Lotta di Popolo: differenze tra le versioni

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|sede = [[Roma]]
|ideologia = [[Neofascismo]]<br />[[Nazi-maoismo]]<br />[[Nazionalismo rivoluzionario]]
|collocazione = [[Estrema destra]]Trasversale
|colori = {{color box|black}} [[Nero]]
|categorie = no
}}
L''''Organizzazione Lotta di Popolo''' ('''OLP''') fu un gruppo politico [[neofascista]] sorto in [[Italia]] nel 1969. Il manifesto programmatico, che dichiarava di voler fondere glifuse ideali del neofascismo con alcuni dei temi delladell' estrema sinistra, fu creato da esponenti di altre organizzazioni di estrema destra: [[Stefano Delle Chiaie (politico)|Stefano Delle Chiaie]], [[Paolo Signorelli (politico)|Paolo Signorelli]], [[Fabio De Felice]], Enzo Maria Dantini e [[Clemente Graziani]]. Cessò di esistere nel 1973.
 
== Storia ==
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Il riferimento ideale più immediato è quello al ''nazional-[[comunitarismo]]'' di [[Jean Thiriart]] anche se molte prese di posizione si spingevano oltre. Lotta di Popolo rifiutava esplicitamente le ideologie, definite strumenti in mano a chi vuole il popolo diviso e contrapposto, ma utilizzava sia il pensiero dei rivoluzionari di [[sinistra (politica)|sinistra]], come [[Mao Zedong]], che di personaggi di [[estrema destra]], accomunati secondo il gruppo stesso, da un'ottica [[anticapitalismo|anticapitalista]], [[Anti-imperialismo|antimperialista]] e [[antisionismo|antisionista]].
 
Era comunque diffusa l'opinione che Lotta di Popolo potesse essere inclusa tra i movimenti dell'estrema destra neofascista, come sostenevano non solo i gruppi di sinistra<ref>{{Cita web|url=http://www.intermarx.com/ossto/archivio.html|titolo=QUANDO IL FASCISMO SI COLORA DI ROSSO|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120430073121/http://www.intermarx.com/ossto/archivio.html|urlmorto=sì}}</ref> ma anche le forze dell'ordine<ref>Come scritto da Allitto Bonanno, allora questore di Milano, in un suo ''Rapporto sulle organizzazioni estremiste che minacciano l'ordine pubblico'', pubblicato sul ''[[Corriere d'Informazione]]'' l'8 febbraio 1973.</ref>
 
Ciascun militante rivendicava un proprio percorso intellettuale, al di là della comune lettura di [[Pierre-Joseph Proudhon|Proudhon]] e [[Georges Eugène Sorel|Sorel]] e di autori "provocatori" come [[Jack Kerouac]], [[Allen Ginsberg]], [[Henry Miller]], [[Louis-Ferdinand Céline]], [[Jean Lartéguy]].