Bozza:Arte algoritmica: differenze tra le versioni
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Alcuni dei primi esempi conosciuti di arte algoritmica generata al computer furono creati da Georg Nees, Frieder Nake, A. Michael Noll, Manfred Mohr e Vera Molnár nei primi anni '60. Queste opere d'arte venivano eseguite da un plotter controllato da un computer, ed erano quindi arte generata al computer ma non [[arte digitale]]. L'atto della creazione consisteva nella scrittura del programma, che specificava la sequenza di azioni che il plotter doveva eseguire. Sonia Landy Sheridan fondò Generative Systems come programma presso la [[School of the Art Institute of Chicago|School of the Art Institute]] [[School of the Art Institute of Chicago|of Chicago]] nel 1970 in risposta al cambiamento sociale portato in parte dalla rivoluzione delle comunicazioni tra computer e robot<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Sonia Landy|cognome=Sheridan|data=1983|titolo=Generative Systems versus Copy Art: A Clarification of Terms and Ideas|rivista=Leonardo|volume=16|numero=2|pp=103–108|accesso=2025-09-18|doi=10.2307/1574794|url=https://www.jstor.org/stable/1574794}}</ref>. Il suo primo lavoro con la [[fotocopiatrice]] e l'arte telematica si concentrava sulle differenze tra la mano umana e l'algoritmo<ref>Flanagan, Mary. "An Appreciation on the Impact of the work of Sonia Landy Sheridan." The Art of Sonia Landy Sheridan. Hanover, NH: Hood Museum of Art, 2009, pp. 37–42.</ref>.
Oltre al lavoro di Roman Verostko e dei suoi colleghi
Alla luce di tali sviluppi in corso, l'artista
=== Approcci razionali all'arte ===
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