Giuseppe Aonzo: differenze tra le versioni
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Crebbe lavorando nella [[marina mercantile italiana|marina mercantile]] e, grazie alla sua competenza passione, dedizione e caparbietà, divenne [[capitano di lungo corso]]. Durante la [[prima guerra mondiale]], dopo l'entrata in guerra del [[Regno d'Italia]] contro l'[[Impero austro-ungarico]], venne chiamato alle armi per necessità dalla [[Regia Marina]] italiana e la sua esperienza marinaresca, nonché la qualifica di capitano di lungo corso, gli permisero di essere inquadrato con il grado di capo nocchiere di 2ª classe.
Dopo poco tempo venne nominato [[guardiamarina]] di complemento trasferito dalle navi grigie alla flottiglia MAS di stanza a Venezia, venendo nominato Comandante del mezzo navale più piccolo, ma più insidioso della Marina italiana. Il suo nome è legato all impresa di Premuda assieme all'allora Capitano di Corvetta [[Luigi Rizzo]], con il quale partecipò il 10 giugno [[1918]], all'[[impresa di Premuda]] nella quale i due ''[[Motoscafo Armato Silurante|MAS 15]]'' e ''21'', comandati rispettivamente da [[Armando Gori|Gori]] e Aonzo, attaccarono una formazione austriaca comprendente le due corazzate ''[[SMS Szent István|Szent István]]'' e ''[[SMS Tegetthoff (1912)|Tegetthoff]]'', il cacciatorpediniere ''Velebit'' e sei caccia di scorta, tre a dritta tre a sinistra del convoglio attaccato dai due MAS. Nell'azione, il MAS 15 di Rizzo lanciò i due siluri che esplosero contro la ''Szent István'', che affondò; il MAS 21, agli ordini di Aonzo, lanciò i suoi due siluri contro la ''Tegetthoff'': il primo la colpì ma non l'affondò, il secondo per un difetto alle tenaglie si staccò tardi e scivolò a poppavia della corazzata, come risulta da una lettera che Aonzo scrisse a un amico.<ref>I due equipaggi:
* '''MAS 15''': capitano di corvetta [[Luigi Rizzo]], capo timoniere di 2ª classe Armando Gori, cannoniere Giorgio Varchetta, fuochista Salvatore Annaloro, fuochista Giuseppe De Fano, torpediniere Eraldo Bertucci, marò Letterio Donato, marò Francesco Bagnato, volontario motonauta Emilio Manfredi.
* '''MAS 21''': guardiamarina Giuseppe Aonzo, nocchiere Luigi Rossi, cannoniere Querino Capuano, torpediniere Bruno Santarelli, torpediniere Lorenzo Feo, fuochista Giovanni Calipari, fuochista Ugo Tomat.</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.istriadalmaziacards.com/html/pop_cart_dett.php?IDCart=1649 |titolo=L'equipaggio italiano che, sotto il comando di Luigi Rizzo, affrontò in mare aperto la flotta austriaca ed affondò la corazzata Santo Stefano|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100709064409/http://www.istriadalmaziacards.com/html/pop_cart_dett.php?IDCart=1649 }}</ref><ref>L'[[impresa di Premuda]] diede all'Italia e ai suoi alleati il controllo del mare Adriatico in quanto la flotta austriaca non prese più il mare restando all'ancora nei propri porti e pose le basi per la vittoria finale della guerra in quanto dal mare si poté sostenere le truppe a terra per la vittoria del Piave. Così che il 13 marzo [[1939]] la data dell azione fu scelta come Festa della Marina.</ref>. Questa azione gli valse la concessione della [[medaglia d'oro al valor militare]] e la promozione a [[sottotenente di vascello]] in servizio permanente effettivo, la Legion d'onore {{non chiaro|E citation dell arme}} francese, la [[Navy Cross]] statunitense, Ordine di San Michele e San Giorgio inglese, Ordine di San Maurizio e Lazzaro e l'[[Ordine di San Gregorio Magno]] vaticano.
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