Justice League: differenze tra le versioni

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Dopo ''Crisi sulle terre infinite'' (1985-1986), la DC ha modo di rilanciare tutti i suoi personaggi tramite un processo di [[retcon]] con cui si rivede la loro storia, le origini e l'intera [[continuity]]<ref name=cb87>Jim Beard, ''Chapter Eight: 1987'', in {{cita | The 1980s | pp. 186-215}}.</ref>. Per l'occasione personaggi iconici come Superman, Wonder Woman e Flash vedono le loro serie ripartire con un nuovo numero uno, evento mai capitato nella storia dell'editore<ref name=cb87/>. L'importanza del progetto è sottolineata dalla coniazione del termine ''post-Crisis'' per indicare il periodo storico della ''DC Comics'' dopo il 1986, e come contraltare si crea anche il termine ''pre-Crisis'' per gli anni precedenti. Si tratterebbe quindi di un momento ideale per risollevare la ''Justice League'' dopo la continua perdita di lettori ormai in corso dagli anni settanta<ref name=cb87/>. Si è infatti passati dalle {{formatnum:300000}} copie per albo vendute negli anni sessanta alle scarse ottanta mila dei primi anni ottanta<ref name=cb87/>. Per spianare la strada ad una nuova League, Jean Marc DeMatteis chiude la sottotrame lasciate aperte dall'epoca Conway, come il rapimento di Zatanna, la quale è liberata, ma lascia il gruppo (nei nn. 256-257 di novembre-dicembre 1986)<ref name=jd130/>. Gli ultimi quattro albi della storica prima serie della Justice League of America sono dei tie-in con la miniserie [[Legends]] e vengono usati da DeMatteis per far morire Vibe e Steel (due giovani eroi della Justice League Detroit) e per sciogliere il gruppo in seguito ad un ordine presidenziale enunciato in ''Legends'' n. 2<ref name=jd130/>. La miniserie Legends è il secondo universe-wide crossover della DC dopo ''Crisi sulle terre infinite'' e risulta essere cruciale per la formazione di una nuova Justice League. Il nemico in questione è Darkseid, il quale riesce a manipolare l'opinione pubblica, attraverso i media, e mette il popolo contro i supereroi<ref name=jd328>{{cita | Julian Darius | pp. 328-330}}.</ref>. Per ostacolare il piano, che inizialmente ha successo, deve intervenire [[Dottor Fate]] che assembla una nuova League in ''Legends'' n. 5 (aprile 1987) e sconfigge Darkseid nel successivo ed ultimo numero della saga<ref name=jd328/>.
 
==== Justice League International e vari spin-off (1987-1996) ====
{{vedi anche|Justice League International}}<div class===="hatnote noprint vedi-anche">
<div class="hatnote-content">[[File:Magnifying_glass_icon_mgx2.svg|link=|class=noviewer hatnote-icon|18x18px]] <span class="hatnote-text">Lo stesso argomento in dettaglio: '''[[Justice League International]]'''.</span></div>
</div>[[File:Justice_league_internationa_dc_essential.jpg|thumb|left|Prima storica copertina della ''Justice League'' di Giffen-DeMatteis-Maguire - edizione RW Lion]]
 
