Lingua tedesca: differenze tra le versioni

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|fam6 = '''Lingua tedesca'''
|nazione = {{UE}}<ref>Il tedesco è una delle 24 lingue ufficiali dell'Unione europea. Inoltre, assieme ad [[Lingua inglese|inglese]] e [[Lingua francese|francese]], è una delle 3 lingue procedurali utilizzate dagli organi dell'UE.</ref><br />{{simbolo|OSCE logo.svg}} [[OSCE]]<br />{{DEU}}<br />{{AUT}}<br />{{BEL}}<br />{{LIE}}<br />{{LUX}}<br />{{CHE}}<br/>
<br />Lingua regionale e/o minoritaria:<br />{{BRA}} <small>(Municipalità di [[Antônio Carlos (Santa Catarina)|Antônio Carlos]] e [[Pomerode]])</small><br />{{DEN}} <small>([[contea dello Jutland meridionale|Jutland meridionale]])</small><br />{{ITA}} <small>([[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]]<ref>{{cita web|1=http://www.regione.taa.it/biblioteca/statuti/Trentino-Alto%20Adige.pdf|2=Testo unificato delle leggi sullo statuto speciale per il Trentino – Alto Adige|3=12-12-2009|formato=PDF|paginap=28|dataarchivio=17 maggio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060517221512/http://www.regione.taa.it/biblioteca/statuti/Trentino-Alto%20Adige.pdf|urlmorto=sì}}</ref>)</small><br />{{POL}} <small>([[Voivodato di Opole]])</small>
|agenzia =
|iso1 = de
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In [[Brasile]] i tedescofoni provenienti da [[Germania]], [[Svizzera]] e [[Austria]] sono il terzo gruppo di immigrati più numeroso dopo i portoghesi e gli [[italo-brasiliani]]. Vi sono anche importanti comunità che parlano tedesco in [[Argentina]], [[Cile]], [[Paraguay]], [[Venezuela]], [[Perù]] e [[Bolivia]]. Nel [[XX secolo]] oltre {{formatnum:100000}} rifugiati politici e imprenditori tedeschi si sono stabiliti nell'[[America Latina]], in paesi come [[Costa Rica]], [[Panama]], Venezuela e la [[Repubblica Dominicana]], stabilendo enclavi tedescofone.
 
Un gran numero di [[tedeschi]] si è stabilito in [[Paraguay]], mantenendo in molti casi la propria lingua e cultura, con aree che tutt'oggi sono rimaste a maggioranza tedesca, come [[Filadelfia (Paraguay)|Filadelfia]], Loma Plata e Neuland nel [[Gran Chaco|Chaco centrale]], [[Nueva Germania]] (fondata nel 1887 da immigrati tedeschi sostenitori della supremazia della [[razza ariana]]) nel [[Dipartimento di San Pedro (Paraguay)|dipartimento di San Pedro]], Colonias Unidas in [[Dipartimento di Itapúa|Itapúa]] e Independencia a [[Dipartimento di Guairá|Guairá]].<ref>{{cita libro|autore=Margaret Hebblethwaite|titolo=Paraguay|anno=2014|url=https://archive.org/details/paraguaybradttra0000hebb|paginap=14}}</ref> Durante la lunga dittatura militare dell'oriundo tedesco [[Alfredo Stroessner]], generale di dichiarate simpatie naziste (durante il suo regime, il Paraguay divenne un sicuro rifugio per i criminali di guerra nazisti, tra cui [[Josef Mengele]]),<ref>[https://www.britannica.com/biography/Alfredo-Stroessner Alfredo Stroessner: President of Paraguay]. [[Encyclopædia Britannica]]. 29 agosto 2015.</ref><ref>[https://www.nbcnews.com/id/14379677/ns/world_news-americas/t/ex-paraguayan-dictator-stroessner-dies/ Ex-Paraguayan dictator Stroessner dies at 93]. ''[[NBC News]].'' 16 agosto 2006.</ref><ref name="Montefiore">[[Simon Sebag Montefiore]]. ''History's Monsters.'' Metro Books, 2008. p. 271. ISBN 1-4351-0937-6</ref> venne proibito l'uso ufficiale della [[lingua guaraní]] (la lingua che tuttora è la più parlata nel Paese), riconoscendo l'ufficialità al solo castigliano, la "lingua dei dominatori", accarezzando per un certo periodo persino l'idea di rendere seconda lingua ufficiale del Paese non il guaraní, bensì il tedesco. Tuttora, tra le minoranze del Paraguay, si contano {{formatnum:25000}} [[mennoniti]] di lingua tedesca nel deserto del [[Dipartimento del Chaco|Chaco]].<ref>{{cita web|url=http://www.latinamericanstudies.org/paraguay/mennonites.htm|lingua=en|titolo=Latinamericanstudies. Paraguay's Mennonites resent 'fast buck' outsiders|accesso=21 febbraio 2012}}</ref>
 
In [[Brasile]] la maggiore concentrazione di tedescofoni si trova negli stati di [[Rio Grande do Sul]] (dove si è sviluppato il [[Riograndenser Hunsrückisch]]), [[Santa Catarina]], [[Paraná (stato)|Paraná]], [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]] e [[Espírito Santo]].
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Il tedesco era la lingua del commercio e di governo nell'[[Impero asburgico]], che comprendeva una vasta area dell'Europa centrale e orientale. Fino alla metà del [[XIX secolo]] era essenzialmente la lingua della gente di città nella maggioranza dell'impero. Il suo uso indicava che l'utilizzatore era un [[mercante]], uno di città, senza distinzione nazionale.
 
