Walter Tocci: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Laureato in [[fisica]] e in [[filosofia]], ha lavorato come [[ricercatore]] presso l'azienda di telecomunicazioni [[Selenia]]. Ha iniziato giovanissimo l'impegno politico e sindacale, prima nei [[Federazione Italiana Metalmeccanici|metalmeccanici]] della [[CISL]] e poi, a 29 anni, nel [[Partito Comunista Italiano]] come presidente dell'allora [[Municipio Roma V (2001-2013)|Quinta Circoscrizione]] di [[Roma]] dal [[1981]] al [[1985]].
È stato [[Consiglio comunale|consigliere comunale]] a [[Roma]] dal [[1985]] al [[1993]], quando si dimise per assumere l'incarico di [[vicesindaco]] e [[Assessore (enti territoriali italiani)|assessore]] alla [[Trasporti a Roma|mobilità]] nella giunta di [[Francesco Rutelli]] che mantenne fino al [[2001]]. In quegli anni ha impostato la strategia della "[[Rete tranviaria di Roma#La Cura del ferro e situazione attuale|cura del ferro]]", avviando il potenziamento del trasporto pubblico nella Capitale<ref>La [[Corte dei Conti]] lo ha condannato nel 2005 e nel 2012 in appello per non aver posto in essere i meccanismi atti a verificare la regolarità e la proficuità della gestione (danno da risarcire {{m|37296,04|u=€}}).{{Cita web|url=http://www.corteconti.it/attivita/uffici_centrali/sezione_ii_giur_centr_app/|titolo=Corte dei conti - Sezione II giurisdizionale centrale di Appello|accesso=2016-02-25|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303233202/http://www.corteconti.it/attivita/uffici_centrali/sezione_ii_giur_centr_app/|dataarchivio=3 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>.
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