Cortes Españolas: differenze tra le versioni
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Si stabilirono nel palazzo delle antiche [[Cortes Generales|Cortes]] e avevano il compito di [[Potere legislativo|elaborare e approvare le leggi]], anche se un [[diritto di veto]] era riservato al capo dello stato, [[Francisco Franco]]. Non avevano una composizione democratica, ma "organica", alla stregua del [[Corporativismo]] della [[Camera dei Fasci e delle Corporazioni]] italiana. I membri erano infatti nominati dal capo dello Stato o eletti dalle [[Corporazione|corporazioni]]. I suoi componenti erano chiamati ''Procuradores''. Le Cortes erano monocamerali, ma una sorta di seconda Camera era il [[Consejo Nacional del Movimiento]], il parlamentino del partito franchista, il [[Movimiento Nacional]], che si riuniva nel palazzo del Senato.
[[File:Franco tijdens toespraak in parlement, Bestanddeelnr 928-2234.jpg|thumb|Franco inaugura la legislatura delle Cortes nel 1964]]
Dal 1943 al 1967 vi furono otto legislature triennali. Con l'approvazione della "Legge organica dello Stato", una delle [[Leyes Fundamentales del Reino]], ratificata con [[referendum confermativo]] nel [[1966]], si introdusse un [[sistema elettorale]] complesso, con membri di diritto (come i rettori delle università o i membri del governo e del Movimiento), membri nominati direttamente dal Capo dello Stato e membri eletti dalla comunità, in rappresentanza delle famiglie, degli enti locali, delle corporazioni locali e dell'organizzazione sindacale. L'elezione dei rappresentanti degli enti locali era già prevista dalla Legge Costituzionale delle Cortes del 1942, ma fino a quel momento non era stata messa in pratica. Con questa modalità, si svolsero le elezioni di questa quota di deputati, nel 1967 e nel 1971 (ultima e X legislatura).
Dopo la morte di Franco, il 22 novembre 1975 le Cortes proclamarono il nuovo re di Spagna [[Juan Carlos I]]. La "legge di riforma politica", approvata dalle Cortes il 18 novembre 1976, con il sostegno di 425 membri su 497 presenti, fu lo strumento giuridico che consentì l'avvio della [[transizione spagnola]] sopprimendo la stessa struttura legislativa franchista e convocando le elezioni a [[suffragio universale]].
Nel 1977, il potere legislativo passò dapprima al Congresso dei deputati (''Congreso de los Diputados'') a al Senato (''Senado''), usciti dalle [[elezioni generali in Spagna del 1977|elezioni generali del 1977]] e poi, con la [[Costituzione spagnola del 1978]], alle [[Cortes Generales]].
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