Genocidio: differenze tra le versioni
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[[File:Raphael Lemkin, Photograph 6 (cropped).jpg|miniatura|L'avvocato polacco [[Raphael Lemkin]], ideatore del termine "genocidio"<ref>{{cita web|url=https://encyclopedia.ushmm.org/content/it/article/what-is-genocide|titolo=Cosa significa "genocidio"?|accesso=6 agosto 2022}}</ref>]] 
Con '''genocidio''', secondo la definizione adottata dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]], si intendono «gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un [[nazione|gruppo nazionale]], [[etnia|etnico]], [[razza (categorizzazione umana)|razziale]] o [[religione|religioso]]». 
Negli studi giuridici, storici, politici e sociologici, a partire dalla fine della [[seconda guerra mondiale]], il concetto di genocidio, sviluppatosi in origine nell'ambito del [[diritto internazionale]], è stato utilizzato in diversi contesti e con diverse accezioni:<ref name=Portinaro>{{cita|Portinaro|''Premessa''}}.</ref><ref name=Leotta5>{{cita|Leotta|p. 5}}.</ref><ref name=Flores3>{{cita|Flores ''et al.''|p. 3}}.</ref> 
* accezione giuridica, con una definizione necessariamente precisa per poterne ricomprendere la fattispecie nell'attività d'indagine e processuale; 
* accezione sociopolitica per designare specificatamente i genocidi del [[XX secolo]]; 
* accezione storiografica, con un significato generale che ricomprende fenomeni di sterminio ricorrenti nella storia universale, in società anche molto diverse tra loro. 
Al pari di [[terrorismo]], [[tortura]], [[crimine di guerra|crimini di guerra]], [[crimine contro l'umanità|crimini contro l'umanità]] e [[crimine di aggressione|crimini di aggressione]], il genocidio si annovera fra i [[crimine internazionale|crimini internazionali]], per i quali vige la regola della [[giurisdizione]] internazionale e l'istituzione di [[tribunale internazionale|tribunali sovranazionali]].<ref name=Leotta5/> 
== Origine ed etimologia == 
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* il [[genocidio cambogiano]] 
A questi si deve aggiungere l'[[Olocausto]], che fu ricompreso fra i capi d'imputazione del [[processo di Norimberga]] e che ebbe fra le sue conseguenze la redazione stessa della ''Convenzione''; quanto al [[genocidio armeno]], che è stato il primo caso moderno di persecuzione sistematica e di sterminio pianificato di un popolo, è nella casistica da cui lo stesso Lemkin partì per la definizione del crimine di genocidio:<ref name= 
=== Genocidi perpetrati nell'Impero ottomano === 
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Da un lato si è posto il problema del rapporto tra la [[semantica]] comune e quella giuridica: nell'ambito del [[diritto]], e conseguentemente nell'azione dei tribunali, opera il principio ''[[tempus regit actum]]'', per cui - salvo espresse deroghe<ref>Per quella della ''Ley de la memoria historica'' spagnola v. [https://www.gruppodipisa.it/images/rivista/pdf/Mirko_Della_Malva_-_La_storia_oggetto_del_diritto_il_difficile_bilanciamento.pdf MIRKO DELLA MALVA, “LA STORIA OGGETTO DEL DIRITTO: IL DIFFICILE BILANCIAMENTO TRA TUTELA DELLA DIGNITÀ DELLE VITTIME, LIBERTÀ DI MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO E PROTEZIONE DELLA DEMOCRAZIA”], Gruppo di Pisa, p. 22.</ref> - la fattispecie soffre di una vera e propria impossibilità giuridica ad essere utilizzata a casi anteriori alla sua formazione (in questo caso, nel [[diritto internazionale penale]] novecentesco). Eppure, l'ingresso di un termine giuridico nel vocabolario comune non dovrebbe comportare l'addebito di ''[[anacronismo]]'', quando lo si utilizza per designare casi consimili verificatisi prima. 
Dall'altro lato, fuori dell'ambito del diritto il metodo della comparazione storiografica ha posto il problema dell'utilizzo del sintagma ''genocidio'' per designare taluni eventi diversi dal caso emblematico della [[Shoah]]: pur essendo stato questo il vero punto di svolta, che ha portato a coniare il termine, c'è il tentativo di riconsiderare l'approccio dell'analisi per applicarlo anche a casi in precedenza non definiti come genocidio, come il caso armeno.<ref name= 
Il XX secolo è definibile come "secolo dei genocidi" sia per la varietà dei fenomeni genocidari, per l'intenzionalità totalitaria e ideologica che li ha connotati, ma anche per la dimensione quantitativa. Il numero di vittime dovute ai genocidi nel XX secolo varia, a seconda delle stime, tra 40 e 169 milioni di uomini e donne.<ref name=PortinaroIntro>{{cita|Portinaro|''Introduzione, 2. Il secolo dei genocidi''}}.</ref> In tal senso il Novecento è considerato «il periodo più sterminazionista ed eliminazionista di massa che l'umanità abbia mai conosciuto.»<ref name=Goldhagen478>{{cita|Goldhagen|p. 478}}.</ref> Cionondiméno il genocidio è considerato da molti studiosi un fatto ricorrente nella storia umana.<ref name=Portinaro/> Altri sostengono che, benché la storia umana sia costellata di massacri su larga scala, in particolare in caso di guerre o di processi di colonizzazione, riferirsi a essi con il termine genocidio secondo la definizione giuridica messa a punto nel XX secolo sarebbe anacronistico.<ref name=PortinaroII1>{{cita|Portinaro|''II Genocidi e democidi nella storia, 1. Guerre di sterminio''}}.</ref> 
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