Lucio Battisti: differenze tra le versioni
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Ebbe il suo periodo di maggior successo collaborando con [[Mogol]], che ne costruì l'immagine di interprete della vita e dei sentimenti comuni; questa, che ha segnato in Italia un'epoca musicale e di costume,<ref name="Treccani" /> è rimasta la principale immagine dell'artista.<ref name="tgcom24"/> Già dalla prima metà degli anni settanta, Battisti, tendenzialmente schivo nel rapporto con il pubblico e i media,<ref name="Treccani" /> iniziò gradualmente ad allontanarsi dalla scena e dalla visibilità pubblica, fintantoché all'inizio degli anni ottanta il suo ritiro non divenne totale.<ref>L'apparizione, alla televisione svizzera tedesca, sarebbe avvenuta nel luglio del 1980: {{Cita news|url=https://rumoremag.com/2018/09/10/senza-lucio-battisti-ultima-intervista-apparizione-tv/|titolo=Lucio Battisti: l’ultima intervista e l’ultima apparizione tv|sito=Rumore|data=10 settembre 2018|accesso=7 settembre 2022}} Tuttavia, altre fonti la collocano nel 1982: {{Cita news|url=https://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1998/08/29/Spettacolo/LUCIO-BATTISTI-LULTIMA-APPARIZIONE-UFFICIALE-NEL-1982_173000.php|titolo=Lucio Battisti: l'ultima apparizione ufficiale nel 1982|pubblicazione=AdnKronos|data=29 agosto 1998|accesso=4 settembre 2022}}</ref> Dopo una transitoria collaborazione con la moglie [[Grazia Letizia Veronese|Velezia]], si rivolse a [[Pasquale Panella]], ritenendolo un paroliere più adatto alle sue esigenze di sperimentazione, dando così vita a una nuova stagione sonora che rese i suoi testi criptici fino al [[nonsenso]].<ref name="Castaldo">{{Cita news|autore=[[Gino Castaldo]]|url=https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2018/09/06/news/quel_mistero_di_lucio_battisti-205760329/|titolo=Lucio Battisti, genio, visioni, alchimia. Un enigma inafferrabile rimasto tale fino alla fine|editore=repubblica.it|accesso=2 settembre 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://losbuffo.com/2018/01/16/lapparenza-squilibrio-mentale-lucio-battisti/|titolo=«L’apparenza»: lo squilibrio mentale secondo Lucio Battisti|autore=Guglielmo Motta|data=16 gennaio 2018|accesso=16 ottobre 2022}}</ref>
Nel corso della sua carriera, che varcò i trent'anni di attività, compose e suonò per molti altri artisti, sia italiani che internazionali, tra cui [[Mina (cantante)|Mina]], [[Bruno Lauzi]], gli [[Equipe 84]], i [[Dik Dik]], i [[Formula 3 (gruppo musicale)|Formula 3]], [[Gene Pitney]],<ref>{{Cita web|autore=Redazione|url=https://stonemusic.it/19725/rarita-discografiche-otto-volte-battisti-senza-mogol/|titolo=Rarità discografiche: otto volte Battisti senza Mogol!|data=2019-05-20|accesso=2025-03-11}}</ref> gli [[The Hollies|Hollies]]<ref>{{DNCI opere|id=4332|titolo=Non prego per me/Devi avere fiducia in me|accesso=28 novembre 2025}}</ref> e [[Paul Anka]]<ref>{{DNCI opere|id=4224|titolo=La farfalla impazzita/Sono splendidi gli occhi tuoi|accesso=28 novembre 2025}}</ref>. Nonostante un suo tentativo, rivelatosi infruttuoso, di lanciarsi sul mercato
Incise 20
== Biografia ==
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==== 1947-1962: infanzia e adolescenza ====
Nel 1947 la sua famiglia si trasferì nella frazione [[Vasche (Castel Sant'Angelo)|Vasche]] del [[Castel Sant'Angelo (comune)|comune di Castel Sant'Angelo]],<ref name="Cucco">{{Cita news|autore=Paolo Cucco|titolo=L'autobiografia di Lucio Battisti|pubblicazione=[[Sogno (periodico)|Sogno]] numeri 50, 51 e 52|data=del 12, 19 e 26 dicembre 1970}} Consultabile anche su {{Cita|Mirenzi|pp. 7-18, 123-130}}, la prima parte anche su [http://www.madrepennuta.it/talk.htm madrepennuta.it] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130409032937/http://www.madrepennuta.it/talk.htm |data=9 aprile 2013 }}.</ref> sempre in provincia di Rieti, e nel 1950 a
[[File:Ordanini e battisti.jpg|thumb|Lucio Battisti con [[Paolo Ordanini]], pianista dei Campioni.]]
L'interesse per la chitarra crebbe in lui fin quando nel 1961 iniziò a dedicarcisi, suonandola giorno e notte.<ref>{{cita news|url=https://www.corriere.it/spettacoli/cards/lucio-battisti-raccontato-se-stesso-nel-1970-non-ho-amici-leggo-topolino-credo-divorzio/chitarra-sempre.shtml|titolo=Lucio Battisti raccontato da sé stesso (nel 1970): «Non ho amici, leggo Topolino e credo nel divorzio»|pubblicazione=corriere.it|accesso=3 agosto 2022}}</ref> Questa passione lo portò, di conseguenza, a trascurare gli studi,<ref>{{Cita web|url=http://www.itisgalileiroma.it/libretto/nuovo/Libretto%20Galilei%20Finale%20F%20A4.pdf|titolo=Istituto Tecnico Industriale Statale Galileo Galilei|sito=itisgalileiroma.it|accesso=14 dicembre 2010|dataarchivio=3 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303165239/http://www.itisgalileiroma.it/libretto/nuovo/Libretto%20Galilei%20Finale%20F%20A4.pdf|urlmorto=sì}}</ref> suscitando l'irritazione del padre Alfiero, il quale minacciò di non firmargli l'esenzione dal
==== 1962-1966: i primi passi e l'incontro con Mogol ====
Il periodo di gavetta di Battisti ebbe inizio quando entrò a far parte come
[[File:Lucio Battisti, i Dik Dik ed Aldo Novelli durante un episodio di Teleset, 1966.jpg|thumb|left|Battisti, i [[Dik Dik]] e [[Aldo Novelli (conduttore)|Aldo Novelli]] durante un episodio di ''Teleset'', 1966.]]
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Fu proprio Matano, che ha più volte rivendicato una sorta di "primogenitura" nella scoperta del talento di Battisti, a spronarlo a scrivere canzoni. Nacquero alcuni pezzi, alcuni con testi e musica di Battisti e altri con testi scritti da Matano (ma depositati a nome di Battisti, perché l'amico non era iscritto alla [[Società Italiana degli Autori ed Editori|SIAE]]).<ref>{{Cita web|url=https://www.iltempo.it/cultura-spettacoli/2018/01/03/news/ho-scoperto-battisti-ma-mi-hanno-cancellato-dalla-sua-vita-1043205/|titolo="Ho scoperto Battisti ma mi hanno cancellato dalla sua vita"|data=7 gennaio 2018|accesso=14 ottobre 2022}}</ref> [[Brani musicali di Lucio Battisti#Inediti|Molti dei brani]] rimasero perlopiù sconosciuti o addirittura mai pubblicati. Alcuni di questi furono successivamente rimaneggiati da Battisti sulla base di nuovi testi di Mogol, come ''Non chiederò la carità'', poi divenuto ''[[Mi ritorni in mente]]''.
Il 14 febbraio 1965, Battisti riuscì a ottenere un appuntamento con il discografico [[Franco Crepax]]: durante il provino, fu notato da [[Christine Leroux]], un'editrice musicale di origine francese giunta a Milano negli
Battisti esordì come solista nel febbraio 1966 con il brano ''Adesso sì'', composto e presentato al [[Festival di Sanremo 1966]] dall'esordiente [[Sergio Endrigo]] e la cui versione è contenuta nella raccolta ''Sanremo '66'' della [[Dischi Ricordi]].<ref>{{cita web|url=http://discografia.dds.it/scheda_titolo.php?idt=349|titolo=Sanremo '66|sito=Discografia nazionale della canzone italiana|accesso=31 maggio 2015}}</ref> Seguì il primo [[45 giri]] ''[[Dolce di giorno/Per una lira]]'', con modestissimi risultati di vendite. Le due canzoni vennero poi portate al successo rispettivamente dai [[Dik Dik]] e dai [[I Ribelli (gruppo musicale)|Ribelli]] di [[Demetrio Stratos]]. {{senza fonte|Dagli "addetti ai lavori", il suo brano ''Per una lira'' venne considerato un pezzo innovativo tanto nel testo quanto nella scrittura musicale.}}
Nello stesso anno, durante una permanenza di una settimana a
==== 1967-1968: il successo di ''29 settembre'' e ''Balla Linda'' ====
[[File:Lucio Battisti 1967.jpg|thumb|Lucio Battisti nel 1967.]]
