Dignitatis Humanae: differenze tra le versioni

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==Fraternità sacerdotale San Pio X ==
L'arcivescovo [[Marcel Lefebvre]] citò questo documento come una delle ragioni principale delle sue difficoltà ad accettare il Concilio Vaticano II. Essa rimase un bersaglio degli attacchi dei tradizionalisti nel XXI secolo.<ref>{{cite book|last1=Egan|first1=Philip A.|title=Philosophy and Catholic Theology: A Primer|date=2009|publisher=Liturgical Press|isbn=9780814656617|pages=56|url=https://books.google.com/books?id= -gmvvzTWIX8C&pg=PA56|language=en}}</ref> La posizione del Vaticano secondo cui la FSSPX dovrebbe riconoscere l'autorità della ''Dignitatis humanae'' e della ''[[Nostra aetate]]'' rimaneva ad aprile 2017 un punto chiave di divergenza tra le due parti.<ref>{{cite news|title=L'approvazione dei matrimoni della FSSPX da parte di Papa Francesco offre un passo promettente verso l'unità|url=http://www.ncregister.com/daily-news/pope-francis-approval-of-sspx-marriages-offers-hopeful-step-to-unity|work=National Catholic Register|date=17 aprile 2017}}</ref>
 
La Fraternità San Pio X ha criticato con un argomento storico il modo in cui la ''Dignitatis humanae'' ha affrontato il tema della libertà religiosa:
{{citazione|I santi non hanno mai esitato a distruggere gli idoli, a demolire i loro templi o a legiferare contro le pratiche pagane o eretiche. La Chiesa, senza mai costringere nessuno a credere o a farsi battezzare, ha sempre riconosciuto il proprio diritto e dovere di proteggere la fede dei propri figli e di impedire, ove possibile, l'esercizio pubblico e la propagazione di culti falsi. Accettare l'insegnamento del Vaticano II significa ammettere che, per due millenni, i papi, i santi, i Padri e i Dottori della Chiesa, i vescovi e i re cattolici hanno costantemente violato i diritti naturali degli uomini senza che nessuno nella Chiesa se ne accorgesse. Una tesi del genere è tanto assurda quanto empia.<ref>{{Cite web|url=https://sspx.org/en/religious-liberty-contradicts-tradition|title=La libertà religiosa contraddice la Tradizione|date=3 dicembre 2012|website=Distretto degli Stati Uniti}}</ref>}}
 
La [[Fraternità sacerdotale San Pio X]] ha rigettato la ''Dignitatis Humanae'', in particolare il n. 2, ripreso dal n° 2108 del [[Catechismo della Chiesa cattolica]], che afferma: «Questo [[Legge morale naturale|diritto naturale]] [alla libertà religiosa] deve essere riconosciuto dall’ordinamento giuridico della società, così da costituire un [[diritto civile]]».
 
CiòLa troverebbeposizione riscontrodella Fraternità trova conforto nel magistero di Pio XIIIX e Leone XIII.
 
[[Papa Pio IX]] nell'enciclica ''[[Quanta cura]]'' (1864), pur ammettendo la [[tolleranza]] dell'errore da parte dei poteri pubblici, affermò che non si poteva riconoscere il diritto alla libertà di esprimersi pubblicamente e diffondersi a quelle religioni che non si ponevano al servizio della Verità, come quella cattolica.