Alessandro Manzoni: differenze tra le versioni

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La maturazione di questo punto di vista è, in primis, in Jean-Francois Revel -Egli ne parlò al termine degli anni '50 (in Italia, era il periodo del 'centrismo'); e severamente valutando l'ordine etico Manzoniano, ne sollecitò riflessi cognitivi affini a quelli che, poco più tardi, si proietteranno all'impianto ideologico dei Promessi Sposi dalla critica fatta da Alberto Moravia.
 
" [La 'storia di Gertrude'] Manzoni la riporta semplicemente senza raccontarla. Ciò che lo interessa, in realtà, in questa storia, da buon neo-cattolico qual è, è dimostrare che non bisogna mandare in convento le fanciulle che non ne hanno vocazione. Ma, in sé stessi, i conventi, gli sembrano delle eccellenti istituzioni e riserva loro tutto il proprio intenerimento. La sola manifestazione di emozione femminile che egli ritenga è il fatto che Lucia divenga 'rossa, rossa, rossa,' quando le circostanze la portano a dire a qualcuno, non già che lei ama Renzo, ma che ha scelto di sposarlo. Tutto ''l'oscurantismo'' del mito dell'innocenza della ragazza -molto caratteristico della società in cui la donna è asservita- è presentato nel personaggio di Lucia come l'espressione della poesia più sublime. Manzoni tiene il suo posto in una tradizione letteraria italiana che comporta, da un lato una letteratura ufficiale asessuata, dall'altro una letteratura pornografica (molto spesso dialettale). Reazionario su questo punto, Manzoni lo è ugualmente, in fin dei conti, dal punto divista politico e, evidentemente, religioso. Egli è all'origine di quel falso liberalismo che ritira con una mano ciò che ha dato con l'altra; e lo si può considerare come un autentico avo della Democrazia Cristiana. Se critica una società è la società di due secoli precedenti e, ancora, in quanto patriota italiano contro gli Spagnoli. Ma i grandi romanzieri del XIX secolo, Stendhal, Gogol, Dickens e Flaubert, è ben la società in cui vivono che attaccano e con quale violenza. Si è troppo detto che Manzoni difende i deboli contro i forti; ed è vero; ma lo fa per illustrare che i deboli, grazie alla loro ''rassegnazione'' possono contare sul soccorso della Provvidenza. Disapprova e stigmatizza la rivolta di Milano, cui Renzo assiste per caso. Le sofferenze del popolo sono dovute, secondo lui, non ad altri che a peccatori individuali, ed alle truppe spagnole. Tutto si aggiusta grazie al buon cuore dei Cappuccini virtuosi. Tutti i grandi romanzi sono all'opposizione. L'Italia non ha né le sue ''Anime Morte'' né il suo ''Bel-Ami.'' Non ci voleva nessun coraggio per scrivere i ''Promessi Sposi'' e questo libro passa scrupolosamente sotto silenzio le vere questioni che tormentano l'uomo moderno, ed i veri problemi che posava -e che posa ancora- l'elaborazione di una moderna società italiana. Normale, dunque, che l'Italia ufficiale e conformista non abbia mai cessato di riconoscervisi senza dover sopportare di essere discussa. Eppur normale che gli stranieri difficilmente possano esserne attratti con un qualsiasi interesse" (J.-F. Revel - ''Per un'altra Italia)''.
=== Manzoni drammaturgo e romanziere ===
[[File:Manzoni 1829.jpg|min|Ritratto di Alessandro Manzoni da un [[acquerello]] del 1829, riprodotto in {{cita|Cantù}}.|241x241px]]