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Nel frattempo, il diritto romano sopravvisse ad Oriente nell'[[Impero bizantino]]. Nel 529, l'imperatore [[Giustiniano]], nell’ambito della ''[[Restauratio Imperii]]'', incaricò [[Triboniano]] di riorganizzare il diritto sistemando tutto il materiale di diritto romano a disposizione. Il risultato fu il ''[[Corpus iuris civilis]]'', completato in circa cinque anni, composto da quattro parti: le ''[[Istituzioni di Giustiniano|Istitutiones]]'', manuale per studenti; il ''[[Digesto]]'', raccolta di brani giuridici; il ''[[Codice giustinianeo|Codex]]'', con [[costituzioni imperiali]] da [[Adriano]] a Giustiniano; e le ''[[Novellae Constitutiones]]'', leggi posteriori al ''Codex''.<ref>{{cita|Ascheri, 2007|pp. 28–29, 30, 33, 35}}.</ref><ref>{{cita|Lovato, Puliatti e Solidoro Maruotti, 2014|pp. 1–3, 191}}.</ref> Il ''corpus iuris civilis'' sarà poi fondamentale per lo sviluppo di tutto il [[diritto medievale]] e la sua influenza continuerà fino all'[[età contemporanea]].<ref>{{cita|Lovato, Puliatti e Solidoro Maruotti, 2014|p. 218}}.</ref>
 
Dopo l'anno mille l'Europa sperimentò un periodo di [[rinascimento del XII secolo|rinascita culturale ed economica]]. Per rispondere alle nuove esigenze di una società sempre più complessa, si assistette a una riscoperta del diritto romano, antico ma tecnicamente sofisticato. I testi raccolti nel ''Corpus iuris civilis'' furono ricostruiti e studiati dalla [[Scuola bolognese dei glossatori|scuola dei glossatori]], iniziata da [[Irnerio]] a [[Bologna]] intorno agli inizi del XII secolo. Da qui iniziò ad affermarsi sempre di più un ceto di dotti giuristi formatisi in scuole di diritto, che daranno origine alle [[università medievali]] e alla elaborazione di un nuovo sistema giuridico, il [[diritto comune]], destinato a diffondersi in tutta Europa. Tra le figure più significative del nuovo sistema figurava il [[notaio]], dalle cui attività emersero importanti istituti giuridici, talvolta ripresi dal diritto romano ma altre volte frutto di elaborazioni autonome, per regolare i molteplici aspetti della vita pratica: commerci, navigazione, organizzazione dei [[comune medievale|liberi comuni]], ecc.

Notevole fu lo sviluppo del [[diritto canonico]] realizzato attraverso le raccolte di fonti e la produzione di [[glossa|glosse]], tra cui il celebre ''[[Decretum Gratiani]]'' della metà del XII secolo. Il sistema di "diritto comune", in [[lingua latina|latino]] ''ius commune'', si trovò a convivere, e talvolta a scontrarsi, con il diritto prodotto dalle autorità, lo ''[[ius proprium]]'', tuttavia «lasciando al giurista il compito di elaborare un impianto di fondo che desse una coerenza unitaria a tale molteplicità». Solo con l'[[età moderna]] e l'affermazione degli [[stati nazionali]] l'autorità centrale acquisterà il pieno controllo della produzione e amministrazione del diritto, ponendo fine all'esperienza del diritto medievale e dando inizio a [[diritto dell'età moderna|quello moderno]].
 
=== Età moderna ===