Regno di Cipro: differenze tra le versioni

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== Storia ==
=== Conquista inglese ===
L'isola venne conquistata nel [[1191]] dal re [[Riccardo I d'Inghilterra]], detto ''Riccardo Cuor di Leone'', durante la [[terza crociata|Terza Crociata]], che la strappò a [[Isacco Comneno di Cipro|Isacco Comneno]], un governatore locale che si era auto-proclamato imperatore dell'isola nel [[1184]]. Re Riccardo I non aveva originariamente intenzione di conquistare l'isola, ma quando la sua flotta fu dispersa da una tempesta durante il cammino per l'assedio della città di [[Acri (Israele)|Acri]], tre delle sue navi furono spinte sulle coste di Cipro, distrutte e affondate nei pressi del porto di [[Limassol]]. I sopravvissuti al naufragio furono catturati da Isacco e quando una nave che portava la sorella di re Riccardo I, [[Giovanna d'Inghilterra (1165-1199)|Giovanna]], e la sua sposa, [[Berengaria di Navarra|Berengaria]], entrò nel porto, Isacco rifiutò la loro richiesta di sbarcare per mare. Riccardo I e il resto della sua flotta arrivarono poco dopo e, venuto a conoscenza dell'imprigionamento dei suoi compagni naufragati e degli insulti recati alla sua sposa e a sua sorella, decise di affrontare Isacco in battaglia.
 
C'erano anche voci che Comneno fosse segretamente in affari con [[Saladino]], [[Sultano|Sultano d'Egitto e Siria]], per proteggersi dai suoi nemici nella capitale bizantina di Costantinopoli, la [[Angeli (famiglia)|famiglia degli Angeli]], a quel tempo dominante sull'Impero. Inoltre, il controllo dell'isola di Cipro costituiva una base altamente strategica. L'esercito inglese sbarcò sulle sponde di Limassol e attaccò i ciprioti, che non si dimostrarono abili in battaglia e ben armati come invece lo erano i soldati inglesi. Durante la notte, Isacco riuscì a fuggire sulle colline con il resto del suo esercito, tuttavia Riccardo I e le sue truppe seguirono il governatore cipriota e bombardarono il suo campo prima dell'alba; Isacco riuscì a fuggire di nuovo con pochi uomini e il giorno successivo molti nobili ciprioti giurarono fedeltà a re Riccardo I. Nei giorni successivi, Isacco, ormai conscio di aver perso, offrì a Riccardo I il tributo di {{m|20000}} marchi d'oro e 500 uomini, e promise di abbandonare sua figlia e i suoi castelli come pegno per il suo buon comportamento.