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|paese = {{ITA}}
|lingua = [[Lingua italiana|italiano]]
|tipologia = [[Televisione generalista|generalista]] (1983-19961997)<br />[[Televisione tematica|musicale]] (19961997-2005)
|target = femminile (1983-19961997)<br />giovani (1996-2005)
|slogan =
|nome versione 1 = Rete A
== Storia ==
=== Anni 1980'80 ===
Rete A nasce il 2 gennaio 1983 per iniziativa di Alberto Peruzzo, in forma di [[syndication (mass media)|syndication]], ovvero un circuito televisivo nazionale costituito da varie televisioni locali che trasmettevano in simultanea su tutto il territorio nazionale gli stessi programmi a marchio comune, distribuiti in forma di cassette pre-registrate da un'unica sede centrale. Capofila della syndication era l'emittente regionale lombarda [[Canale 51]], di proprietà dello stesso Alberto Peruzzo e da lui fondata nel 1977 con il nome di Milano TV.
Nel 1987 [[Emilio Fede]], già conduttore del [[TG1]], contribuisce alla creazione del [[TgA]], divenendone anche direttore, primo [[telegiornale]] nazionale privato italiano, in onda a partire dal 7 settembre dello stesso anno<ref>{{Cita news|autore=Mariella Tanzarella|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/09/06/da-domani-in-diretta-il-tga-di.html|titolo=DA DOMANI IN DIRETTA IL TGA DI PERUZZO|pubblicazione=la Repubblica|giorno=6|mese=settembre|anno=1987|accesso=}}</ref>. Grazie a un'altra telenovela messicana, ''[[Rosa selvaggia]]'', nel 1988 gli ascolti in prima serata di Rete A aumentarono del 400%{{senza fonte}}.
=== Anni 1990'90: da TVrete generalista a canale di televendite ===
In seguito alla concorrenza di [[Rete 4]], che disponevadispone di maggiori risorse e visibilità grazie al [[Fininvest|gruppo editoriale di appartenenza]], la rete dovette effettuareeffettua una serie di correzioni nelle strategie [[editoria]]li. Grazie alla [[Legge Mammì]], nel 1992 la rete ottiene ufficialmente la licenza di trasmissione come canale nazionale, acquisendo delle frequenze proprie. Dal 1990 al 1992 si alternano alla conduzione del TGA [[Tonino Polistena]], [[Gigio D'Ambrosio]] e [[Francesco Perilli]]. La redazione, inoltre, si avvaleva della consulenza di [[Maurizio Mosca]] per la realizzazione di speciali dedicati allo sport.
Dalla stagione 1993-94 il [[palinsesto]], con l'eccezione del TGA e di alcuni redazionali economici, viene composto quasi esclusivamente da televendite. Nell'autunno del 1993, nasce così "Shopping Club", dove si avvalevaavvale di volti noti della Tv tra cui: Franca Rizzi, Paolo Frattini (presentatore di [[Telemarket]]), Roberto Zorzenone, Rinaldo Denti, l'attore comico Franco Romeo e il popolare teleimbonitore [[Sergio Baracco]]. Il responsabile delle televendite di "Shopping Club" era Nino Martinelli. L'ultima programmazione risale al 31 agosto 19961997.
Nel 1991, anche Rete A ha avutoottiene un servizio di teletext: denominato TVTEXT, dai contenuti commerciali ma anche di servizio, ove i telespettatori potevanopossono trovare informazioni sui programmi e sulle frequenze, oltre alle iniziative editoriali di Peruzzo. Dal settembre 19961997 al maggio 20022000 il teletext di Rete A divennediventa sostanzialmente la versione italiana dell'MTV Text, salvo le rubriche "di servizio" preesistenti, poi da maggiodal 20022000 tornòtorna interamente ad appannaggio dell'emittente nazionale e infine concluse il servizio all'inizio del 2006.
