Myricae: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: correzione wikilink "avanguardia" (via JWB)
Nell'espressione latina in questione, il verbo iuvare regge l'accusativo, non il dativo! Quindi "non omnes" e non "non omnis"
Etichette: Annullato Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 29:
L'opera rappresenta l'ultimo esempio di [[poesia lirica]] "classica" prima della stagione delle [[Avanguardia (arte)|Avanguardie poetiche]] del [[XX secolo|Novecento]].
 
Il titolo della raccolta pascoliana deriva da una parte del secondo verso della IV ''[[Bucoliche|Bucolica]]'' di [[Virgilio]] «''(Non omnisomnes) arbusta iuvant humilesque Myricae''», cioè "(Non a tutti) piacciono gli arbusti e le umili [[tamerici]]".<ref>Il titolo vuol alludere a una poesia umile. Con intenti simili, [[Severino Ferrari]], grande amico di Pascoli, aveva intitolato una sua raccolta poetica ''[[Bordatini]]'' (1885), a significare una poesia dimessa.</ref> Questa frase è utilizzata dal Pascoli anche nell'epigrafe dei ''[[Canti di Castelvecchio]]'' e, in forma più completa (non omnisomnes arbusta...) o insieme al verso precedente variamente "tagliato", come introduzione ad altre sue raccolte poetiche.
Virgilio dice di elevare la sua poesia perché non a tutti piacciono gli arbusti e le umili tamerici. Ciò sta a significare che non a tutti piace una poesia semplice. Pascoli riprende questo verso per far intendere che la sua poesia è apparentemente semplice. Egli non usa solo analogie, ma troviamo una poesia fatta di oggetti (aratro, fiori, piccozza) in senso lato, di piccole cose. Per esempio la piccozza che riflette le stelle dell'universo.