General Dynamics F-16 Fighting Falcon: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
rimosso il tracciamento AMP dagli URL (dettagli) (segnala errore) v2.2.7r |
|||
Riga 199:
=== Propulsore ===
[[File:NSAWC F-16B (3143375831).jpg|miniatura|Un F-16B dell'[[United States Naval Aviation|aviazione navale statunitense]]]]
Inizialmente venne selezionato il propulsore [[turboventola]] [[Pratt & Whitney F100|Pratt & Whitney F100-PW-200]], una versione leggermente modificata del modello F100-PW-100 impiegato dall'[[F-15]]. Con una spinta di {{M|106,0|ul=kN}}, venne impiegato fino al Block 25. Gli esemplari del Block 15 facevano parte di un aggiornamento chiamato ''Operational Capability Update'', che introdusse il modello F100-PW-220, in grado di generare una spinta di {{M|105,7|ul=kN}}. Quest'ultimo propulsore venne impiegato anche nella produzione dei velivoli Block 32 e 42. Anche se la nuova versione non forniva una differenza sostanziale nella spinta, il suo vantaggio era l'impiego di un componente chiamato DEEC (Digital Electronic Engine Control) con il compito di controllare il propulsore, aumentandone l'affidabilità e riducendo il rischio di stalli. La versione F-100-PW-200 aveva infatti a volte la spiacevole tendenza ad entrare in stallo, con la necessità di una riaccensione in volo del propulsore. Il nuovo modello entrò nella linea di produzione degli F-16 nel [[1988]], e sostituì il modello F100-PW-100 utilizzato negli F-15. Molti esemplari con il modello 220, a partire dal Block 25, vennero aggiornati da metà [[1997]] alla versione F100-PW-220E, capace di una affidabilità ulteriormente migliorata e una ridotta manutenzione come, ad esempio, la diminuzione del 35% del tempo impiegato per rimuovere il propulsore<ref name="YF-16"/><ref name="F-16Origins"/><ref name="Peacock 1997, pp. 102–103">Peacock 1997, pp. 102–103.</ref><ref>Pike, John. {{cita testo|url=http://www.globalsecurity.org/military/systems/aircraft/systems/f100.htm|titolo=“F100-PW-100/-200”}}. ''Global Security'', updated 13 March 2006. Accesso: 21 giugno 2008.</ref>.
|