Nel 1967 Mogol e Battisti composero ''[[29 settembre (brano musicale)|29 settembre]]'', il loro primo brano importante, nel quale si distinguevano già sonorità tendenti alla [[musica psichedelica|psichedelia]].<ref name="Ondarock" /> Interpretato dall'Equipe 84 e più volte trasmesso nel programma radiofonico ''[[Bandiera gialla (programma radiofonico)|Bandiera gialla]]'', il brano si classificò al primo posto nella [[hit parade]] e divenne presto un classico della
Sempre nel 1967 scrissero un altro brano interpretato e portato al successo dall'Equipe 84, ''Nel cuore, nell'anima''; per [[Riki Maiocchi]] (ex de [[I Camaleonti]]) poi scrissero ''Uno in più'', considerata una canzone-manifesto della cosiddetta ''linea verde'', con cui [[Mogol]], lavorando con giovani cantanti e autori, come Battisti,<ref>[http://www.musicaememoria.com/la_linea_verde_testimonianze.htm Musica & Memoria / La linea verde - Testimonianze<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> intendeva perseguire un rinnovamento della tradizione musicale italiana. Per quanto riguarda la carriera da solista, Battisti produsse il suo secondo singolo, ''[[Luisa Rossi/Era]]'', che conteneva un [[rhythm and blues]] e una canzone dalle atmosfere quasi
[[File:Lucio Battisti foto.jpg|thumb|left|Battisti a [[Roma]] nella seconda metà degli [[anni sessanta]]; sullo sfondo il [[Colosseo]], ripreso dal lato del [[Foro Romano|Foro]].]]
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In seguito pubblicò il [[singolo (musica)|singolo]] ''[[Prigioniero del mondo/Balla Linda]]''. ''[[Prigioniero del mondo]]'', canzone scritta da [[Carlo Donida]] con testo di Mogol, che doveva essere originariamente interpretata da [[Gianni Morandi]], fu presentata con scarso successo alla manifestazione ''[[Un disco per l'estate 1968]]''. Di questa canzone esiste anche un [[videoclip]], che rappresenta tra l'altro il primo filmato in cui compare il cantante, girato su pellicola in bianco e nero, a [[Tonezza del Cimone]]. Di maggiore successo si rivelò il retro, ''[[Balla Linda]]'', una canzone melodica ma anch'essa già "sperimentale" per i canoni musicali dell'epoca, nel cui testo Battisti e Mogol rifiutarono la convenzione delle [[Rima baciata|rime baciate]].<ref>{{Cita|Salvatore (2000)|p. 101}}.</ref>
Con ''Balla Linda'' partecipò al [[Cantagiro 1968]], classificandosi quarto<ref>{{Cita|Salvatore (1997)|p. 226}}.</ref> ed entrò, per la prima volta, con una canzone da lui interpretata, in [[hit parade]]; con una versione in
==== 1969: l'affermazione come cantante e autore ====
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{{doppia immagine verticale|right|Giulio Rapetti (Mogol) nel 1968.jpg|Sanremo 1969 Lucio Battisti.jpg|upright|[[Mogol]] nel 1968|Battisti al [[Festival di Sanremo 1969]] con ''[[Un'avventura]]''}}
Dopo due partecipazioni consecutive come autore al [[Festival di Sanremo 1967|17º]] e al [[Festival di Sanremo 1968|18º Festival della canzone italiana]] rispettivamente con ''Non prego per me'' (interpretata da [[Mino Reitano]] e gli [[The Hollies|Hollies]]) e ''[[La farfalla impazzita/Strano|La farfalla impazzita]]'' (scritta per [[Johnny Dorelli]] e [[Paul Anka]]), Battisti prese parte come interprete (per la prima ed unica volta in carriera) all'[[Festival di Sanremo 1969|edizione numero 19]] della rassegna con ''[[Un'avventura]]'', un brano dalla venatura [[rhythm and blues]] interpretato in coppia con [[Wilson Pickett]], esponente di punta di tale genere musicale. Il brano si classificò al 9º posto finale<ref>{{Cita news | url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0124_01_1969_0028_0007_5912603/ | titolo = Vincono Bobby Solo e Iva Zanicchi con la canzone di Gianni Morandi | autore = Remo Lugli | data = 2 febbraio 1969 | accesso = 4 aprile 2017 | pubblicazione = [[La Stampa]] | p= 7 }}</ref> con 69 voti.<ref>{{Cita|Mirenzi|p. 38}}.</ref> La partecipazione a Sanremo aumentò di molto la sua popolarità, ma lo espose anche a critiche di vario genere: Alfonso Madeo, sul ''[[Corriere della Sera]]'', definì l'interpretazione di Battisti «impacciata»,<ref>{{Cita news|titolo=Sanremo|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Alfonso Madeo|data=31 gennaio 1969}}</ref> [[Natalia Aspesi]], sul ''[[Il Giorno|Giorno]]'', criticò la sua voce,<ref>{{Cita news|titolo=Sanremo|autore=Natalia Aspesi|pubblicazione=Il Giorno|data=31 gennaio 1969}}</ref> mentre [[Paolo Panelli]], sul ''[[Il Messaggero|Messaggero]]'', ironizzò sulla sua capigliatura
Il 4 marzo successivo<ref name="Stefanel 24-25" /> pubblicò il suo primo album, intitolato ''[[Lucio Battisti (album)|Lucio Battisti]]'', una raccolta di brani già pubblicati nei precedenti singoli in aggiunta a sei brani già editi nelle versioni di altri gruppi e cantanti (come ''29 settembre''), qui reinterpretati da Battisti; tutti comunque destinati a divenire dei classici del repertorio musicale dell'autore.<ref name="Ondarock" /> L'album fu il terzo più venduto in Italia nel 1969.<ref name="HPI album 1969">{{Cita web|url=http://www.hitparadeitalia.it/hp_yenda/lpe1969.htm|titolo=Classifica degli album più venduti del 1969|accesso=25 marzo 2012}}</ref>
Il 28 marzo<ref name="Date singoli" /> pubblicò il secondo singolo dell'anno, ''[[Acqua azzurra, acqua chiara/Dieci ragazze]],'' e in primavera, in alcune interviste, svelò il
Il 15 aprile partecipò per la prima volta a una
[[File:Battisti poggio bustone.jpg|thumb|left|Battisti a [[Poggio Bustone]] nel 1969.]]
Durante l'estate realizzò il suo primo
Il 14 ottobre<ref name="Date singoli" /> pubblicò il terzo singolo dell'anno, ''[[Mi ritorni in mente/7 e 40]]''; il lato A fu presentato il 19 ottobre con una sua partecipazione nel programma [[Radio (mass media)|radiofonico]] ''[[Gran varietà (programma radiofonico)|Gran varietà]]'' condotto da [[Walter Chiari]].<ref name="On Air">{{Cita web|url=https://www.luciobattisti.info/?page_id=495#19710421|titolo=Battisti e la radio|sito=Io Tu Noi Tutti - luciobattisti.info|accesso=10 agosto 2022}}</ref> Tra i singoli che pubblicò quell'anno, questo fu quello che incontrò il successo maggiore: fu l'undicesimo singolo più venduto del 1969 e raggiunse anche il primo posto in [[Hit parade]].<ref>{{Cita web|url=http://www.hitparadeitalia.it/hp_yends/hpe1969.htm|titolo=Singoli più venduti del 1969|accesso=19 giugno 2009}}</ref>
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Il 4 novembre andò in onda sul [[Rai 1|Programma Nazionale]] uno speciale dal titolo ''[[Incontro con Lucio Battisti]]'', che lo vide per la prima e unica volta nelle vesti di conduttore affiancato da [[Loretta Goggi]], anch'essa esordiente nei panni di conduttrice e reduce dal successo ottenuto dallo sceneggiato televisivo ''[[La freccia nera (miniserie televisiva 1968)|La freccia nera]]''. Battisti, oltre a condurre, eseguì alcuni dei suoi brani del periodo come ''[[Acqua azzurra, acqua chiara/Dieci ragazze|Acqua azzurra, acqua chiara]]'', ''[[Non è Francesca]]'', ''[[Mi ritorni in mente/7 e 40|Mi ritorni in mente]]'' e ''[[Mi ritorni in mente/7 e 40|7:40]]''. ''[[Balla Linda]]'' funse da sigla iniziale e finale del programma.
