Vetero-cattolicesimo: differenze tra le versioni

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Il '''vetero-cattolicesimo''' è la [[dottrina cristiana]] professata dai cattolici che rifiutarono i dogmi imposti dalla [[Chiesa cattolica romana]] nel [[Concilio Vaticano I]] e precisamente si opposero alla proclamazione dei dogmi della [[Giurisdizione universale papale|giurisdizione universale del Papa]] e dell'[[infallibilità papale|infallibilità]], promossi da [[papa Pio IX]], e definiti dal Concilio Vaticano I con la [[Costituzione apostolica|costituzione dogmatica]] ''[[Pastor Aeternus]]''.
 
Tali cristiani non avevano mai avuto in animo di fondare una nuova Chiesa: dinanzi alle [[Scomunica|scomuniche]] (poi ritirate), alcuni preferirono sopportare
 
{{P|Il tono sembra indicare che l'autore parteggia per questa chiesa|religione|maggio 2025|sezione=mai avuto in animo, sopportare}}
 
, altri (ritenendole ingiuste) continuarono a vivere come Chiesa; naturalmente, dovettero nascere comunità alternative, che si riconoscono tuttora però all'interno dell'espressione cattolica del cristianesimo.
 
L'espressione "vecchi cattolici" o "vetero-cattolici" fu usata per la prima volta nel [[1853]], in riferimento ad alcuni cattolici di [[Utrecht]] che si rifiutarono di riconoscere la legittimità del nuovo [[Arcidiocesi di Utrecht|arcivescovo]] nominato dal [[papa]]. Queste comunità aderiscono all'[[Unione di Utrecht delle Chiese vetero-cattoliche]]. In particolare la [[Chiesa Vetero-cattolica Italiana]] si è allontanata dall'Unione delle Chiese di Utrecht dopo l'accordo dell'Unione con la [[Chiesa anglicana]] e l'[[Sacerdozio femminile|ordinazione delle donne]] anche nelle Chiese Vecchiocattoliche.