=== 19961997: la trasformazione in canale musicale ===
Nel 19961997 l'editore sigla un accordo decennale con [[MTV Europe]] per trasmettere sul territorio nazionale i programmi del canale musicale, intervallati dal TGA e dalle televendite mattutine<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/aprile/18/per_giovani_co_0_9704181935.shtml|titolo=TV per i giovani}}</ref><ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/agosto/30/Consoli_diventa_Jovanotti_rap_Oscar_co_0_97083011027.shtml|titolo=Mtv si trasferisce su Rete A}}</ref>. Il 3 giugno 1997dello stesso anno viene emanato dal [[Ministero delle comunicazioni]] un provvedimento che estende la copertura di Rete A a varie province italiane non ancora raggiunte dal suo segnale, incluse gran parte della [[Sardegna]] e della [[Sicilia]], grazie alla riassegnazione delle frequenze di [[TELE+3|Vetrina D+]], che ha terminatocessa le trasmissioni via etere il 31 dicembre 1997, continuando tuttavia ad essere presente sul satellite<ref>{{cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/02/06/maccanico-assegna-tmc-le-frequenze-di-tele.html|titolo=Maccanico assegna a Tmc le frequenze di Tele+3 }}</ref>.
=== Anni 2000: la trasformazione in All Music e la chiusura ===
L'accordo con MTV mette a rischio nel 2000 la concessione governativa, perché il ministero delle comunicazioni riteneva che la linea editoriale della rete fosse controllata di fatto, attraverso la concessionaria [[pubblicità|pubblicitaria]], da [[Viacom Media Networks|Viacom]], proprietaria di MTV<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2000/ottobre/03/Rete_protesta_contro_Governo_trattano_co_0_0010033258.shtml Rete A, protesta contro il Governo: ci trattano come criminali]</ref>. NelloSempre stessonel anno2000 Rete A si accorda quindi con la rete televisiva [[Germania|tedesca]] [[VIVA (Germania)|VIVA]] per sostituire MTV, che, a sua volta, passa a [[TMC 2]], per poi sostituire definitivamente quest'ultima in concomitanza con la nascita di [[LA7]] nel l'[[2001|anno successivo]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2000/dicembre/04/Via_Mtv_arriva_canale_tedesco_co_0_0012046214.shtml «Via Mtv, arriva il canale tedesco dei giovani»]</ref><ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/dicembre/05/Mtv_Rete_ora_scontro_network_co_0_0012056471.shtml|titolo=Archivio Corriere della Sera|sito=archiviostorico.corriere.it|accesso=19 febbraio 2018}}</ref>. L'accordo prevedeva la trasmissione del 70% di programmi prodotti in Italia e del restante 30% di produzioni tedesche.<ref>[http://www.film.it/articoli/2001/05/23/115838.php ''Viva made in Italy'', Film.it, 23 maggio 2001] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080611111307/http://www.film.it/articoli/2001/05/23/115838.php |data=11 giugno 2008 }}</ref> Nacque così Rete A - VIVA, canale a carattere musicale con programmi condotti da [[veejay]] italiani come [[Lucilla Agosti]], [[Christian Bani]], [[Sara Valbusa]], [[Alessandro Cattelan]] ed [[Elisabetta Di Carlo]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2001/aprile/07/Nasce_Viva_anti_Mtv_co_0_0104072337.shtml Nasce «Viva», anti Mtv]</ref>. L'accordo si interrompe nella primavera del 2002 quando la denominazione cambia di nuovo, in Rete A - All Music, proponendo un palinsesto sostanzialmente uguale a quello precedente, con vari programmi e [[rubrica|rubriche]] a carattere musicale e rotazione di [[videoclip]] musicali<ref>{{Cita news|url=http://www.rockol.it/news-42391/Viva-fa-le-valigie,-Rete-A-resta-nella-musica|titolo=√ Viva fa le valigie, Rete A resta nella musica|pubblicazione=Rockol|accesso=19 febbraio 2018}}</ref>. Nell'autunno del 2004 Rete A - All Music viene acquisita dal [[Gruppo Editoriale L'Espresso]] per 115 milioni di [[euro]]<ref>[http://ricerca.gelocal.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/12/23/il-gruppo-espresso-acquista-rete.html Il Gruppo L'Espresso acquista Rete A]</ref><ref>[http://archivio.denaro.it/VisArticolo.aspx/VisArticolo.aspx?IdArt=385493&KeyW= L'Espresso rileva Rete A per 115 mln di euro]</ref>. Dal 3 ottobre [[2005]], il canale inizia a mantenere solo il nome di ''[[All Music]]''<ref>[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/09/29/rete-diventa-all-music-una-tv-per.html Rete A diventa All Music una tv per i giovani ma non solo ]</ref>, e si trasferisce nella sede milanese dell'editore, in Via Nervesa 21.
== Emittenti affiliate ==
File:Logo Rete A.png|[[1983]] - [[2000]]
File:Viva.svg|[[2000]] - [[2002]]
File:Logo Rete A All Music.png|[[2002]] - [[2005]]
</gallery>
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