Nonostante il successo come interprete, la sua attività di autore per altri cantanti non si interruppe: soprattutto nei primi anni della sua carriera, partecipò come musicista e/o voce tra i cori alle
In quel periodo ricevette anche molte offerte per dei ruoli in
=== Battisti, Mogol e la Numero Uno ===
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Il 2 giugno venne nuovamente invitato a ''[[Speciale per voi]]'' di [[Renzo Arbore]], dove suonò il pianoforte. Durante un acceso dibattito con il pubblico in sala, ribadì di non essere un cantante politicamente impegnato e vennero ancora criticate le sue doti vocali; Battisti sosteneva che la voce non è importante e che basti, quando si canta, voler comunicare qualcosa. Ciò provocò dissenso da parte del pubblico e del giornalista e conduttore [[Renzo Nissim]]. Alla fine Battisti, stanco dell'ostilità dei presenti, troncò il discorso, dimostrando la sua contrarietà verso le polemiche e i pettegolezzi e il desiderio di essere giudicato solo ed esclusivamente per il suo lavoro. Dopodiché cantò in anteprima il brano [[blues rock]] ''[[Il tempo di morire]]'' e ''[[Fiori rosa fiori di pesco/Il tempo di morire|Fiori rosa, fiori di pesco]]'', traccia melodica e dai ritmi crescenti.<ref name="Arbore 1970"/> Il [[Fiori rosa fiori di pesco/Il tempo di morire|singolo]] contenente le due canzoni venne pubblicato l'8 giugno.
Nel mese di giugno, su iniziativa di Mogol, i due intrapresero un viaggio a cavallo da [[Milano]] a [[Roma]], in segno di protesta ecologica; il viaggio venne poi raccontato dallo stesso Battisti in tre articoli su ''[[TV Sorrisi e Canzoni]]''.<ref>{{Cita news|titolo=Vado a Roma a cavallo ma non mi riconoscerete|pubblicazione=TV Sorrisi e canzoni|autore=Lucio Battisti|data=21 giugno 1970}}</ref><ref>{{Cita news|titolo=Ci hanno preso per cow boy|pubblicazione=TV Sorrisi e canzoni|autore=Lucio Battisti|data=28 giugno 1970}}</ref><ref name="Sorrisi 1970">{{Cita news|titolo=A Roma solo il tempo di riabbracciare la mamma|pubblicazione=TV Sorrisi e canzoni|autore=Lucio Battisti|data=26 luglio 1970}}</ref> Appena tornato dal viaggio, iniziò i preparativi per il
Il 2 settembre Battisti si aggiudicò per la seconda volta consecutiva (primo interprete a farlo) la vittoria al [[Festivalbar 1970|Festivalbar]], con la canzone ''Fiori rosa fiori di pesco''.<ref>{{Cita web|url=http://www.festivalbar.it/storia/index.php?anno=1970|titolo=Vincitori del Festivalbar 1970|accesso=19 giugno 2009}}</ref> In questa occasione annunciò di voler incidere un ''[[concept album]]'' sul tema dell'amore «visto con angolazioni nuove».<ref>{{Cita news|titolo=Lucio Battisti, il conquistatore|pubblicazione=Sogno|autore=Paolo Valente|data=12 settembre 1970}}</ref>
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[[File:Battisti mogol.jpg|thumb|left|Battisti e [[Mogol]] negli [[anni settanta]].]]
Tra maggio e giugno del 1975 partì per un viaggio negli
A settembre realizzò due filmati con la regia di [[Ruggero Miti]] e [[Cesare Montalbetti]]<ref>{{Cita web|url=https://www.videoclip-italia.com/2021/05/07/fotoromanzi-lucio-battisti-ancora-tu-ruggero-miti-1975/|titolo=Fotoromanzi: Lucio Battisti - Ancora tu (Ruggero Miti, 1975)|autore=Alberto Beltrame|sito=Videoclip Italia|data=2021-05-07|accesso=2022-12-25}}</ref> in cui canta ''Ancora tu'' e ''[[La compagnia]]''. Secondo [[Michele Bovi]], si tratta del primo vero videoclip moderno italiano.<ref>{{Cita TV|trasmissione=Tg2 Dossier|autore=Michele Bovi|canale=Rai Due|data=9 marzo 2008}}</ref>
Nel gennaio 1976, quando i brani del nuovo album furono pronti, cedette ''Un uomo che ti ama'' a [[Bruno Lauzi]] e ''Io ti venderei'' a [[Patty Pravo]]; ''Ancora tu'' fu offerta a [[Mina (cantante)|Mina]], ma la cantante la rifiutò.<ref name="Ceri 253">{{cita|Ceri|p. 253}}.</ref> Il nuovo disco, intitolato ''[[Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera]]'', venne pubblicato a febbraio,<ref name="Ceri 253" /> insieme al singolo ''[[Ancora tu/Dove arriva quel cespuglio]].''<ref name="Date singoli" /> Dopo il precedente ''Anima latina'', Battisti cambiò direzione realizzando un album [[funk]] e con evidenti influenze della [[disco music]]; ritenuto all'avanguardia per l'armoniosità tra ritmo, melodia e parole,<ref name="RollingStone" /> l'album riposizionò Battisti ai vertici delle classifiche: vendette alla sua uscita circa 500 000 copie<ref>{{Cita|Stefanel (2009)|p. 361}}.</ref> (il doppio di ''Anima latina'') e fu il terzo disco più venduto del 1976.<ref name="HPI album 1976" /> Il brano ''Ancora tu'' venne proposto nelle
[[File:Lucio Battisti 1980.jpg|thumb|upright=0.8|Lucio Battisti nella seconda metà degli [[anni settanta]].]]
Il 3 settembre 1976<ref>Atto di pubblicazione del matrimonio, riportato su {{Cita|Lauro e Turrini|p. 52}}.</ref> contrasse
In un'intervista a [[Radio Monte Carlo (Italia)|Radio Monte Carlo]] risalente al 1976, ai microfoni di [[Max Onorari]], Battisti si spinse in un lungo discorso in cui tacciò i giornalisti di spingere una narrazione manipolatrice, affermando di non riconoscersi negli articoli che parlavano di lui e che si basavano sulle sue dichiarazioni. Dichiarò anche che nel lungo periodo di silenzio le cose scritte su di lui non erano autentiche, e ne prese le distanze.<ref name="Malantruccio" />
In questo periodo accettò la proposta fattagli dalla [[Radio Corporation of America|RCA]] l'anno precedente e iniziò a lavorare a un album in lingua inglese sulla base dei nuovi brani che stava componendo per il suo prossimo album. Alla
L'album in italiano, realizzato sempre in California (con alcune parti registrate in Italia), venne lanciato nel marzo 1977<ref name="Date album" /> con il titolo di ''[[Io tu noi tutti]]'', da cui venne estratto il 45 giri ''[[Amarsi un po'/Sì, viaggiare]]'',<ref name="Date singoli" /> entrambi brani di punta di questa fase di Battisti. L'album, che fu il secondo più venduto dell'anno,<ref name="HPI album 1977" /> compì un ulteriore passo verso le sonorità e le ritmiche funk-disco,<ref name="Ondarock" /> risultandone un connubio di "stampo americano" fluido e molto affine al precedente,<ref name="RollingStone" /> in cui l'autore dimostrò di essere in totale armonia con le sonorità del pop contemporaneo.<ref name="Assante" /> Da questo disco in poi, Battisti si avvalse solo della collaborazione di musicisti stranieri.<ref name="Ondarock" />
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[[File:Copertina Battisti.jpg|thumb|upright|left|Battisti sulla copertina della rivista ''[[Ciao 2001]]'', dedicata all'uscita di ''Una giornata uggiosa.'']]
