Linguaggio: differenze tra le versioni
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A sostegno della teoria dell'origine sociale del linguaggio, vi fu il caso clamoroso del [[ragazzo selvaggio]] scoperto nel [[1800]] in [[Francia]], che per i primi dodici anni di vita era vissuto allo stato brado, unicamente a contatto con gli animali. Nonostante tutti gli sforzi dell'équipe dello psicologo [[Jean Marc Gaspard Itard]], il [[Victor dell'Aveyron|selvaggio dell'Aveyron]] non fu in grado di articolare null'altro che qualche parola. Gli esperti conclusero che nella formazione dell'intelligenza e del linguaggio, la socializzazione e l'interazione con l'ambiente sono fondamentali dal primo giorno di vita.<ref>"Psicologia dello sviluppo ed educazione" di Orsola Coppola, ediz. Simone, Napoli, 1999 (pag.140 - voce "Le ricerche sul linguaggio verbale")</ref>
Il primo a dimostrare che il linguaggio rappresenti una risorsa importante nello sviluppo intellettivo, vista la sua funzione mediatrice tra l'ambiente e l'essere umano, fu [[Ivan Pavlov]], che effettuò lunghi studi ed esperimenti sulle [[percezione|percezioni]] e rappresentazioni mentali, oltre che sulle elaborazioni dei segnali, dai quali si formano i [[concetto|concetti]]. Importanti ricerche in questo ambito furono realizzate da [[Jean Piaget]], il quale sostenne la presenza di due fasi fondamentali di sviluppo: la prima è quella del linguaggio [[egocentrico]] (0-6 anni), costituito, per lo più, da [[ecolalia|ecolalie]] e [[monologhi]], [[animismo]] e attribuzione ai nomi degli oggetti di una concretezza non reale; la seconda fase si espande nel linguaggio sociale, che prevede dialoghi e comunicazioni bilaterali.
[[Eduard Bernstein|Bernstein]] elaborò la teoria che indicava nello stretto legame fra ambiente (familiare) e orientamento, influenzato dal ceto e dalla tipologia professionale, il tipo di linguaggio, forbito, ricco oppure povero e concreto, sviluppato dagli individui.<ref>"Psicologia dello sviluppo e educazione" di Orsola Coppola, ediz. Simone, Napoli, 1999 (pag.140 - voce "Le ricerche sul linguaggio verbale").</ref>
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