Justice League: differenze tra le versioni

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Il secondo spin-off è la serie trimestrale ''Justice League Quarterly'', lanciata nei primi albi dagli stessi autori Giffen e DeMatteis, il primo impegnato anche nella realizzazione delle matite di alcuni numeri. Per la prima volta la Lega della Giustizia si trova ad aver dedicati contemporaneamente tre serie periodiche (due mensili e una trimestrale) a cui si aggiungono gli annual. Tutte le pubblicazioni sono inizialmente curate dal duo Giffen-DeMatteis, a dimostrazione del successo e della fiducia ottenuta dai due autori come demiurghi di una nuova Justice League. A partire dal marzo 1989 la serie ''Justice League International'' viene rinominata ''Justice League of America'', il titolo storico della serie riprende quindi dopo tre anni sottolineando la contrapposizione con il titolo ''Justice League Europe'' uscito con il n. 1 il mese successivo<ref name="giff">{{cita | Justice League by Giffen & DeMatteis}}.</ref>. Nel loro secondo anno di gestione Giffen e DeMatteis introducono un memorabile villain degli anni ottanta quale Lord Manga e il suo assistente robot ''L-Ron'', nei nn. 14-15 (giugno-luglio 1988). Parte del team lo segue nello spazio dopo che ha invano tentato di invadere la Terra. Qui Giffen ha modo di far incontrare alla League la sua creazione fumettistica più celebre: il cacciatore di taglie/anti-eroe/ "bad-ass" ''Lobo''. Nei nn. 20-21 (fine 1988) i leaguers arrivano persino su [[Apokolips]], pianeta dominato da [[Darkseid]]<ref name="giff" />. Il n. 24 della serie è l'ultimo a vedere McGuire come disegnatore, oltre ad essere un tie-in con l'universe-wide crossover Invasion<ref name="giff" />. D'altra parte l'artista ha saltato diversi albi per la sua meticolosità e cura nei dettagli delle tavole. Questo rendeva insostenibile per lui avere costanza nel mantenere le deadline. Spesso Keith Giffen lo ha sostituito alle matite degli albi<ref name="giff" />. Nel 1989 si assiste al primo crossover tra le due League, quella con sede in America e quella europea, il titolo della storia è ''The Teasdale Imperative''<ref name="giff" />. Su ''Justice League International Annual'' n. 3 (1989) si assiste all'inizio di una delle storyline più bizzarre del gruppo, nell'albo viene infatti acquisita da parte della League di un'isola tropicale dal nome KooeyKooeyKooey<ref name="jd43" />. Nei nn. 33-40 (dicembre 1989 - luglio 1990), Booster Gold e Blue Beetle la sfruttano economicamente creando un resort a tema JLI. Il progetto si trasforma però in tragedia con l'immancabile arrivo del supervillain, in questo caso [[Despero]] e la conseguente (apparente) morte di Blue Beetle, seguita dai funerali di rito<ref name="giff" />. Ma questo non è che il preludio ad una delle storie capolavoro del duo Giffen-DeMatteis, ovvero ''The Extremist Vector'', pubblicata su Justice League Europe nn. 15-19 (giugno-ottobre 1990)<ref name="jd43" />. I nemici sono il gruppo di villain ''The Extremists'', provenienti da una realtà parallela che loro stessi hanno contribuito a distruggere<ref name="giff" />. Si tratta della stessa realtà da cui venivano gli eroi visti su Justice League nn. 2-3 all'inizio del run di Giffen e DeMatteis<ref name="jd43" />. Gli Extrimists sono delle versioni ''DC'' di alcuni dei supercriminali Marvel più temibili: Lord Havock per il [[Dottor Destino]], Gorgon per il Dottor Octopus, Dreamslayer per [[Dormammu]], Tracer per [[Sabretooth]], Diehard per [[Magneto]]<ref name="jd43" />. La storia è avvincente e la vittoria della League avviene con una risoluzione inaspettata e brillante<ref name="jd43" />. Nel 1991 la storyline più significativa è ''Glory Bound'' (sui nn. 45-50 di JL of America), con l'introduzione del Generale Glory, personaggio che rispecchia sia l'eroe Marvel Capitan America che il [[Miracleman]] di Alan Moore<ref name="jd43" /> oltre che il Capitan Marvel della Fawcett (ora di proprietà DC Comics)<ref name="jd43" />. Il supereroe di Giffen e DeMatteis è un ex-combattente della seconda guerra mondiale, ormai invecchiato e con problemi di demenza senile. Questo gli ha fatto dimenticare la parola magica che lo potrebbe trasformare nel potente ''General Glory''. La sua figura tragicomica ben si adatta quindi ai toni grotteschi e parodistici di questa versione della Justice League<ref name="jd43" />. Gli autori riescono a sottolineare le contraddizioni delle storie più semplici e ingenue della Golden Age dei comic (di cui General Glory ne è un simbolo) con i toni più drammatici e pseudorealistici del revisionismo anni ottanta. Il run del duo Giffen-DeMatteis si chiude nel 1992 con la più lunga storyline della storia editoriale della Justice League<ref name="jd43" />. Si dipana per un totale di 15 albi (JL of America nn. 53-60 e JL of Europe nn. 29-35) e prende il titolo ''Breakdowns''<ref name="jd43" />. Vi compaiono tutti i personaggi che hanno fatto parte del team nel periodo post-crisis (1987-1992), vi è il ritorno di Despero, degli Extremists, di L-Ron ed è coinvolto Maxwell Lord e l'isola di KooeyKooeyKooey<ref name="jd43" />. La Justice League arriva però a perdere il suo speciale status datogli dalle Nazioni Unite e, nell'epilogo (Justice League Europe n. 36, marzo 1992), scritto dal nuovo autore Gerard Jones, il gruppo si scioglie<ref name="jd43" />. Come di consueto i due team si riorganizzano, con qualche variante, nell'albo speciale ''Justice League Spectacular'' n. 1 (marzo-aprile 1992).
 
