<ref>{{Cita news|lingua=ENG|url=https://www.ft.com/content/39356ee4-a505-4391-a7a9-998252cb67ee|titolo=Ukraine’s ex-president Petro Poroshenko: ‘The army is like my child, and I am very proud’|pubblicazione=Financial Times|data=2022-05-20|accesso=2022-12-12}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cfr.org/event/conversation-petro-poroshenko-0|titolo=A Conversation With Petro Poroshenko|sito=Council on Foreign Relations|lingua=en|accesso=2022-12-12}}</ref>
In un’intervista al [[Corriere della Sera]] del giugno del 2023 racconta di aver speso di tasca sua 70 milioni di dollari per fronteggiare l’avanzata russa con l’acquisto di camion, generatori, elmetti, mitragliatrici pesanti, robot blindati per recuperare i feriti e i corazzati [[Iveco]].<ref>{{Cita news|autore=[[Andrea Nicastro]]|titolo= Poroshenko: «Sarà
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