Claudia Cardinale: differenze tra le versioni

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A seguito di un provino realizzato per giudicarne il talento, accettò l'offerta da parte di [[Salvatore Argento]] e [[Lidio Bozzini]] di frequentare il [[Centro sperimentale di cinematografia]] di [[Roma]] (sua maestra di dizione fu [[Tina Lattanzi]]), ma fu un'esperienza breve e insoddisfacente, che mise in evidenza una scarsa attitudine al mestiere di attrice, acuita dalle difficoltà con la [[lingua italiana]], malgrado una straordinaria fotogenia<ref>{{Cita|Cardinale, 1995|p. 41}}</ref> e il conseguimento di una borsa di studio, abbandonò gli studi dopo un solo trimestre e decise di ritornare a casa, guadagnandosi il servizio di copertina del settimanale popolare ''[[Epoca (periodico)|Epoca]]'' per questa sua scelta inaspettata di rifiutare l'avventura del cinema.<ref>{{Cita|Cardinale, 1995|p. 42}}</ref>
 
Tornata in [[Tunisia]] fece l'inaspettata scoperta di essere incinta, frutto di quella che più tardi avrebbe definito una «relazione terribile»<ref name="Cita|Brunetta, 1993|p. 159">{{Cita|Brunetta, 1993|p. 159}}.</ref> costituita da ripetute violenze, da parte di uomo più grande di lei di dieci anni e di cui non rivelerà mai l'identità. Per fronteggiare ai suoi problemi decise di accettare l'aiuto da parte di [[Franco Cristaldi]], Presidente Internazionale dei Produttori e fondatore della [[Vides Cinematografica|Vides cinematografica]], che le offrì un rigido contratto "all'americana", di cui diventò rapidamente una delle attrici di punta. Tormentata da pensieri suicidi, cadde in uno stato depressivo<ref name="Cita|Brunetta, 1993|p. 159"/> e, sentendo di non poter più nascondere la sua condizione, chiese di poter rescindere il suo contratto. Cristaldi che, comprendendo la situazione, volle preservare la sua segretezza, organizzò dettagliatamente il parto e la mandò in [[Inghilterra]], lontano dalla stampa italiana, perché a suo dire, avrebbe compromesso la sua carriera in ascesa. Per sette anni l'attrice riuscì a tenere nascosto il suo segreto non solo al pubblico, ma anche al figlio Patrick, che venne cresciuto in famiglia come un fratello minore, fino al giorno in cui decise di raccontare tutto al giornalista [[Enzo Biagi]],<ref name="Cita|Brunetta, 1993|p. 159"/> in una lunga intervista pubblicata in prima pagina sulla rivista [[Oggi (periodico)|Oggi]] e sul settimanale [[L'Europeo]]. Morì in Francia il 23 Settembre 2025, a 87 anni
 
=== Gli inizi in Italia ===