Rudol'f Nureev: differenze tra le versioni
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[[File:Rudolf Nurejev 1961.jpg|thumb|left|upright=0.9|Nureev a Parigi nel 1961.]]
Fu così che la mattina del 16 giugno presso l'[[Aeroporto di Parigi-Le Bourget|aeroporto Le Bourget]] di Parigi uno dei funzionari del KGB che scortava costantemente la compagnia gli comunicò che lui sarebbe dovuto rimpatriare per un'importante esibizione al [[
Dopo essersi reso irreperibile per breve tempo, Nureev formalizzò la richiesta di [[Diritto di asilo|asilo politico]] al Governo francese, mentre l'Unione Sovietica lo condannò in [[contumacia]] per [[alto tradimento]] a una pena detentiva di sette anni.<ref>Watson, P., ''Nureyev: A Biography'', p. 290</ref><ref group="N">La pena inizialmente fu di quattordici anni ma venne poi dimezzata perché la fuga non fu premeditata. Molti giornalisti del tempo definirono questo suo coraggioso gesto "il grande salto" e Nureev divenne così il primo artista sovietico a varcare i confini di Stato per abbandonare la propria patria; in seguito seguirono il suo esempio anche i colleghi Baryšnikov e la Makarova.</ref> Non rivide la sua patria per lunghissimo tempo. Nonostante la distanza, rimase sempre in contatto con sua madre, ma tornò a farle visita in Russia soltanto nel [[1987]] per rivederla un'ultima volta, grazie a un permesso speciale ottenuto dall'allora [[segretario generale del PCUS]] [[Michail Gorbačëv]]. A Parigi, nell'arco di pochissimo tempo Nureev venne scritturato da svariate compagnie tra cui il [[Grand Ballet du Marquis de Cuevas]] per il quale interpretò ''La Belle au Bois dormant'' con Nina Vyrubova.
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