{{vedi anche|Justice League Task Force (fumetto)}}
 
Un terzo spin-off è la serie ''Justice League Task Force'' (giugno 1993), scritta da David Micheline e disegnata da [[Sal Velluto]], con una squadra che cambia a seconda delle necessità della missione. La serie è un sequel della serie Justice League Europe che dal n. 51 (giugno 1993) cambia titolo in ''Justice League International''. Tra i personaggi di rilievo: Martian Manhunter, Flash II, Gypsy, Bronze Tiger, Nightwing, Aquaman. Da notare anche la presenza di un [[Bruce Wayne]] in sedia a rotelle dopo il danno alla colonna vertebrale subito a causa di Bane, uno dei drammatici eventi fumettistici degli anni novanta. Il quarto spin-off è ''Extreme Justice'', progetto nato per catturare i lettori che all'epoca avevano decretato il successo di team quali [[Youngblood]] della [[Image Comics]] o personaggi quali Cable o Deadpool della rivale Marvel. Si tratta di un team assemblato da Capitan Atom e pronto ad intervenire in situazioni estreme e con ogni mezzo. Il tono della serie rispecchia il clima del periodo e il presunto bisogno di storie piene di azione e dinamismo con eroi disposti a tutto pur di compiere una missione. Il team è composto da Capitan Atom, l'ex supercriminale Maxima, Amazing-Man, Blue Beetle, Booster Gold in versione corazzata e una nuova versione dei Wonder Twins.
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Successivamente parte del gruppo (esclusi Batman e Cyborg) compare in un cameo nel finale della [[Episodi di Peacemaker (prima stagione)|prima stagione]] della serie televisiva del DCEU ''[[Peacemaker (serie televisiva)|Peacemaker]]'', venendo inoltre insultata ripetutamente dall'[[Peacemaker (DC Extended Universe)|antieroico protagonista]] con insulti inappropriati.
 
Parte del gruppo (esclusi Aquaman, Cyborg e Superman) compare all'inizio di ''[[The Flash (film 2023)|The Flash]]'' (2023), sventando una rapina al General Hospital di [[Gotham City]]. Successivamente nel film viene creata una nuova squadra, composta da [[Batman (personaggio film 1989)|Batman]], Flash, [[Barry Allen (DC Extended Universe)#Realtà Flashpoint|Flash]] della realtà [[Flashpoint (fumetto)|Flashpoint]] e [[Kara Zor-El (DC Extended Universe)|Supergirl]], per combattere il [[Generale Zod (DC Extended Universe)#Versioni alternative|Generale Zod]].
 
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