Labro: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Storia: simboli Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione Android App section source Modifica da mobile avanzata |
|||
Riga 195:
== Storia ==
Sembra che il paese abbia avuto origine tra il [[IX secolo|IX]] e il [[X secolo]]: il primo signore di Labro, [[Aldobrandino de Nobili]], fu investito dal [[Sovrani d'Italia#Regnum Italiae|
A causa della sua posizione, strategica per il controllo del confine tra i domini di [[Rieti]] e di [[Spoleto]], il borgo di Labro ebbe a sostenere numerosi scontri con i territori confinanti.<ref name="palmegiani 387" /> All'inizio del [[XIII secolo]] i signori di Labro (Sinibaldo e Sinibaldone) iniziarono una lunga lotta contro i signori di [[Piediluco|Luco]] (Oddone e Matteo Brancaleoni) per il controllo del Monte Caperno. Al conflitto presero parte anche i reatini, in difesa di Labro, e gli spoletini, in difesa di Luco; nel 1298 [[papa Bonifacio VIII]] (che si trovava in quel momento a Rieti) diede incarico di placare la lotta ai cardinali [[Pedro Rodríguez (cardinale)|Pedro Rodríguez]] e [[Matteo Rubeo Orsini]], i quali ordinarono la demolizione degli edifici costruiti sul monte dai signori di Luco.<ref name="palmegiani 387" /> La tregua tuttavia non durò a lungo e nel 1364 gli abitanti di Labro saccheggiarono il castello di Luco; il pontefice, come punizione, confiscò tutti i beni ai signori di Labro.<ref name="palmegiani 387" />
Riga 202:
Nel [[secondo dopoguerra]] Labro subisce un forte spopolamento, che mette in pericolo la sopravvivenza stessa del paese; tuttavia, grazie all'iniziativa degli eredi della famiglia Nobili, nasce l'ambiziosa idea del recupero integrale del borgo, tramite il restauro di tutti gli edifici. Il progetto prende il via nel 1968, curato dall'architetto fiammingo [[Ivan Van Mossevelde]] (specializzato nel recupero di edifici storici) che venne coinvolto nell'iniziativa dalla contessa Ottavia Nobili-Vitelleschi. L'intervento di recupero ha permesso al borgo di ritrovare una maggiore uniformità architettonica e prosegue ancora oggi.<ref>{{Cita web|url=https://www.albergodiffusocrispolti.com/the-village|titolo=La storia - il recupero|accesso=15 gennaio 2018}}</ref>
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 22 febbraio 1990.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5003|titolo=Labro|accesso=20 settembre 2025|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{Citazione|Di azzurro, alla [[Quercia (araldica)|quercia]] di verde, munita di quattro rami, due e due, curvati e decussati, quelli minori, centrali, intersecanti i maggiori, essa quercia fruttata di oro, fustata al naturale, nodrita nella [[Pianura (araldica)|pianura]] di verde, con parte delle radici apparente, attraversante il [[Cinghiale (araldica)|cinghiale]] di nero, armato d'argento, fermo sulla pianura. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo partito di verde e di giallo.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
|