Fu l'imperatore [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] (1780–1790) a decidere di imporre il tedesco come lingua ufficiale dell'amministrazione statale (incluse le università), approfondendo alcuni indirizzi relativi all'uso del tedesco in ambito scolastico già previsti dalla madre [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa]]. Le ordinanze giuseppine riguardarono in particolar modo i distretti trentini soggetti al controllo degli Asburgo. Nell'agosto [[1784]], affinché la conoscenza del tedesco si diffondesse presso la gioventù dei «Confini italiani», veniva ordinato che i conferimenti di cariche di servizio negli uffici andassero d'ora in avanti solo a chi conoscesse bene il tedesco; nello stesso anno un vero e proprio test di lingua tedesca venne imposto come requisito di eleggibilità al neocostituito magistrato di [[Rovereto]].
 
Nel [[1787]], con un decreto che riguardava il [[Trentino]], [[Trieste]], la [[contea di Gorizia]] e le terre del Litorale [[istria]]no-[[Dalmazia|dalmata]] (ma poi esteso ad altre zone della monarchia), si impediva l'uso dell'[[lingua italiana|italiano]] nelle corti giudiziarie e in più si comandava che entro tre anni l'ingresso nelle corti fosse permesso a giudici, avvocati e personale di servizio in grado di padroneggiare la lingua tedesca.
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==== La riforma ortografica ====
{{vedi anche|Riforma ortografica tedesca}}
Con l'ultima riforma ortografica del [[1996]], la ''[[ß]]'' viene sostituita da una doppia ''s'' dopo ogni vocale breve, come ad esempio in ''Fluss'' (fiume), ''Kuss'' (bacio) e ''dass'' (che, congiunzione), mentre rimane, dove già c'era, dopo la vocale lunga e dopo dittongo, come ''Gruß'' (saluto), ''Fuß'' (piede) e ''aß'' (mangiava/mangiò), ''draußen'' (al di fuori), ''Strauß'' (mazzo); ciò ha fatto in modo che anche questa lettera rientrasse nella regola che prevede che dopo una vocale lunga o dittongo si trovi una sola consonante (''aß'', ''Fuß'', ''beißen'', ''außer'' come ''Tor'', ''Meer'', ''den'', ''dem''), dopo una vocale breve invece due consonanti (''Fluss'', ''Kuss'', ''dass'', ''biss'' come ''Fall'', ''Kamm'', ''denn''), mentre in precedenza la distribuzione di tale lettera dipendeva da motivazioni storico/estetiche che la richiedevano in fine di parola (''Kuß'', ora ''Kuss'') e davanti a consonante (''bißchen'', ora ''bisschen''). Rimangono tuttavia eccezioni alla nuova norma come ''aus'', ''des'', ''Eis''<ref>Tutti con ''s'', mentre ''ß'' si trova regolarmente solo dopo vocale lunga o dittongo. Questo perché la riforma ha modificato solo le parole che contenevano storicamente ''ß'' dopo vocale breve.</ref> e altri che sono rimasti com'erano. Da notare che storicamente non esiste una versione maiuscola della lettera ''ß'' (non capita mai ad inizio di parola ed è una legatura propria della scrittura corsiva o minuscola), e pertanto viene sempre sostituita con ''SS'' nelle parole scritte interamente a lettere maiuscole, oppure si usa lo stesso segno. L'uso nella scrittura in maiuscolo è tuttavia attestato lungo il '900, soprattutto perché permetterebbe di differenziare parole che altrimenti sarebbero omografe come ''Maße'' (misure) e '' Masse'' (massa, grande quantità). Oltre alla soluzione tradizionale ''SS'' si è utilizzato anche ''SZ''. Nell'aprile [[2008]] il comitato [[ISO]] ha alla fine accettato il progetto della ß maiuscola<ref>{{de}} Articolo sul sito della televisione [[Austria|austriacaaustria]]ca [[Österreichischer Rundfunk|ORF]], circa l'introduzione della ß maiuscola: [http://www.orf.at/080625-26552/index.html] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080628073143/http://www.orf.at/080625-26552/index.html|data=28 giugno 2008}}</ref>; la codifica [[Unicode]] della nuova lettera è +1E9E LATIN CAPITAL LETTER SHARP S<ref>{{en}} [https://unicode.org/versions/Unicode5.1.0/#Tailored_Casing_Operations Unicode 5.1.0]</ref>. Dal 29 giugno 2017, la nuova lettera maiuscola è entrata ufficialmente<ref name="rechtschreibrat.com">Rat für deutsche Rechtschreibung: Amtliches Regelwerk der deutschen Rechtschreibung {{cita web|url=http://www.rechtschreibrat.com/DOX/rfdr_Regeln_2017.pdf|titolo=Copia archiviata|accesso=29 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170706162042/http://www.rechtschreibrat.com/DOX/rfdr_Regeln_2017.pdf|dataarchivio=6 luglio 2017|urlmorto=sì}}</ref> a far parte dell'[[ortografia tedesca]].
 
In Svizzera e Liechtenstein, infine, l'uso della ''ß'' si è andato perdendo fin dai primi del Novecento (il Foglio Federale svizzero fin dal 1906; nel 1938 il [[Canton Zurigo]] smise di insegnarla nelle scuole e altri cantoni ne seguirono l'esempio), fino all'ultima riforma del 2006 che l'ha definitivamente eliminata; nei due Paesi in suo luogo si scrive ''ss'', tranne nelle pubblicazioni rivolte all'intero mercato di lingua tedesca, che seguono invece le norme del [[tedesco standard]].