Enrico VI di Svevia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 61:
}}
 
Era il secondo figlio dell'imperatore [[Federico Barbarossa]] e della sua consorte [[Beatrice di Borgogna]]. Ben istruito in [[lingua latina]], oltre che in [[diritto romano]] e [[Diritto canonico|canonico]], Enrico era anche un mecenate di poeti e un provetto poeta luiegli stesso. Nel 1186 si sposò con la regina [[Costanza d'Altavilla]] (da cui ebbe il suo famoso figlio [[Federico II di Svevia]]), figlia postuma del re [[Ruggero II di Sicilia]]. Enrico, bloccato nel conflitto degli [[Hohenstaufen]] con il [[Welfen|Casato di Welfen]] fino al 1194, dovette far valere le pretese ereditarie della moglie nei confronti del nipote conte [[Tancredi di Sicilia|Tancredi di Lecce]]. Il tentativo di Enrico di conquistare il [[regno di Sicilia]] fallì durante l'assedio di Napoli nel 1191 a causa della resistenza normanna guidata da [[Riccardo d'Acerra|Riccardo d'Aquino, conte di Acerra]], e degli inizi di un'epidemia; con l'imperatrice Costanza catturata. Sulla base di un enorme riscatto per la liberazione e la sottomissione del re [[Riccardo I d'Inghilterra]], conquistò la Sicilia nel 1194; tuttavia, la prevista unificazione con il Sacro Romano Impero alla fine fallì a causa dell'opposizione del Papato.
 
Enrico minacciò di invadere l'[[Impero bizantino]] dopo il 1194 e riuscì a ottenere un riscatto, l{{'}}''[[Alamanikon]]'', dall'imperatore [[Alessio III Angelo]] in cambio dell'annullamento dell'invasione. Egli rese il [[regno di Cipro]] e il [[regno armeno di Cilicia]] soggetti formali dell'Impero e costrinse [[Tunisi]] e [[Tripolitania]] a rendergli omaggio. Nel 1195 e nel 1196 tentò di trasformare il Sacro Romano Impero da monarchia elettiva a monarchia ereditaria, il cosiddetto ''[[Erbreichsplan]]'', ma incontrò una forte resistenza da parte dei [[Principe elettore|principi elettori]] e abbandonò il piano. Enrico si impegnò a partecipare a una crociata nel 1195 e iniziò i preparativi. Nel frattempo, nel 1197, Enrico soppresse una rivolta in Sicilia. I crociati [[Crociata del 1197|salparono per la Terra Santa nello stesso anno]], ma Enrico morì di malaria a [[Messina]] il 28 settembre 1197 prima che potesse unirsi a loro. La sua morte fece precipitare l'Impero nel caos della [[disputa sul trono tedesco]] per i successivi diciassette anni.