Capitan America: differenze tra le versioni

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Negli anni cinquanta un insegnante di storia di nome [[Gran Direttore|William Burnside]], affascinato dalla scomparsa del Capitan America originale, viene casualmente in possesso di alcuni appunti in cui era descritta la formula per replicare il siero del supersoldato. Si sottopone a un'operazione di [[plastica facciale]] per assomigliare in tutto e per tutto al Cap originale, assumendo il nome di "Steve Rogers" con l'intenzione di sostituirsi al suo idolo; quindi adotta un suo allievo, l'orfano [[Jack Monroe]] e in seguito si iniettano una variante del siero del supersoldato per diventare Capitan America IV e Bucky III, combattendo minacce "rosse" durante la guerra fredda, come ad esempio il nuovo [[Teschio Rosso#Teschio Rosso (Albert Malik)|Teschio Rosso]] (un sabotatore comunista di nome Albert Malik). La formula da loro assunta è tuttavia imperfetta e comincia a procurare loro forti allucinazioni: difatti i due cominciano a vedere minacce comuniste ovunque, iniziando ad aggredire la popolazione civile, fino a quando l'[[FBI]] non li cattura, mettendoli in animazione sospesa.
 
Negli anni sessanta Steve Rogers torna in vita grazie all'involontario aiuto di [[Namor]] che, ancora furioso con i [[Vendicatori]] dopo la sconfitta subita alleandosi con [[Hulk]], si reca sul [[MareMar Glaciale Artico]], dove trova degli [[eschimesi]] che si inchinavano davanti a un blocco di [[ghiaccio]], credendolo un [[totem]]. Namor, che considera il gesto oltraggioso, si infuria e scaglia lontano l'[[iceberg]]. Il blocco comincia a scongelarsi per effetto delle correnti calde rivelando al suo interno un uomo in stato di animazione sospesa. [[Henry Pym|Giant-Man]] riesce ad afferrare l'uomo e a trascinarlo nel sottomarino dei [[Vendicatori]], dove lo identificano come Capitan America, sopravvissuto grazie al siero del supersoldato, che aveva impedito la cristallizzazione dei fluidi organici. Steve Rogers entra così a far parte del gruppo di eroi, di cui diventa uno dei leader riconosciuti e di assoluto valore: il suo acume tattico e la padronanza al comando, pur nel rispetto dei compagni e della loro grande personalità, fa sì che Cap diventi uno dei cardini imprescindibili dei Vendicatori, con cui salva la Terra e l'Universo svariate volte. Il senso di colpa per non essere riuscito a impedire la morte di Bucky, tuttavia, lo tormenta a lungo.
 
Cap continua a lottare nel presente, inizialmente contro gerarchi del [[Terzo Reich]] come il Teschio Rosso e il Barone Strucker, che come lui erano in qualche modo sopravvissuti alla guerra; quindi vive periodi di dubbi esistenziali che trascorre a vagabondare per gli Stati Uniti d'America, rivelandone le storture e i disagi. È in questi anni che si consolida la collaborazione con [[Nick Fury]] e lo [[S.H.I.E.L.D.]], da cui nasce anche il suo rapporto sentimentale con [[Sharon Carter]], detta agente 13, che prosegue tra alti e bassi fino all'apparente morte di lei.
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Il funerale si tiene al [[Cimitero nazionale di Arlington]], dove in suo onore è stato eretto un monumento che lo raffigura in azione, e vi partecipano tantissime persone provenienti da tutte le parti del mondo, accorse per dare l'estremo saluto al valoroso eroe.
 
In realtà è stato seppellito un manichino con le sembianze di Steve Rogers; il suo vero corpo è stato immerso da [[Iron Man]] e [[Namor]] nelle gelide acque del [[MareMar Glaciale Artico]], proprio nello stesso punto in cui venne ritrovato molti anni prima dai [[Vendicatori]].
 
Poco prima di morire Cap aveva scritto le sue ultime volontà: nella lettera Steve chiede a Tony di salvare Bucky, di non lasciarlo sprofondare nella rabbia e di aiutarlo a rifarsi una vita; gli chiede inoltre di non lasciare che Capitan America muoia con lui, proprio adesso che l'America ha bisogno più che mai di un eroe che ne rappresenti la parte migliore.