Tre uomini e una gamba: differenze tra le versioni

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Lo rintracciano al cinema vicino l'officina dove, durante la proiezione del film ''Biglietto amaro'', improvvisamente Giacomo si sente male per un'indigestione. Ricoverato in ospedale, qui è costretto a passare la notte; rimane con lui Chiara, la quale ha presto legato con i tre amici. Il loro arrivo a Gallipoli viene, quindi, rimandato di un giorno, scatenando l'ira del cavalier Cecconi, che non perde occasione per vessarli: la cosa, durante quella stessa notte, porta Aldo e Giovanni a riflettere sulla loro condizione e a farsi delle domande sui loro sogni e aspirazioni, tarpati da una vita piatta nonché dall'oppressivo suocero.
[[File:Tre uomini e una gamba (1997) - Storti, Baglio, Massironi, Poretti.JPG|thumb|left|Giovanni, Aldo, Chiara e Giacomo]]
Dopo che Aldo ha fatto un terribile incubo in cui si è improvvisato il vampiresco conte Dracula che tentava invano di catturare e succhiare il sangue aalla vittima innocente di nome Samantha e che viene cacciato a fucilate da due Michele e Gino che lo misero in fuga e, il giorno dopo i quattro ripartono insieme, ma la loro auto finisce nuovamente in panne; mentre gli altri sono impegnati a cercare di riparare il guasto, Aldo trova per caso un cane randagio e ne fa il "nuovo" Ringhio. Durante una sosta vicino a un lago, mentre i quattro si prendono una pausa facendo un bagno, il cane urina sulla gamba: Giovanni tenta di lavarla nel fiume, ma la fa accidentalmente cadere in acqua.
 
La scultura viene recuperata alla foce del fiume da un gruppo di muratori marocchini che, ignari del suo reale valore, ne hanno fatto il palo di una porta durante una partita di [[beach soccer]]. Aldo, Giovanni, Giacomo e Chiara propongono loro di contendersi l'oggetto in una sfida, che tuttavia perdono malamente, sicché Chiara convince gli altri a trasformarsi in ladri e trafugare nottetempo l'opera. Anche questo tentativo fallisce e, una volta scoperti, vengono portati in caserma, dove la vittima del furto, un facoltoso ingegnere, prova compassione per loro e li lascia ripartire con il manufatto.