In autunno, lavorò anche questa volta all'incisione di un disco in italiano e di uno in inglese: il primo, pubblicato nell'ottobre del 1978,<ref name="Date album" /> è ''[[Una donna per amico]]'', accompagnato dal singolo ''[[Una donna per amico/Nessun dolore]]'',<ref name="Date singoli" /> inciso anche in spagnolo (''Una muchacha por amigo''). Il secondo avrebbe dovuto essere un altro tentativo di sfondare nel mondo anglofono e si sarebbe dovuto chiamare ''Friends'' o ''A Woman as a Friend'';<ref>{{Cita web|url=http://www.luciobattisti.info/?page_id=9078|titolo=Inediti|sito=Io Tu Noi Tutti - luciobattisti.info|accesso=16 ottobre 2010}}</ref> avrebbe dovuto contenere gran parte dei brani pubblicati su ''Una donna per amico'' con l'aggiunta di ''E penso a te'' e ''Ancora tu'', ma a seguito di pareri negativi e scoraggianti da parte di discografici e collaboratori, Battisti decise di non pubblicare il disco. Solo ''Baby It's You'' (''Ancora tu'') e ''Lady'' (''Donna selvaggia donna'') uscirono su singolo nel 1979, con assai scarsi risultati di vendite<ref name="Tomasi" /> (le registrazioni delle tracce dell'album, alcune con nuovi arrangiamenti, sono a oggi inedite - sebbene circolino da tempo su
Al contrario, il disco in italiano, ''Una donna per amico,'' si rivelò un successo, diventando il terzo più venduto del 1978.<ref name="HPI album 1978" /> Secondo delle fonti, le sue vendite furono stimate tra le {{formatnum:600000}} e {{formatnum:1000000}} di copie,<ref name="Laffranchi" /><ref>{{Cita news|autore=Mario Luzzatto Fegiz|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/settembre/16/Battisti_boom_arrivo_milioni_dischi_co_0_9809169743.shtml|titolo=Battisti boom, in arrivo 3 milioni di dischi|pubblicazione=Corriere della Sera|data=16 settembre 1998|accesso=13 giugno 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110520050831/http://archiviostorico.corriere.it/1998/settembre/16/Battisti_boom_arrivo_milioni_dischi_co_0_9809169743.shtml|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita libro|Gianfranco|Salvatore|L'arcobaleno. Storia vera di Lucio Battisti vissuta da Mogol e dagli altri che c'erano|url=http://books.google.it/books?id=jXvrs8peiiYC&printsec=frontcover#PPA220,M1|accesso=6 giugno 2009|2000|[[Giunti Editore]]|Firenze|p=220}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.debaser.it/recensionidb/ID_8974/Lucio_Battisti_Una_giornata_uggiosa.htm|titolo=Lucio Battisti: Una giornata uggiosa|autore=Viva Lì|sito=Debaser|data=18 marzo 2006|accesso=17 giugno 2009}}</ref> affermandosi come il più fruttuoso successo commerciale della carriera di Lucio Battisti. È ritenuto il suo album più raffinato,<ref name="RollingStone" /> caratterizzato, anch'esso, da ritmi ispirati alla disco music (i cui ritmi erano «imperativi» a detta dello stesso Battisti<ref name="Radio Svizzera" />), al contempo eleganti e melodici; e la ''[[title track]]'' rimane tra i suoi brani più famosi.<ref name="Ondarock" /><ref name="RollingStone" /> ''Una donna per amico'' è anche l'ultimo album in cui il cantautore appare in copertina; è questo, di fatto, l'ultimo servizio fotografico a cui si concesse.<ref>{{Cita web|url=https://www.artovercovers.com/2020/06/10/la-colazione-londinese-di-lucio-battisti-una-donna-per-amico/|titolo=La colazione londinese di Lucio Battisti: "Una Donna per Amico" {{!}} AOC|sito=Artovercovers|data=10 giugno 2020|accesso=6 ottobre 2020}}</ref>
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Il 18 maggio del 1979, mentre si trovava a [[Zurigo]],<ref name="Pagni">{{Cita web|url=https://www.sentireascoltare.com/recensioni/lucio-battisti-una-giornata-uggiosa/|autore=Beatrice Pagni|titolo=Lucio Battisti Una giornata uggiosa|accesso=11 agosto 2022}}</ref> rilasciò ai microfoni di Giorgio Fieschi della [[RSI (azienda)|Radio Svizzera]] quella che restò ufficialmente la sua ultima intervista: dove espose le cause del suo allontanamento dalla scena pubblica, parlando poi della sua concezione della musica,<ref>«Credo che bisogna prendere i mezzi che ci sono a disposizione della musica, sia come suono sia come tendenze, cercando di renderle personali, ossia non di fare delle copie [...] Coesistono nella mia musica il desiderio di fare musica molto bella e di fare della musica molto popolare, il desiderio di fare musica molto creativa e musica molto rozza perché possa arrivare a un pubblico che magari non ha voglia per niente di spremersi la testa, e che magari ha ragione. E quindi questo crea di volta in volta delle strane cose che sono molto diverse da com'ero partito e da com'erano le mie intenzioni. Ma questo è il bello della musica: non si sa mai che cosa esce fuori.» Lucio Battisti, [[RSI (azienda)|Radio svizzera di lingua italiana]], 18 maggio 1979.</ref> dei risultati raggiunti e dei motivi che lo spinsero a incidere un album in inglese (mostrandosi consapevole dell'insuccesso<ref>«Dopo aver raggiunto certi risultati in italiano era un po' ridicolo da parte mia aspettarmi di avere immediatamente gli stessi risultati in una lingua quasi sconosciuta per me.» Lucio Battisti, [[RSI (azienda)|Radio svizzera di lingua italiana]], 18 maggio 1979.</ref>); concluse parlando del suo rapporto con Mogol e dando alcuni accenni sulle musiche del nuovo disco in lavorazione.<ref name="Radio Svizzera" /> Si tratta dell'unica intervista con Battisti che sia mai stata trasferita su un supporto audio per essere commercializzata.<ref name="On Air" />
Il nuovo album, inciso tra giugno e dicembre all'estero e pubblicato nel febbraio del 1980,<ref name="Date album" /> è ''[[Una giornata uggiosa]].'' Qui Battisti, appassionatosi agli effetti dei suoni elettronici, cambiò rotta orientandosi verso il [[synth pop]] e assegnando, nella maggior parte dei brani, una funzione importante alle
Il 4 luglio del 1980 apparve per l'ultima volta in TV, nella trasmissione ''Musik & Gäste'' della [[SRF 1|televisione svizzera di lingua tedesca]], nella quale cantò in [[playback]] ''Amore mio di provincia.''<ref>{{Cita web|url=http://www.luciobattisti.info/?page_id=1278|titolo=In TV - Anni 80|sito=Io Tu Noi Tutti - luciobattisti.info|accesso=16 ottobre 2010}}</ref>
==== La fine della collaborazione con Mogol ====
Lo scioglimento, avvenuto silenziosamente e senza litigi,<ref>{{Cita|Sabelli Fioretti e Lauro|p. 53}}<br />«Avete mai litigato tu e Lucio?» «Litigi no. Ci sono stati dei silenzi. Periodi di silenzio.»</ref><ref>{{Cita|Sabelli Fioretti e Lauro|p. 63}}<br />«Ti racconto una storia: quando c'è stato questo allontanamento, dopo ci siamo visti un paio di volte. Una volta eravamo in giardino e si avvicinò la moglie, [[Grazia Letizia Veronese|Grazia]], che ci abbracciò tutti e due e disse: «Ma perché avete litigato?» Io le risposi: «Ma io non ho mai litigato». E Lucio anche disse: «Nemmeno io ho mai litigato con lui». »</ref> fu dovuto alla divergenza artistica tra i due. Altro fattore fu la discrepanza nata sulla ripartizione dei
Mentre Mogol iniziò una collaborazione con [[Riccardo Cocciante]], per il quale seguitò a scrivere testi simili a quelli ideati per Battisti, secondo il suo consueto stile, Battisti proseguì la sua strada con Velezia (pseudonimo di [[Grazia Letizia Veronese]]) prima e con [[Pasquale Panella]] poi, soddisfacendo così il suo costante bisogno di sperimentare e di misurarsi in nuove esperienze musicali.
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[[File:Battisti 1982.jpg|thumb|upright|Lucio Battisti a Milano nel 1982.]]
Il 14 settembre<ref name="Date album" /> 1982 pubblicò l'album ''[[E già]]'', registrato tra maggio e luglio negli studi di Roma e Londra, un disco che rappresenta un netto cambio stilistico<ref name="Assante" /> verso la [[New wave (musica)|new wave]]: l'album è composto da canzoni più brevi (solo un brano su 12 supera i quattro
Tra il 1982 e il 1983 collaborò con Adriano Pappalardo alla realizzazione degli album ''[[Immersione (album)|Immersione]]'' e ''[[Oh! Era ora]]''. Nel primo i testi vennero scritti da [[Franca Evangelisti]], mentre per il secondo Battisti decise di coinvolgere [[Pasquale Panella]], collaboratore stretto del cantautore [[Enzo Carella]], entrambi molto stimati da Battisti.<ref>{{Cita web|url=https://www.rockol.it/news-88474/carella-e-panella-ecco-come-ci-siamo-ritrovati|titolo=√ Carella e Panella: 'Ecco come ci siamo ritrovati'|autore=Rockol com s.r.l|sito=Rockol|accesso=18 dicembre 2020}}</ref>
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[[File:Pasquale Panella.jpg|thumb|left|Dopo essere giunto pochi anni addietro a considerare l'[[Ermetismo (letteratura)|ermetismo]] un «fattore di fuga»,<ref name="Radio Svizzera" /> Battisti lo rivalutò e definì «incredibili» i testi di [[Pasquale Panella|Panella]]<ref name="Ondarock" />.]]
