Timone di Fliunte: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Della sua vita e del suo pensiero sappiamo quanto ci ha tramandato il [[dossografia|dossografo]] [[Diogene Laerzio]]. Timone, orfano in giovane età, si dedicò alla recitazione, distinguendosi come coreuta e, in seguito, come [[mimo]]<ref>«Timone di Fliunte, un mimo convertitosi poi alla filosofia scettica dopo aver conosciuto Pirrone...» (G. Casertano, ''La verità, i ricordi e il tempo'', in "Eikasia. Revista de Filosofía", II 12. Extraordinario 1 (2007), p. 238, n. 2.</ref>, finché, giunto a Megara, intorno al [[300 a.C.]] conobbe Stilpone, di cui divenne allievo.
 
Timone, orfano in giovane età, si dedicò alla recitazione, distinguendosi come coreuta e, in seguito, come [[mimo]]<ref>«Timone di Fliunte, un mimo convertitosi poi alla filosofia scettica dopo aver conosciuto Pirrone...» (G. Casertano, ''La verità, i ricordi e il tempo'', in "Eikasia. Revista de Filosofía", II 12. Extraordinario 1 (2007), p. 238, n. 2.</ref>, finché, giunto a Megara, intorno al [[300 a.C.]] conobbe Stilpone, di cui divenne allievo.
 
Tornato a Fliunte, «costretto dalle necessità di procurarsi i mezzi per vivere migrò nell'Ellesponto e nella Propontide. A Calcedonia, esercitando la professione di sofista, suscitò sempre più vasta ammirazione e di lì, dopo essersi arricchito, se ne venne ad Atene, dove visse sino alla morte, eccetto un breve periodo che trascorse a Tebe»<ref>Diogene Laerzio, IX 110.</ref>. In questo periodo la sua reputazione gli valse, inoltre, l'ammirazione di [[Antigono Gonata]] e [[Tolomeo II Filadelfo]].
 
Sembrerebbe, in effetti, dalle notizie diogeniane, che Timone abbia avuto contatti con i poeti di corte di quest'ultimo sovrano, in quanto avrebbe collaborato, tra gli altri, con [[Alessandro Etolo]]<ref>M. Gigante, ''Note'', in Diogene Laerzio, ''Vite dei filosofi'', Roma-Bari, Laterza, 2004, vol. 2, p. 567.</ref> Timone - tra l'altro allievo anche di [[Pirrone]], conosciuto nel 295 circa<ref>''Enciclopedia di Filosofia'', Milano, Garzanti, 1981, p. 938.</ref> - non ebbe discepoli famosi, ma il suo pensiero scettico, attraverso Arcesilao di Pitane, attrasse i filosofi dell'Accademia platonica.
 
Timone - tra l'altro allievo anche di [[Pirrone]], conosciuto nel 295 circa<ref>''Enciclopedia di Filosofia'', Milano, Garzanti, 1981, p. 938.</ref> - non ebbe discepoli famosi, ma il suo pensiero scettico, attraverso Arcesilao di Pitane, attrasse i filosofi dell'Accademia platonica.
 
== Opere ==