Platydemus manokwari: differenze tra le versioni

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Nel 2013 è stata trovato per la prima volta in Europa in territorio francese<ref>{{Cita web|lingua=it-it|autore=Redazione Greenreport|url=https://www.greenreport.it/news/natura-e-biodiversita/https%3A%2F%2Fwww.greenreport.it%2Fnews%2Fnatura-e-biodiversita%2F9662-il-killer-delle-chiocciole-e-arrivato-europa|titolo=Il killer delle chiocciole è arrivato in Europa|sito=Greenreport.it|data=2014-03-05|accesso=2025-09-25}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-it|autore=Redazione Greenreport|url=https://www.greenreport.it/news/natura-e-biodiversita/https%3A%2F%2Fwww.greenreport.it%2Fnews%2Fnatura-e-biodiversita%2F9662-il-killer-delle-chiocciole-e-arrivato-europa|titolo=Il killer delle chiocciole è arrivato in Europa|sito=Greenreport.it|data=2014-03-05|accesso=2025-09-25}}</ref>. Nel 2015 è stato trovato a Porto Rico e in Florida<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.science.org/content/article/snail-killing-worm-invades-u-s-mainland|titolo=Science|sito=AAAS|accesso=2025-09-25}}</ref>. Nel 2021 è stato segnalato dalle isole francesi di [[Guadalupa]], [[Martinica]] e Saint Martin nelle Antille<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jean-Lou|cognome=Justine|nome2=Delphine|cognome2=Gey|nome3=Julie|cognome3=Vasseur|data=2021-04-06|titolo=Presence of the invasive land flatworm Platydemus manokwari (Platyhelminthes, Geoplanidae) in Guadeloupe, Martinique and Saint Martin (French West Indies)|rivista=Zootaxa|volume=4951|numero=2|pp=381–390|lingua=en|accesso=2025-09-25|doi=10.11646/zootaxa.4951.2.11|url=https://www.mapress.com/zt/article/view/zootaxa.4951.2.11}}</ref>. Nel 2023 è stato segnalato a Brisbane, in Australia<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Andrew M.|cognome=Rogers|nome2=Russell Q-Y.|cognome2=Yong|nome3=Matthew H.|cognome3=Holden|data=2024|titolo=The house of a thousand species: The untapped potential of comprehensive biodiversity censuses of urban properties|rivista=Ecology|volume=105|numero=2|pp=e4225|lingua=en|accesso=2025-09-25|doi=10.1002/ecy.4225|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/ecy.4225}}</ref>.
 
Esistono diversi metodi con cui ''P. manokwari'' è stato introdotto in queste aree. Alcuni metodi sono accidentali, ad esempio la vendita di piante tropicali e terriccio che contiene ''P. manokwari<ref name=":7" />'' o lo spostamento di macchinari e attrezzature con terreno residuo al loro interno che contengono questo verme piatto poiché quando il terreno viene trasferito, anche ''P. manokwari'' viene trasportato<ref name=":8">{{Cita pubblicazione|nome=Isamu|cognome=Okochi|nome2=Hiroki|cognome2=Sato|nome3=Takashi|cognome3=Ohbayashi|data=2004-07-01|titolo=The cause of mollusk decline on the Ogasawara Islands|rivista=Biodiversity & Conservation|volume=13|numero=8|pp=1465–1475|lingua=en|accesso=2025-09-25|doi=10.1023/B:BIOC.0000021334.39072.2d|url=https://doi.org/10.1023/B:BIOC.0000021334.39072.2d}}</ref>. Può anche essere trasferito accidentalmente in nuove aree attraverso il trasporto di materiale di semina utilizzato per ripristinare la vegetazione nelle zone degradate, danneggiate o distrutte dall'uomo ([[ripristino ecologico]])<ref name=":8" />.
 
''P. manokwari'' è stato talvolta introdotto intenzionalmente, come agente di [[Lotta biologica|controllo biologico]]. In diverse aree come [[Guam]] e le isole di Okinawa, ''P. manokwari'' è stato introdotto per "controllare" la popolazione della chiocciola africana gigante, che aveva danneggiato i raccolti e minacciato l'industria agricola. È stato affermato che "gran parte delle 'prove' che questi predatori possano controllare le popolazioni di ''Lissachatina fulica'' si basano su una scarsa comprensione dei principi ecologici. Il fatto che i predatori predino [la chiocciola africana gigante] non è una prova che possano controllarne le popolazioni..."<ref name=":8" />. ''P. manokwari'' "controllava" la popolazione della chiocciola africana gigante predandola ed evitando che proliferasse troppo e che danneggiasse i raccolti, ma iniziò anche a predare popolazioni di lumaca di terra endemica, il che portò a un aumento senza precedenti delle popolazioni di tale verme piatto e a una marcata diminuzione del tipo di lumache da esso predate<ref name=":6" />.
 
=== Effetti ecologici dell'invasione ===
''Platydemus manokwari'' ha avuto diversi effetti sull'ecologia delle comunità in cui è stato introdotto. Nelle isole del Pacifico invase da ''P. manokwari'', diverse lumache terrestri autoctone, in particolare ''Partula'', ''Mandarina, M. aureola'', ''B. similaris'', ''Allopeas kyotoense'' e ''Meghimatium bilineatum'', si sono estinte o il loro numero si è drasticamente ridotto<ref name=":9">Hopper DR, Smith BD (1992) "Status of tree snails (Gastropoda: Partulidae) on Guam, with a resurvey of sites studied by H. E. Crampton in 1920." Pac Sci 46:77–85</ref>. ''P. manokwari'' è una specie così efficiente ed invasiva che ha causato il declino e l'estinzione dei gasteropodi in diverse isole.
 
Il successo di ''P. manokwari'' come specie invasiva può essere attribuito a diversi fattori. Una spiegazione è che ha pochissimi predatori noti, se non nessuno, e quindi ha pochi [[fattori biotici]] limitanti. Inoltre mostra un'elevata tolleranza a diversi ambienti. Tuttavia non può sopravvivere in ambienti più freddi<ref name=":7" />. Ha anche mostrato versatilità nel tracciamento delle prede e nei metodi di attacco delle specie di lumache. Esperimenti condotti da Yamaura e Sugiura hanno indicato che ''P. manokwari'' può arrampicarsi sugli alberi e rintracciare molluschi non marini usando segnali olfattivi<ref name=":6" />.
 
Esperimenti hanno dimostrato che tra le altre 5 specie di vermi piatti, ''P. manokwari'' era di gran lunga la più efficiente<ref name=":8" />. In un esperimento condotto da Isamu Okochi e colleghi, 5 diverse specie di vermi piatti (incluso ''P. manokwari'') sono state conservate in varie unità di stoccaggio contenenti specie endemiche di lumache. Di queste 5 specie, ''P. manokwari'' era l'unica che aveva iniziato a predare le specie di lumache entro un giorno dall'introduzione. Due delle altre specie di vermi piatti predavano le lumache, ma i loro tassi di predazione non erano costanti<ref name=":8" />. Ciò indica che ''P. manokwari'' supera in competizione altre specie di vermi piatti predatori e consuma più specie terrestri endemiche rispetto ad altre specie. Inoltre, questi dati indicano che ''P. manokwari'' può iniziare a consumare lumache terrestri endemiche subito dopo l'introduzione. Può adattarsi quindi a un nuovo ambiente abbastanza rapidamente e persino distruggere ecosistemi fragili in poco tempo.