Jacques d'Adelswärd-Fersen: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
[[File:Paul Hoecker-Nino-1904-Jugend.jpg|miniatura|Nino Cesarini, compagno di Jacques d'Adelswärd-Fersen, dipinto da Paul Hoecker nel 1904.]]
Jacques d'Adelswärd ha vissuto gran parte della sua vita tra [[Francia]] e [[Italia]], diventando uno dei personaggi più eccentrici e colorati della Belle Époque. Nel [[1903]] uno scandalo che coinvolgeva alcuni studenti di [[Parigi]], coi quali fu accusato di celebrare "messe nere" a sfondo sessuale, rese Jacques d'Adelswärd-Fersen una "persona non grata" nei salotti francesi e compromise i suoi ipotetici progetti di matrimonio. Iniziò allora ad abitare a [[Capri (Italia)|Capri]], dove fece costruire l'imponente [[Villa Lysis]], nella quale visse anche assieme al suo compagno [[Nino Cesarini]], fino al [[suicidio]] per mezzo di una [[overdose]] di [[cocaina]] e champagne nel 1923. La villa Lysis divenne fin da subito ritrovo di intellettuali italiani e stranieri come [[Ada Negri]], Gilbert Clavel, [[Gabriele D'Annunzio|Gabriele Dd'annunzioAnnunzio]], [[Jean Cocteau]] o ancora Ephy Lovatelli e [[Luisa Casati]].
 
La sua figura è stata resa celebre dal romanzo ''[[L'esule di Capri]]'' di [[Roger Peyrefitte]]