Arcangelo: differenze tra le versioni

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I nomi dei sette arcangeli ricomparvero in Occidente nel [[1516]], quando il sacerdote Antonio Lo Duca riscoprì le loro immagini nella volta della [[Palazzo dei Normanni|Cappella Palatina]] di [[Palermo]], con i loro nomi, i loro motti e i loro attributi. Ciò determinò un ampio, ma temporaneo, interesse devozionale, che determinò nel [[1523]] la fondazione a [[Roma]] della confraternita dei Sette Arcangeli, a cui aderì anche l'imperatore [[Carlo V d'Asburgo]]. Il culto, destinato ad essere soppiantato dal culto per l'[[Angelo Custode]], si diffuse anche in altre città. Ad esempio nella Cappella Metropolita del [[Duomo di Siracusa]] in quella che ora è l'attuale Cappella del Crocefisso, ma sino al [[XVII secolo]] era l'abside meridionale, i fedeli avevano l'usanza di offrire ai sette Arcangeli sette monete e collocare sette ceri mentre facevano le loro richieste; curiosamente San Iehudiel era invocato affinché non mancasse mai il benessere.
 
La preghiera ai "Sette Arcangeli" (traduzione della scritta sulla lapide presso l'altare della [[Cattedralecattedrale di Città del Messico]]):
{{q|Oh Signore che creasti gli Angeli e Arcangeli affinché ti servissero e adorassero,<br>
e hai dato loro la missione di proteggerci e aiutarci a compiere la Tua volontà,<br>