Nella seconda metà degli
Nel marzo del 1986<ref name="Date album" /> tornò sul mercato discografico con il primo album realizzato con Panella, ''[[Don Giovanni (album)|Don Giovanni]],'' anch'esso inciso fra Roma e Londra, tra l'estate e inizio autunno 1985. Gli arrangiamenti risultano meno elettronici rispetto a ''E già'': ne deriva una fusione tra le nuove sonorità elettroniche e quelle più tradizionali con le melodie definite che ben distinguevano il primo periodo del musicista; infatti Battisti reintroduce
Il 7 ottobre 1988<ref name="Date album" /> venne lanciato l'LP ''[[L'apparenza]]''. Battisti era da sempre abituato, fin dagli anni sessanta, a comporre prima la musica ed in seguito ad inserirvi i testi, ma a partire da questo album, su richiesta di Panella stesso, la tecnica di scrittura dei brani venne invertita, con Battisti che si occupò di scrivere le musiche direttamente sui versi del paroliere.<ref>{{cita|Ceri|pp. 323-324}}.</ref> Anche per questo motivo, in questo disco, la struttura tradizionale della canzone si discosta notevolmente: all'interno dei brani le melodie si interrompono, appaiono e scompaiono, quasi disarticolando il rapporto musica-testo.<ref name="Ondarock" /><ref name="Assante" /><ref name="RollingStone" /> Con ''L'apparenza'' le vendite registrarono un calo rispetto al precedente ''Don Giovanni'': fu il diciassettesimo disco più venduto dell'anno,<ref>{{Cita web|url=http://www.hitparadeitalia.it/hp_yenda/lpe1988.htm|titolo=Classifica degli album più venduti del 1988|accesso=14 giugno 2009}}</ref> con poco più di {{formatnum:200000}} copie vendute.<ref name="ANSA" />
Il 10 ottobre 1990<ref name="Date album" /> uscì ''[[La sposa occidentale]]'', pubblicato dalla [[CBS Italiana|CBS]]. In questo album Battisti si addentra maggiormente nelle sonorità elettroniche, spingendosi anche nella musica [[techno]],<ref name="RollingStone" /> e affidando un ruolo predominante alle
[[File:Lucio Battisti - Hegel.svg|thumb|La copertina dell'album ''[[Hegel (album)|Hegel]]'' (1994). In riferimento al colore di sfondo di tutte le copertine degli album con Panella (ad eccezione di ''[[Don Giovanni (album)|Don Giovanni]]'') e del loro stile minimalista, l'ultimo periodo di Battisti viene spesso chiamato ''periodo bianco''<ref name="Ondarock" />.]]
In questo periodo tra il grande pubblico cominciò a farsi strada un sentimento di nostalgia verso il duo Battisti-
Il 6 ottobre 1992<ref name="Date album" /> pubblicò ''[[Cosa succederà alla ragazza]]'', stavolta sotto l'etichetta [[Columbia Records|Columbia]]. Con questo disco l'autore progredisce verso ritmiche sempre più elettroniche e incessanti,<ref name="Salvatore 1997"/> combinando insieme [[funk]], [[Electronic dance music|dance]], [[Hip hop (genere musicale)|hip hop]], [[techno]],<ref name="Ondarock" /> includendo anche accenni [[Rapping|rap]]<ref name="RollingStone" /> e discostandosi maggiormente di conseguenza dalle canoniche melodie.<ref name="Assante" /> Alcuni commenti critici furono impietosi: [[Mario Luzzatto Fegiz]] scrisse che «''Cosa succederà alla ragazza'' è un disco senza amore, un incubo»<ref name="Lauro 121-123">{{Cita|Lauro e Turrini|pp. 121-123}}.</ref> ed Alfredo Saitto parlò di «insulto al suo pubblico e alla sua stessa musica»; al contrario, Marco Mangiarotti lo definì «un altro capolavoro».<ref name="Lauro 121-123" /> Dal punto di vista commerciale rappresentò un ulteriore declassamento, piazzandosi al cinquantasettesimo posto nella classifica degli album più venduti - dove invece ottenne più successo una raccolta di vecchi brani scritti con Mogol, ''[[Le origini (Lucio Battisti)|Le origini]]'' (ventiseiesimo posto).<ref>{{Cita web|url=http://www.hitparadeitalia.it/hp_yenda/lpe1992.htm|titolo=Classifica degli album più venduti del 1992|accesso=29 luglio 2009}}</ref>
Nel gennaio 1994, quando il suo nuovo disco fu quasi pronto, decise di non rinnovare il contratto con la [[Sony]].<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/01/20/battisti-lascia-la-sony-chi-offre-di.html|titolo=Battisti lascia la Sony, chi offre di più?|pubblicazione=la Repubblica|data=20 gennaio 1994|accesso=15 giugno 2009}}</ref> L'album, intitolato ''[[Hegel (album)|Hegel]]'', venne pubblicato il 29 settembre di quell'anno<ref name="Date album" /> per la [[Numero Uno (casa discografica)|Numero Uno]]: i testi, ancor più complessi ed ermetici, contengono numerosi riferimenti al
Nel periodo della pubblicazione di ''Hegel,'' Panella non volle più scrivere testi per Battisti per non rischiare di ripetersi.<ref>{{Cita news|titolo=Ecco l'uomo che ha licenziato Battisti|pubblicazione=Sette|autore=Patrizia Orpello|data=22 settembre 1994}} Consultabile anche su {{Cita|Mirenzi|p. 260}}.</ref>
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=== Gli ultimi anni e la morte ===
{{Vedi anche|Postumo (Lucio Battisti)}}
Negli anni trascorsi dall'uscita del suo ultimo disco, si parlò con insistenza di un riavvicinamento artistico tra Battisti e
Nell'autunno del 1996, data la regolarità biennale seguita dalle pubblicazioni di Battisti a partire da ''[[Don Giovanni (album)|Don Giovanni]]'', molti si aspettavano l'uscita di un nuovo disco, che però non ebbe luogo. Da quel momento cominciarono a circolare voci sull'esistenza di un fantomatico nuovo album, che non sarebbe stato mai pubblicato a causa delle difficoltà da parte di Battisti nel trovare un accordo con le case discografiche, che non avrebbero accettato le sue richieste, troppo alte in rapporto al calo delle vendite degli ultimi dischi.
Durante i suoi ultimi anni di vita, i paparazzi non gli diedero tregua, tant'è che il cantautore era diventato il bersaglio preferito delle riviste di
[[File:Lucio Battisti 1997.jpg|thumb|left|Una delle ultime immagini di Battisti, fotografato a [[Erba (Italia)|Erba]] un anno prima della morte, nel settembre 1997.]]
Per di più, nel corso dell'estate del 1997 su [[Rai 1]], la trasmissione televisiva ''[[Va ora in onda]]'' lanciò la moda degli "abbattistamenti", aprendo l'omonima rubrica nel programma, nella quale furono segnalati dai fan presunti "avvistamenti" dell'artista in tutta Italia, trasmettendone anche fotografie e video.<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/luglio/02/Riecco_Lucio_Battisti_Avvistamenti_fan_co_0_9707023257.shtml|urlarchivio=https://archive.is/20120708041338/http://archiviostorico.corriere.it/1997/luglio/02/Riecco_Lucio_Battisti_Avvistamenti_fan_co_0_9707023257.shtml|titolo=Riecco Lucio Battisti. "Avvistamenti" di fan|pubblicazione=Corriere della Sera|data=2 luglio 1997|accesso=29 agosto 2009|p=36|urlmorto=sì}}</ref> All'inizio di settembre del 1997 venne fotografato per l'ultima volta nel centro di [[Erba (Italia)|Erba]] con la moglie mentre svolgeva delle commissioni; la foto finì in prima pagina sul ''Giornale di Erba'' e anche su ''Novella 2000''.<ref>{{Cita web|url=https://primacomo.it/cronaca/quella-volta-che-battisti-passeggio-in-centro-a-erba/|titolo=Quella volta che Battisti passeggiò in centro a Erba|data=7 settembre 2018|accesso=28 settembre 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230203100807/https://primacomo.it/cronaca/quella-volta-che-battisti-passeggio-in-centro-a-erba/|dataarchivio=3 febbraio 2023|urlmorto=no}}</ref>
Tra il 29 e il 30 agosto 1998 si diffuse la notizia del ricovero di un Battisti in condizioni cliniche molto critiche in un ospedale milanese, dove avrebbe affrontato un intervento chirurgico d'urgenza.<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/08/29/paura-per-lucio-battisti-operato.html|titolo=Paura per Lucio Battisti: operato|pubblicazione=la Repubblica|data=29 agosto 1998|accesso=7 giugno 2009}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/agosto/30/Lucio_Battisti_ospedale_grave_co_0_9808305648.shtml|urlarchivio=https://archive.is/20120707060015/http://archiviostorico.corriere.it/1998/agosto/30/Lucio_Battisti_ospedale_grave_co_0_9808305648.shtml|p=7|titolo=Lucio Battisti in ospedale: è grave|autore=Alberto Berticelli, Francesco Folda, Maria Volpe|pubblicazione=Corriere della Sera|data=30 agosto 1998|accesso=7 giugno 2009|urlmorto=sì}}</ref> Durante gli undici giorni di ricovero, per volere della stessa famiglia, non venne diffuso alcun bollettino medico.<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/agosto/31/Qualche_mazzo_fiori_pochi_fans_co_0_9808316192.shtml|titolo=Qualche mazzo di fiori e pochi fans rispediti a casa|autore=Luigi Offedu|pubblicazione=Corriere della Sera|data=31 agosto 1998|accesso=7 giugno 2009|urlarchivio=https://archive.is/20120701153225/http://archiviostorico.corriere.it/1998/agosto/31/Qualche_mazzo_fiori_pochi_fans_co_0_9808316192.shtml|urlmorto=sì}}</ref> Il 6 settembre le sue condizioni si aggravarono ulteriormente e l'8 venne spostato nel reparto di