Il redattore responsabile per la nuova serie della ''Justice League'', dopo gli eventi di ''Crisi sulle terre infinite'' e ''Legends'', è Andy Helfer che si rivolge come autore dei testi a J.M. DeMatteis (scrittore degli ultimi numeri della prima serie) ma è riluttante ad imbarcarsi nel progetto<ref name=cb87/>. Si convince a lavorare sul nuovo progetto in quanto viene affiancato da Keith Giffen, uno degli autori più prolifici di quegli anni<ref name=cb87/>. Ai disegni viene invece arruolato [[Kevin Maguire]], artista ancora sconosciuto ma il cui lavoro sulla nuova serie gli darà grande celebrità<ref name=cb87/>. Il progetto sembra già fallimentare dall'inizio in quanto gli autori si vedono costretti a non potere usare grossi calibri quali Superman, Wonder Woman e Flash in quanto i rispettivi scrittori vogliono avere libertà durante la riscrittura dei personaggi ''post-Crisis''<ref name=jd43>{{cita | Julian Darius | pp. 43-59}}.</ref>. Altri eroi quali Aquaman e Green Arrow sono inutilizzabili in quanto il loro processo di revisione e quindi la loro continuity non è stata ancora decisa (a fine 1986)<ref name=jd43/>. Questo non deve stupire in quanto la DC sembra non avere chiaro come gestire molti dei suoi personaggi, alcuni dei quali sono sottoposti ad un reboot mentre altri sembrano non subire particolari modifiche rispetto al periodo ''pre-Crisis''<ref name=cb87/>. In aiuto del duo Giffen-DeMatteis arriva Dennis O'Neil (editor di Batman), che gli permette (almeno inizialmente) di usare l'uomo pipistrello<ref name=jd43/>. La nuova serie debutta con l'albo ''Justice League'' n. 1 con data di copertina aprile 1987 e i suoi membri sono tutti rappresentati sulla cover, dove Maguire dimostra tutta la sua incredibile capacità di dare espressioni ai volti con un realismo quasi fotografico<ref name=cb87/>. Questa copertina è destinata ad essere una delle più copiate e omaggiate della storia dei comic<ref name=cb87/>. Il line-up iniziale, limitato da esigenze editoriali, è composto da Batman (momentaneo leader), Dottor Fate (in quanto DeMatteis ne sta realizzando una miniserie), Martian Manhunter in quanto uno dei storici fondatori, Black Canary in quanto supereroina non utilizzata in altre serie, [[Blue Beetle]] (personaggio acquisito dalla Charlton Comics), [[Guy Gardner]] come Lanterna Verde al posto di [[Hal Jordan]], l'inutilizzato e quasi dimenticato [[Mister Miracle]] di Jack Kirby, il [[Capitan Marvel (DC Comics)|Capitan Marvel]] della [[Fawcett Comics]] (storico personaggio ora inserito nell'universo DC) e [[Dottor Light (Kimiyo Hoshi)|Dottor Light]] (la giapponese Kimiyo Hoshi e non l'[[Arthur Light|omonimo criminale]] che apparirà in ''[[Crisi d'identità (DC Comics)|Crisi d'identità]]'')<ref name=jd43/>. Bisogna sottolineare che quest'ultima non diventa membro ufficiale del gruppo mentre il Dottor Fate si defila dopo il primo numero<ref name=jd43/>. Al suo posto subentra un nuovo eroe del periodo ''post-Crisis'' creato da [[Dan Jurgens]]: [[Booster Gold]]<ref name=jd43/>. Si tratta di un supereroe venuto dal futuro in cerca di fame e vana gloria in quella che verrà ribattezzata come l'epoca classica del supereroismo (sempre che il suo futuro non venga alterato dal flusso del tempo)<ref name=jd43/>. Ad arruolarlo è il nuovo mecenate Maxwell Lord IV, businessman esperto in pubbliche relazioni e apparentemente molto ricco, tra l'altro nasconde il potere di saper essere molto persuasivo con le persone (almeno oltre le capacità di un normale essere umano)<ref name=jd43/>. Si tratta di una figura assente nelle precedenti storie della Justice League ma in un'epoca dominata ormai dai media e dalle pubbliche relazioni, è ormai necessario qualcuno che abbia la rispettabilità e gli agganci per mantenere i giusti rapporti con gli organi di informazione e l'establishment politico<ref name=jd43/>. Su sua iniziativa la ''Justice League'' è infatti destinata a diventare un'organizzazione internazionale, sanzionata dalle [[Nazioni Unite]] e con ambasciate in diverse parti del mondo<ref name=jd43/>. Questo radicale cambiamento porta ad un nuovo titolo della serie che dal n. 7 diviene ''Justice League International''. A sancire la transizione si aggiungono al gruppo [[Capitan Atom]] come esponente e garante della sospettosa leadership repubblicana e [[Rocket Red]] come supereroe [[Unione Sovietica|sovietico]]<ref name=jd43/>. L'introduzione di un supereroe russo e comunista è rivoluzionario nell'ambito dei comic statunitensi dell'epoca in quanto è ancora in corso la [[guerra fredda]] e l'Unione Sovietica è stata dipinta da [[Ronald Reagan]] come "Impero del male". Alla fine del primo anno del run di Giffen e DeMatteis si uniscono al gruppo anche due supereroine come [[Ice (personaggio)|Ice]] e [[Fire (personaggio)|Fire]]. Le loro motivazioni sembrano essere frivole e dettate dal fatto che il loro precedente supergruppo (cioè i ''Global Guardians'') non esiste più<ref name=jd43/>.