Torino: differenze tra le versioni
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{{Vedi anche|Storia di Torino}}
[[File:Personalities of Turin, collage (Italy, 2023).png|miniatura|Personalità, di varie epoche, connesse con Torino: romana (governatore anonimo), medievale (sigillo di [[Adelaide di Torino]]), moderna ([[Pietro Micca]]) e contemporanea ([[Gianni Agnelli]]).]]
Città dalla storia bimillenaria, fu fondata probabilmente nei pressi della posizione attuale, attorno al III secolo a.C., dai [[Taurini]], quindi trasformata in [[colonia romana]] da [[Augusto]] con il nome di ''Iulia Augusta Taurinorum'' nel I secolo a.C.. Dopo il dominio [[Ostrogoti|ostrogoto]], fu capitale di un importante [[Ducato di Torino|ducato longobardo]], per poi passare, dopo essere divenuta capitale di [[Marca di Torino|marca carolingia]], sotto la signoria nominale dei [[Casa Savoia|Savoia]] nell'XI secolo. Città dell'[[ducato di Savoia|omonimo ducato]], nel 1563 ne divenne capitale. Dal 1720 fu capitale del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] (anche se solo ''de facto'' fino alla [[
=== Età antica ===
Si hanno scarse notizie, riferite a uno o più villaggi, che sarebbero sorti nell'area dell'attuale città, a partire dal III secolo a.C.; insediamenti riferibili a popolazioni di ceppo {{Senza fonte|[[Celti|celto]]}}-[[liguri|Ligure]], conosciute con il nome di [[Taurini]]<ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri|Ab urbe condita]]'' XXI, 38</ref>, spesso confusi, già in età antica, con i [[Taurisci]]<ref>{{Cita web |autore=MuseoTorino, Comune d'Italia|url=http://www.museotorino.it/view/s/530aa2559b7740c69f9f42e5fa2f95ea|titolo=I Taurini - MuseoTorino|accesso=23 giugno 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150624023403/http://www.museotorino.it/view/s/530aa2559b7740c69f9f42e5fa2f95ea|urlmorto=no}}</ref>, che occupavano anche le vicine valli [[val di Susa|di Susa]] e [[Valli di Lanzo|di Lanzo]]. Sempre secondo antiche fonti storiche, uno di questi insediamenti, chiamato ''Taurasia'' o ''Taurinia'', fu distrutto nel 218 a.C., dal condottiero [[cartagine]]se [[Annibale]], dopo una strenua resistenza opposta dai suoi abitanti<ref>{{cita libro | autore= Federico Navire | titolo= ''Torino come centro di sviluppo culturale: un contributo agli studi della civiltà italiana'' | pp= 45-47 | editore= Peter Lang | anno= 2009 | url= http://books.google.it/books?id=1wu-7PzuaMYC&pg=PA46&dq=Taurini+celti&hl=it&sa=X&ei=3Cr9UYKmDsGy7AbM5IH4DA&ved=0CDYQ6AEwAQ#v=onepage&q=Taurini%20celti&f=false | accesso= 22 giugno 2015 | ISBN= 978-3-631-59130-7 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150419144409/http://books.google.it/books?id=1wu-7PzuaMYC&pg=PA46&dq=Taurini+celti&hl=it&sa=X&ei=3Cr9UYKmDsGy7AbM5IH4DA&ved=0CDYQ6AEwAQ#v=onepage&q=Taurini%20celti&f=false | urlmorto= no }}</ref>.
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La seconda metà del XVII secolo fu un periodo fiorente per la città: la cosiddetta "Torino barocca" vide un secondo ampliamento (1673, verso est) e la costruzione di diversi edifici, civili e religiosi, anche con grosse committenze. La richiesta di manodopera richiamò in città molte persone, portando la popolazione della città dai 36.649 abitanti del 1631 a 43.866 del 1702.
Nel 1706 Torino subì l'[[Assedio di Torino|assedio]] da parte delle truppe [[francia|franco]]-[[spagna|spagnole]] nell'ambito della [[guerra di successione spagnola]]. La città e l'[[esercito sabaudo]] resistettero per centodiciassette giorni e respinsero così la violenta controffensiva francese. Nel 1713 i duchi di Savoia ottennero il titolo di re, prima di [[Storia della Sicilia piemontese|Sicilia]] e poi, in cambio della Sicilia, di [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Sardegna]]. In entrambi i casi tuttavia i due regni rimasero separati dal Ducato di Savoia, e quindi da Torino, trovandosi solamente in unione personale sotto il Casato dei Savoia. La parentesi siciliana durò effettivamente molto poco (sette anni), mentre l'unione con la Sardegna rimase tale fino al 1847, allorché [[Carlo Alberto di Savoia]]
=== Età contemporanea ===
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