Lucio Battisti morì la mattina del 9 settembre 1998, all'età di 55 anni. Le cause della
L'evento riaccese l'interesse del pubblico, e in poche settimane dalla morte, gli album del cantautore rientrarono nelle classifiche vendendo {{formatnum:400000}} copie: in particolare, la raccolta ''[[Pensieri, emozioni]]'' ne vendette oltre {{formatnum:100000}} e raggiunse il primo posto della hit parade, riportando Battisti in vetta dopo dodici anni.<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Fabrizio Zampa|titolo = Ora domina la hit-parade|pubblicazione = Il Messaggero|data = 29 settembre 1998|pagina = 22}}</ref>
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La vedova [[Grazia Letizia Veronese]] decise di adottare una politica fortemente protezionistica nei riguardi dell'eredità artistica del marito, bloccando manifestazioni in tributo (come accadde nel 2006 per il festival ''Un'avventura, le emozioni'' di [[Molteno]], ai cui organizzatori fu intentato un ricorso<ref>{{Cita news |url=http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo326554.shtml|titolo=Vedova di Battisti cita Comune|pubblicazione=[[TGcom]]|data=7 settembre 2006|accesso=19 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131205123902/http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo326554.shtml|urlmorto=sì}}</ref>) e impedendo la pubblicazione o la riedizione di singoli, album e video, come nel caso del videoclip per la versione dei [[Delta V (gruppo musicale)|Delta V]] di ''[[Prendila così]]'' (2004),<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/03/16/guerra-legale-su-battisti-tra-la-vedova.html|titolo=Guerra legale su Battisti tra la vedova e i Delta V|data=16 marzo 2004|pubblicazione=la Repubblica|accesso=2 giugno 2010}}</ref> di un DVD dei [[Dik Dik]] (2005).<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/agosto/03/Battisti_vedova_contro_Dik_Dik_co_9_050803058.shtml|urlarchivio=https://archive.is/20150926190716/http://archiviostorico.corriere.it/2005/agosto/03/Battisti_vedova_contro_Dik_Dik_co_9_050803058.shtml|titolo=Battisti, la vedova contro i Dik Dik|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Mario Luzzatto Fegiz|p=43|data=3 agosto 2005|accesso=19 gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref> Venne finanche negata l'autorizzazione per l'apparizione di immagini di Battisti nella scenografia per il brano ''[[Buonanotte all'Italia]]'' in un concerto di [[Luciano Ligabue]] (2008).<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/spettacoli/08_luglio_05/ligabue_concerto_de0b133c-4a66-11dd-9da4-00144f02aabc.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304094329/http://www.corriere.it/spettacoli/08_luglio_05/ligabue_concerto_de0b133c-4a66-11dd-9da4-00144f02aabc.shtml|autore=Andrea Laffranchi|titolo=In 65mila a lezione dal «prof» Ligabue|pubblicazione=Corriere della Sera|data=5 agosto 2008|accesso=2 giugno 2010}}</ref>
Il 6 settembre 2013, pochi giorni dopo la sentenza della [[Corte d'appello di Milano]] che aveva dato ragione al comune di [[Molteno]] per l'organizzazione del festival ''Un'avventura, le emozioni'', condannando gli eredi dell'artista a versare al comune brianzolo circa {{formatnum:50000}} euro a titolo di risarcimento, la salma di Battisti venne riesumata dal cimitero del piccolo comune lecchese e traslata in quello di [[San Benedetto del Tronto]] (residenza della vedova), dove tre giorni dopo, a quindici anni esatti dalla morte, venne
== Tecnica e stile musicali ==
[[File:Battisti registra Non è Francesca.jpg|thumb|Battisti in sala d'incisione il 30 dicembre 1968, durante la registrazione di ''[[Non è Francesca]]''.]]
Dotato di voce acuta (
Lucio Battisti fu quasi completamente autodidatta in tutti gli aspetti della sua attività.<ref name="Bersani" /> La gavetta sul campo nei primi
Benché privo di studi accademici,<ref name="Bersani" /> fu un assiduo e analitico ascoltatore di musica e delle sue più disparate strutture:<ref name="VivaVerdi" /> frequentò il [[musica beat|beat]], il [[rhythm and blues]], il [[soul]], il [[folk]], il [[rock progressivo|prog rock]], la [[musica psichedelica|psichedelica]], la [[Musica latina|musica latinoamericana]],<ref name="Ondarock" /><ref name="Treccani" /> il [[Musica minimalista|minimalismo]], il [[funk]]<ref name="Ondarock" /> e la [[disco music]]<ref name="Mazzi">{{Cita|Mazzi}}.</ref> tra gli altri.<ref name="Ondarock" /> Nel corso della carriera, questo continuo processo di assimilazione di generi e stili gli permise di riversarli progressivamente, in un modo considerato originale,<ref name="Mazzi" /> nella sua produzione, adoperando uno stilema personale caratterizzato da frequenti pause e da repentini cambi di ritmo e di melodie,<ref name="Fossati" >«Battisti per me è il più grande in assoluto. Sono sempre più ammirato dal suo modo di fare musica. C'è un dogma, un diktat che viene dalle radio: mai interrompere il ritmo. Le canzoni di Battisti sono tutte pause, come la musica classica. Lui aveva un'intuizione meravigliosa melodica e poi si fermava, cambiava ritmo. Battisti è più avanti di adesso, è più avanti di quello che consideriamo oggi il meglio della musica.» [[Ivano Fossati]]. ''Labirinto italiano: Viaggio nella memoria di un paese'', [[Walter Veltroni]], 2020.</ref> e introducendo nella musica leggera italiana contaminazioni inedite, non forzate,<ref name="Treccani" /> che gli valsero la reputazione di sperimentatore, precursore e rivoluzionario;<ref name="VivaVerdi" /><ref name="Blow Up22"/><ref name="Colombati" /> il tutto in coerenza con la sua visione della musica, attraversata da una tensione al costante rinnovamento,<ref>{{Cita news|url=https://www.ilmessaggero.it/spettacoli/musica/lucio_battistigenio_reinvento_musica_domani_compiuto_75_anni-3584496.html?refresh_ce|titolo=Lucio Battisti, quel genio che reinventò la musica avrebbe compiuto 75 anni|editore=ilmessaggero.it|accesso=2 settembre 2022}}</ref> e che lo portò, dagli anni ottanta, ad orientarsi verso generi come il [[synth pop]], il [[pop elettronico]], la [[New wave (musica)|new wave]], l'[[art pop]],<ref name="ratemusic"/> la [[Electronic dance music|dance]], l'[[Hip hop (genere musicale)|hip hop]], la [[techno]], e ad intraprendere una profonda reinvenzione del suo modo di comporre, maggiormente libero da schemi, dogmi e forme canoniche.<ref name="Colombati" /><ref name="Ondarock" />
Sono noti il suo perfezionismo e la sua dedizione in
=== Accoglienza ===
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Battisti fu sempre giudicato in maniera contrastante dalla critica e da altri personaggi del mondo della musica. A fronte di stroncature come quella di [[Natalia Aspesi]] («chiodi che gli stridono in gola»),<ref>{{cita news|autore=Paolo Giordano|titolo=Così Lucio Battisti annegò i cliché degli anni Sessanta|url=https://www.ilgiornale.it/news/politica/i-tormentoni-dellestate-1739635.html|pubblicazione=Il Giornale|data=13 agosto 2019|accesso=4 settembre 2022}}</ref> di critiche severe come quelle di [[Renzo Nissim]] («non ha una voce gradevole») e a volte del pubblico stesso,<ref name="Arbore 1970" /> stanno gli apprezzamenti di produttori come Christine Leroux, che ne ammirava proprio la voce «sporca» ma capace di tensione emotiva,<ref name="Ondarock" /> o ancora di scrittori come [[Edmondo Berselli]], che ne evidenziava la perfezione nella dizione della lingua italiana.<ref>{{Cita|Lauro e Turrini|Prefazione di Edmondo Berselli pp. 9-15}}.</ref> Ai giudizi tecnici di personaggi della scena canora più orientati alla lirica, che vedono in lui un cantante «non troppo intonato» ([[Andrea Bocelli]]),<ref name="Bocelli" /> si contrappone la stima di altri come [[Lucio Dalla]], che ne ha lodato l'intensità, la timbrica insolita e la duttilità;<ref>{{Cita news|titolo=Lucio Dalla e Battisti, 80 anni di poesia e grandi canzoni: il ricordo dei due artisti|url=https://www.ilmessaggero.it/spettacoli/musica/lucio_dalla_battisti_80_anni_canzoni_nascita_morte_figli-7265688.html|pubblicazione=il messaggero.it|accesso=4 dicembre 2023}}</ref> o come [[Francesco De Gregori]], che si sentì onorato di ricevere da Battisti stesso un apprezzamento delle proprie doti vocali.<ref>{{Cita TV|autore=Stefano Bollani|titolo=[[Via dei Matti nº0]]|data=8 aprile 2021}}</ref>
