Pitagora: differenze tra le versioni

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La vita di Pitagora è poco nota e la maggior parte delle testimonianze che lo riguardano sono di epoca più tarda. Alcuni autori antichi o suoi contemporanei, come [[Senofane]], [[Eraclito]] ed [[Erodoto]], hanno dato testimonianze tali da far pensare all'esistenza storica di Pitagora, pur se inserita nella tradizione leggendaria<ref>{{Treccani|pitagora_(Dizionario-di-filosofia)|Pitagora|anno=2009|accesso=16 dicembre 2015}}</ref>. La più antica testimonianza su Pitagora risale a un detto canzonatorio di [[Senofane]] ([[VI secolo a.C.]]), dove Pitagora si sarebbe lamentato con un tale perché picchiava un cane in cui egli aveva riconosciuto - con riferimento alla [[metempsicosi]] - l'anima di un suo amico<ref>Diogene Laerzio, ''Vite...'' VIII, 36; D-K 21 B 7</ref>. Nel [[IV secolo a.C.]], lo scettico [[Timone di Fliunte]] accusa Pitagora di essere stato un ciarlatano; così pure [[Cratino]], poeta comico ateniese, accusa i pitagorici di usare la retorica per ingannare i loro uditori. Anche Eraclito ha sostenuto che Pitagora, figlio di Menarco, fosse un erudito, ma di "artificiosa astuzia"<ref>D-K 22 B 129.</ref> e incapace di comprendere cosa caratterizzasse la sua erudizione<ref>D-K 22 B 40.</ref>
 
Secondo queste fonti, Pitagora nacque nella prima metà del [[VI secolo a.C.]] nell'[[Samo (isola)|isola di Samo]], dove fu scolaro di [[Ferecide di Siro|Ferecide]], [[Aglaofamo]] e [[Anassimandro]], subendone l'influenza nel suo pensiero. Secondo alcune ricostruzioni<ref name="Russell49" />, il padre potrebbe essere stato un cittadino facoltoso di nome Mnesarco<ref>Silvio Accame, ''Scritti minori'', vol. III, Ed. di Storia e Letteratura, Roma 1990, p. 1163, nota 27.</ref>. Questi, trovandosi a [[Delfi (città antica)|Delfi]], volle chiedere alla [[Pizia]] delucidazioni sul suo futuro e la sacerdotessa predisse la nascita di un figlio utile al genere umano e saggio.<ref>{{Cita libro|nome=Vincenzo|cognome=Capparelli|titolo=La sapienza di Pitagora|url=https://books.google.it/books?id=Lt9hQjxrJu0C&pg=PR9&lpg=PR9&dq=oracolo+nascita+pitagora&source=bl&ots=O683WbWk6_&sig=daEC6zgrqEg9dXO5mBLsCEkYjCQ&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiroLCXiZXbAhWKPRQKHc_wC_IQ6AEwAXoECAgQAQ#v=onepage&q=oracolo%20nascita%20pitagora&f=false|accesso=20 maggio 2018|data=1944|editore=Edizioni Mediterranee|lingua=it|ISBN=9788827205877}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Christoph|cognome=Riedweg|titolo=Pitagora: vita, dottrina e influenza|url=https://books.google.it/books?id=eWc6-RU0oh8C&pg=PA52&lpg=PA52&dq=oracolo+nascita+pitagora&source=bl&ots=SyMAFPk0my&sig=PAYTdUv0UlGOJ_BKjiLWTJ_4X1A&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiroLCXiZXbAhWKPRQKHc_wC_IQ6AEwBXoECAUQAQ#v=onepage&q=oracolo%20nascita%20pitagora&f=false|accesso=20 maggio 2018|data=2007|editore=Vita e Pensiero|lingua=it|ISBN=9788834311608}}</ref> Secondo gli eruditi calabresi del [[XVI secolo]] d.C., le cui affermazioni non sono attendibili, Pitagora non nacque in Grecia, ma nell'omonima città di [[Samo (Italia)|Samo]] in Calabria<ref>{{Cita web|url=https://turismo.reggiocal.it/area-metropolitana/locride/samo|titolo=Samo {{!}} Turismo Reggio Calabria|sito=turismo.reggiocal.it|citazione=Secondo una tradizione locale, avallata anche dallo storico greco Erodoto, Samo sarebbe stata fondata nel 492 a.C., da coloni greci provenienti dall'isola di Samos (Grecia), scappati per sfuggire alle incursioni dell'esercito del re Dario I di Persia; ma l'interpretazione che rinvia a Samo è comunque errata|accesso=2024-11-09}}</ref>. Attribuibile alle leggende sulla vita di Pitagora è il suo matrimonio con [[Teano (filosofa)|Teano]], dalla quale avrebbe avuto vari figli: due maschi, [[Arimnesto di Crotone|Arimnesto]] e [[Telauge]], e tre femmine, [[Arignota di Crotone|Arignota,]] [[Myia]], [[Damo]]<ref>Rita Cuccioli Melloni, ''Ricerche sul pitagorismo: Biografia di Pitagora'', Compositori, 1969, p. 8.</ref>.
 
Attribuibile alle leggende sulla vita di Pitagora è il suo matrimonio con [[Teano (filosofa)|Teano]], dalla quale avrebbe avuto vari figli: due maschi, [[Arimnesto di Crotone|Arimnesto]] e [[Telauge]], e tre femmine, [[Arignota di Crotone|Arignota,]] [[Myia]], [[Damo]]<ref>Rita Cuccioli Melloni, ''Ricerche sul pitagorismo: Biografia di Pitagora'', Compositori, 1969, p. 8.</ref>.
 
Da Samo, Pitagora si trasferì nella [[Magna Grecia]]. Dei suoi viaggi in [[Egitto]] e a [[Babilonia (regione storica)|Babilonia]], narrati dalla tradizione [[dossografia|dossografica]], non vi sono fonti certe; essi sono ritenuti, almeno in parte, leggendari. Viste le testimonianze, è probabile che l'erudito Pitagora sia giunto in [[Italia meridionale]], a [[Crotone]], da Samo intorno al 530 a.C.<ref>{{Cita libro|titolo=Croniche et antichita di Calabria; conforme all'ordine de'Testi Greco, et Latino, raccolte da'piu famosi Scrittori Antichi et Moderni (etc.)|url=https://books.google.it/books?id=9IRfAAAAcAAJ&pg=RA3-PA153&lpg=RA3-PA153&dq=Tommaso+d'Aquino+Pitagora+Samo+Calabria&source=bl&ots=Vu_CpMU4uP&sig=5aeTflB7S_FLR_BpPr6n7uMCWyA&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj_7Mid2dDUAhWiKcAKHQIPBbUQ6AEIOTAC#v=onepage|accesso=9 maggio 2018|data=1601|editore=Pasquati|p=154}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.kaulon.it/pitagora.htm|titolo=Pitagora di Samo|accesso=9 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170613024654/http://www.kaulon.it/pitagora.htm|urlmorto=sì}}</ref>, abbia impressionato le ''élite'' locali e, guadagnando presto la loro fiducia, le abbia infine spinte ad adottare costumi più sobri e a cercare l'armonia all'interno della propria comunità. A Crotone fondò la [[Scuola pitagorica]]. Secondo Russell<ref>{{Cita|Russell|p. 50|titolo=Storia della filosofia occidentale, Vol. I}}</ref>, il trasferimento di Pitagora si dovette a cause politiche in quanto il filosofo non approvava la tirannide di [[Policrate]].