Democrito: differenze tra le versioni
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Vi sono poche notizie certe della sua vita, che si perde nell'aneddoto e talora nella leggenda. Sarebbe cresciuto tra agi e ricchezze, ma avrebbe rinunciato, in seguito, ad una parte dei suoi averi per dedicarsi esclusivamente agli studi, ai viaggi ed all'osservazione della natura. Pare invece certo avesse perso la vista, forse per il lungo studio, ma è falso che si sia accecato volontariamente<ref>[[Aulo Gellio]], ''Noctes Atticae'', X, 17</ref> come [[Plutarco]] aveva capito<ref>''De curiositate'', 12, 521 d.</ref>.
Si crede inoltre che si sia spinto in [[Egitto]],
Si sa che morì vecchissimo e a detta di alcuni più che centenario, depositario di un sapere senza precedenti, forse superiore addirittura a quello di Socrate, e forse per questo non gradito ai suoi discepoli. La morte del filosofo conferma ulteriormente la sua visione della natura. Vivendo con la sorella, deciderà, in punto di morte, di versare in una vasca miele caldo, per poi immergercisi. Fece ciò perché desiderava ardentemente vedere la sua fine: infatti Democrito, supponendo che il miele caldo avrebbe rallentato lo svanimento dell'anima, sarebbe stato in grado di osservare attentamente quando si fosse spento. La spiegazione è che essendo l'anima composta da atomi caldi, sarebbe stata ostacolata dal miele, anch'esso caldo, dando un po' di tempo al filosofo per analizzare la dipartita di un uomo.
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