Fabbri Editori: differenze tra le versioni

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L'acme di diffusione viene conseguito con la vendita circa un miliardo e mezzo di dispense, pubblicate in decine di paesi e tradotte in 14 lingue, tra cui l'[[hindi]], l'[[urdu]], l'[[afrikaans]], il [[Lingua turca|turco]] e il [[Lingua bulgara|bulgaro]].
 
È anche la prima casa editrice italiana a mettere sul mercato prodotti multimediali: sia ''Conoscere'' sia ''Capire'' allegano supporti discografici e altre collane quali ''[[Fiabe sonore]]'', ''[[I grandiGrandi musicistiMusicisti]]'', ''[[Le Grandi Opere Liriche]]'' e la ''[[Grande storiaStoria della musicaMusica]]'', proseguono l'esperienza anche affrontando problematiche sconosciute per l'epoca. Ad esempio, per ''[[I grandiGrandi musicisti]]Musicisti'', al fine di rientrare nel packaging standard dell'editoria, venne commissionata alla [[Philips]] la produzione di 10 milioni di [[Long playing|LP]] speciali, dal diametro di 25 centimetri.
 
Verso la fine del decennio, a causa della saturazione di mercato e delle agitazioni sociali e politiche sfociate nel lungo periodo degli Anni di Piombo, i fratelli Dino e Rino decidono di vendere le loro quote per dedicarsi ad altre attività all'estero, contrastati dal netto rifiuto del fratello maggiore, che resta al timone.