Thomas Browne: differenze tra le versioni
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La sua notorietà è dovuta alla ''Religio medici'' del [[1642]] in cui perora la causa dei medici del suo tempo, scagionandoli dall'accusa di eresia, e cercando di rimediare al conflitto tra [[scienza]] e [[fede]] concedendo ai ricercatori di osservare anche i misteri della fede.
Thomas Browne nel 1642 aveva messo in evidenza l'importanza dello [[sviluppo prenatale umano]] e ciò è stato storicizzato attraverso le sue stesse parole: «Ogni uomo ha qualche mese in più di quanto egli non ritenga, in quanto noi viviamo, ci muoviamo, esistiamo e siamo soggetti alle azioni degli elementi e ai danni causati dalle malattie, in quell'altro mondo, il genuino [[Macrocosmo e microcosmo|Microcosmo]], l'utero di nostra madre».<ref name="Nascita">Aidan Macfarlane, ''Psicologia della nascita. Gravidanza, parto, primi mesi di vita'', Universale scientifica Boringhieri, Torino 1980, pp. 13 - 24</ref> Riguardo a ciò
Tra le altre sue opere si annoverano ''Pseudodoxia Epidemica'' del [[1646]] il cui scopo era di combattere le superstizioni popolari, ''Urne Buriall'' del [[1658]], una riflessione sulla vanità della vita umana.<ref>"Le Muse", De Agostini, Novara, Vol. II, pag.445</ref>
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