Se i compositori [[Augusto Martelli]] e [[Riz Ortolani]] ne denigravano la capacità e l'originalità musicale, cantautori come [[Ivano Fossati]] e [[Rino Gaetano]] ne hanno invece apprezzato rispettivamente le intuizioni melodiche e la versatilità ritmica<ref name="Fossati" /> e le doti avanguardistiche di
=== Innovazioni ===
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La concezione dell'amore nel binomio Battisti-Panella è radicalmente diversa da quella fino ad allora proposta con Mogol. L'album ''[[Don Giovanni (album)|Don Giovanni]]'' si apre con ''Le cose che pensano'', incentrata sul tema del disamore. Il protagonista non è più l'incarnazione dell'eterno innamorato, ma un ex innamorato, che quasi dimentica la storia d'amore appena lasciatasi alle spalle, scrollandosela di dosso senza tanta cura.<ref>{{Cita libro|autore=Alexandre Ciarla|titolo=Battisti - Panella: da don giovanni a hegel: analisi e spiegazione di tutte le canzoni|editore=CreateSpace Independent Publishing Platform|anno=2015|ISBN=9781516972692}}</ref>
Nell'album ''[[Hegel (album)|Hegel]]'', ultimo realizzato da Battisti, si affronta il tema del [[nichilismo]], che, derubando l'uomo della sua interiorità, lo fa cadere vittima dell'[[alienazione]]. L'album concilia la visione filosofica di [[Ernst Junger]], secondo la quale l'uomo può liberarsi del nichilismo solo attraverso le emozioni positive, come l'amicizia, l'arte e l'amore.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsuperuovo.it/quando-battisti-incontro-hegel/|titolo=QUANDO BATTISTI INCONTRÒ HEGEL|data=12 settembre 2018|accesso=14 ottobre 2022}}</ref> Nella traccia ''Estetica'', uno dei brani più complessi e raffinati di Battisti, Panella compie un omaggio al
== Nella cultura di massa ==
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Battisti incise venti album ufficiali; molti suoi brani, reinterpretati dai colleghi nei numerosi tributi dopo la morte, conservano fama e apprezzamento presso il pubblico. Secondo un'indagine, ancora nell'estate 2009 il 75% dei giovani indicava i suoi classici come le canzoni preferite da cantare in gruppo.<ref>{{Cita news|url=http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=926433|titolo=Estate‘09: Vasco, Celentano e Arisa i più gettonati in spiaggia|pubblicazione=[[Il Velino]]|data=19 agosto 2009|accesso=19 agosto 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722035407/http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=926433|urlmorto=sì}}</ref>
Al lascito di Battisti contribuirebbero i versi di Mogol, i quali sono rimasti nella
* {{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/agosto/21/Valentino_applaude_trionfo_Biaggi_co_0_0008218430.shtml|urlarchivio=https://archive.is/20130413010638/http://archiviostorico.corriere.it/2000/agosto/21/Valentino_applaude_trionfo_Biaggi_co_0_0008218430.shtml|p=34|titolo=Valentino applaude il trionfo di Biaggi|autore=Giancarlo Falletti|pubblicazione=Corriere della Sera|data=21 agosto 2000|accesso=10 agosto 2009|urlmorto=sì}}
* {{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/12/13/penati-noi-riformisti-non-leghisti.html|titolo=Penati: noi riformisti e non leghisti|autore=Andrea Montanari|pubblicazione=la Repubblica|data=13 dicembre 2008|accesso=10 agosto 2009}}
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[[File:David Bowie 1975.jpg|thumb|left|upright|[[David Bowie]] è tra gli autori stranieri che hanno maggiormente apprezzato la musica di Battisti.]]
Sono innumerevoli, oltre alle ristampe in CD dei dischi del passato, le
=== Omaggi e apprezzamenti ===
==== Nella musica ====
===== Considerazione da parte di altri artisti =====
Fin dai suoi esordi, la produzione musicale di Lucio Battisti è stata reinterpretata in [[Brani musicali di Lucio Battisti#Cover dei brani di Lucio Battisti (lista parziale)|numerose cover]], molti sono gli apprezzamenti espliciti di cantanti/musicisti italiani e internazionali e non si enumerano i festival e i concerti che in tutta Italia omaggiano e commemorano l'artista di [[Poggio Bustone]]. Tra gli estimatori stranieri si ricordano in particolare [[Paul McCartney]] e [[David Bowie]]; quest'ultimo, che riadattò il testo di ''[[Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi]]'' per la cover ''Music Is Lethal'' di [[Mick Ronson]], già negli anni settanta citava Battisti come il suo artista italiano preferito<ref name="Blow Up22"/> e, interessato a una possibile collaborazione, nel 1997 lo definì il miglior cantautore del mondo, alla stregua di [[Lou Reed]].<ref name="Lodetti" /><ref name="Cavaliere 2019" /><ref>{{Cita|Salvatore (2000)|p. 179}}.</ref> Anche i francesi [[Daft Punk]] e [[Sébastien Tellier]], e il cileno [[Ricardo Villalobos]], in tempi più recenti (
===== "Lira Battistiana" =====
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{{Doppia immagine|destra|Statua a Lucio Battisti.jpg|160|Lucio Battisti - I Giardini di Marzo.jpg|142|Il monumento a Lucio Battisti a [[Poggio Bustone]].}}
Oltre a una serie di strade e parchi italiani,<ref>{{cita web|url=https://www.geovest.it/vie_crevalcore/via-lucio-battisti/|titolo=Calendario di Via Lucio Battisti|accesso=19 settembre 2025|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.comune.grugliasco.to.it/it/news/iniziati-i-lavori-di-ripristino-del-ponticello-pedonale-del-bastione-di-via-lucio-battisti-e-la-sostituzione-di-parte-della-struttura-del-pergolato-del-borgo|titolo=Iniziati i lavori di ripristino del ponticello pedonale del bastione di via Lucio Battisti e la sostituzione di parte della struttura del pergolato del borgo|accesso=19 settembre 2025}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.tuttocitta.it/percorso-search/_Cittadella%20(PD)%20Via%20Lucio%20Battisti|titolo=Cittadella (PD) Via Lucio Battisti|accesso=19 settembre 2025}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.paginegialle.it/fiumicino-rm/sport-articoli/cisalfa-sport-c-o-da-vinci|titolo=Cisalfa Sport c/o Da Vinci|accesso=19 settembre 2025|lingua=en}}</ref> a Battisti sono dedicate quattro targhe commemorative, installate nel 2024 in occasione del ventiseiesimo anniversario della morte del cantautore: una targa si trova all'ingresso del museo dedicatogli a Poggio Bustone, il suo paese natio; una è a
Inoltre, in suo tributo sono stati realizzati un paio di monumenti in bronzo: uno di questi si trova nei Giardini di Marzo di Poggio Bustone, divenuto una meta per molti estimatori dell'artista;<ref>{{cita web|url=https://roma.repubblica.it/dossier/rieti-il-ritorno-al-futuro/2022/07/29/news/poggio_bustone_lucio_battisti-359155754/|titolo=Il paese dei Giardini di Marzo e del genio musicale di Lucio Battisti|accesso=16 settembre 2025}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/viaggi/italia/2023/03/16/news/da_poggio_bustone_a_molteno_i_luoghi_di_lucio_battisti-12696119/|titolo=Da Poggio Bustone a Molteno, i luoghi di Lucio Battisti|accesso=16 settembre 2025}}</ref> il secondo è ubicato a [[Torre Squillace]], dove, agli inizi degli anni settanta, Battisti trascorse alcune estati nella villa appartenuta a Mogol.<ref>{{cita web|url=https://www.spazioapertosalento.it/news/torre-squillace-una-statua-dedicata-a-lucio-battisti/|titolo=Torre Squillace, una statua dedicata a Lucio Battisti|accesso=19 settembre 2025}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.quotidianodipuglia.it/lecce/nardo_emozioni_battisti_dopo_50_anni_torna_a_torre_squillace_statua_grandezza_naturale-6853094.html|titolo=Emozioni: una statua di Lucio Battisti nella "sua" Torre Squillace|accesso=19 settembre 2025}}</ref>
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== Vita privata ==
=== Relazioni sentimentali ===
È stato sposato con [[Grazia Letizia Veronese]]. La coppia ebbe un figlio, Luca, nato il 25 marzo 1973. Si sposarono con
=== Orientamento politico ===
[[File:Lucio Battisti 5.jpg|thumb|left|Battisti sul finire degli [[anni sessanta]]]]
Battisti si dichiarò sempre politicamente disimpegnato,<ref name="Arbore 1970" /><ref>{{Cita|Mirenzi|p. 85}}.</ref> se non proprio apolitico,<ref>{{Cita|Marengo|p. 98}}.</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.ilgiornale.it/news/e-divo-battisti-scese-piedistallo.html|autore=Alessandro Gnocchi|titolo=E il divo Battisti scese dal piedistallo|pubblicazione=[[Il Giornale]]|data=24 novembre 2010|accesso=29 novembre 2010}}</ref> mentre attribuiva a Mogol idee socialiste. In una lettera del 1992, comunque, Battisti scrisse che avrebbe votato per [[Marcello Baraghini]], candidato per la [[Lista Marco Pannella]], alle successive
Per mezzo dei testi di Mogol trattò prevalentemente temi sentimentali, accennando talvolta ad argomenti ecologici, considerati all'epoca più elitari che popolari, quindi ritenuti marginali o addirittura sconvenienti rispetto a temi che suscitavano maggior interesse in ambito sociopolitico.<ref>{{Cita|Manconi|p. 269}}.</ref> La tematica battistiana fu in ogni caso sempre estranea agli interessi di artisti e gruppi «impegnati», attivi nell'epoca d'oro della [[canzone di protesta]], come testimonia d'altronde il rifiuto di ''[[Non è Francesca]]'' da parte dei [[Nomadi]],<ref>{{Cita|Salvatore (2000)|p. 68}}.</ref> che preferirono ''[[Dio è morto (se Dio muore, è per tre giorni poi risorge)]]'' di [[Francesco Guccini]].<ref>{{cita pubblicazione|autore=Bruno Santini|titolo=Una vita da Nomadi|url=https://www.coopfirenze.it/informatori/notizie/una-vita-da-nomadi|pubblicazione=Informatore|data=gennaio 2018|p=39|accesso=7 settembre 2022|dataarchivio=7 luglio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220707171121/https://www.coopfirenze.it/informatori/notizie/una-vita-da-nomadi|urlmorto=sì}}</ref>
Nei primi anni Settanta prese a circolare una teoria, accreditata in apparenza da ''Re Nudo'',<ref>{{Cita|Manconi|p. 263}}.</ref> che attribuiva a Battisti simpatie
Tra i contemporanei, [[Pierangelo Bertoli]] sosteneva che lo schieramento di Battisti a
L'interessato smentì il finanziamento di Ordine Nuovo da parte sua, ironizzando sulla propria ben nota tendenza al risparmio.<ref>{{Cita|Lauro e Turrini|p. 155}}.</ref> Malgrado ciò, la voce si nutrì di vari presunti «indizi»: un'istantanea di Battisti a braccio teso (presa in uno studio televisivo durante l'esibizione del brano ''[[E penso a te (brano musicale)|E penso a te]]'' mentre era in realtà intento, per mezzo di quel gesto, a dare un attacco all'orchestra),<ref>{{Cita|Manconi|p. 267}}.</ref> passi delle canzoni (il «mare nero» ne ''[[La canzone del sole/Anche per te|La canzone del sole]]'') e la copertina di un album (''[[Il mio canto libero (album Lucio Battisti)|Il mio canto libero]]''), dove si vollero rintracciare secondo i casi, a volte anche con vistose forzature,<ref>{{Cita|Turrini|p. 63}}.</ref> il simbolismo del nero,<ref>{{cita libro|autore=Nicola Rao|titolo=La fiamma e la celtica. Sessant'anni di neofascismo da Salò ai centri sociali di destra|anno=2008|editore=Sperling & Kupfer|p=394}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.stpauls.it/fc08/0836fc/0836fc77.htm|titolo=Canzoni e misteri del Beatle italiano|sito=Famiglia Cristiana on line|data=|accesso=4 settembre 2015}}</ref> i
È noto anche che la produzione di Battisti fu sì molto gradita negli ambienti di destra, ma altrettanto successo riscosse presso quelli di sinistra; perfino le [[Brigate Rosse]] scelsero un verso di Mogol («le discese ardite e le risalite») come titolo di un manifesto,<ref>{{Cita news|autore=[[Carlo Vulpio]]|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/settembre/08/Concerti_inediti_per_ricordare_Battisti_co_0_00090810091.shtml|titolo=Concerti e inediti tv per ricordare Battisti|pubblicazione=Corriere della Sera|data=8 settembre 2000|accesso=17 luglio 2009|urlarchivio=https://archive.is/20120710211424/http://archiviostorico.corriere.it/2000/settembre/08/Concerti_inediti_per_ricordare_Battisti_co_0_00090810091.shtml|urlmorto=sì}}</ref> e nel 1978 ebbero tre membri arrestati in un covo nel quale, all'ispezione, vennero trovate copie di tutti i dischi del musicista reatino.<ref name="Giordano" /><ref>{{Cita news|autore=Laura Strano|url=https://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2008/09/01/NZ_08_DEST.html|titolo=Quando le Brigate Rosse ascoltavano i suoi dischi|pubblicazione=ilpiccolo|data=1º settembre 2008|accesso=14 luglio 2022|urlarchivio=https://archive.is/20120710211424/http://archiviostorico.corriere.it/2000/settembre/08/Concerti_inediti_per_ricordare_Battisti_co_0_00090810091.shtml|urlmorto=sì}}</ref>
=== Pittura ===
L'interesse di Battisti per il
L'impegno di Battisti nelle arti figurative, tuttavia, fu sempre confinato nella dimensione dell'hobby, e nel corso della sua vita il cantautore non divulgò o espose mai in pubblico le sue opere. Le uniche eccezioni sono un bozzetto autografato disegnato all'epoca della partecipazione a [[Festival di Sanremo 1969|Sanremo 1969]]<ref>{{Cita news|autore=[[Aldo Vitali (fumettista)|Aldo Vitali]]|titolo=Lucio Battisti memory|pubblicazione=TV Sorrisi e canzoni n° 37|p=70|data=6-12 settembre 2008}}</ref> e intitolato «Occhi sulla sabbia» e le cinque copertine degli album scritti con [[Pasquale Panella]].<!-- filosofia del "quanto ce n'entra" e caratteri generali delle copertine dell'epoca Panella --> Un dipinto riportante la firma di Battisti è inquadrato per pochi secondi nel documentario ''Pensieri e parole'' trasmesso nel 2004 da [[Rete 4]], nel momento in cui viene citata questa sua passione.<ref>{{Cita TV|titolo=Pensieri e parole|canale=Rete 4|data=7 settembre 2004|ora=0|minuto=27|secondo=10}}</ref>
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Si possono dividere i brani inediti in quattro gruppi:
* brani scritti con Roberto Matano tra il 1964 e il 1965, alcuni dei quali furono ripresi e riadattati in seguito con Mogol (come ''Se non sai cos'è un bacio'' del 1964 e ''Sei ancora mia / Sei stata mia'' del 1965<ref name=Ine/>), di cui rimane la registrazione su
* canzoni scritte originariamente per altri cantanti a cui Battisti lasciò la registrazione di una sua versione da usare come linea guida (come ''La folle corsa'' della [[Formula 3 (gruppo musicale)|Formula 3]] e ''[[Oh! Era ora]]'' del 1983 di [[Adriano Pappalardo]]);<ref name=Ine/>
* prove di registrazione e versioni alternative di brani pubblicati (come quella de ''[[Il nostro caro angelo (brano musicale)|Il nostro caro angelo]]'', completamente diversa da quella poi inserita nell'
* composizioni del tutto inedite, che non furono pubblicate in alcun modo e di cui non esiste alcuna versione edita, come ''[[Brani musicali di Lucio Battisti#Il paradiso non è qui|Il paradiso non è qui]]'' del 1979 (che Mogol ha ritenuto essere «l'inedito più importante tra quelli scritti con Battisti»<ref name="Giordano" />) o ''[[Il gabbianone]]'' del 1985.<ref name=Ine/>
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* ''Tour 1969'', 11 concerti
* ''Tour 1970'', 15 concerti
*Circolo della Stampa,
*Programma ''Tutti insieme'' - 31 luglio 1971 e andato in onda il 23 settembre 1971
*Programma ''Natale con Supersonic'' - 12 dicembre 1972 e andato in onda il 25 dicembre 1972
*''[[Teatro 10]]'' - 23 aprile 1972 con [[Mina (cantante)|Mina]]
*Assemblea degli studenti Cattolici Popolari,
== Partecipazioni a manifestazioni canore ==
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