Girolamo Savonarola: differenze tra le versioni
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| Riga 119: Il 16 novembre [[1494]] Savonarola era al capezzale dell'amico [[Giovanni Pico della Mirandola]], che ricevette da lui l'abito domenicano e morì il giorno dopo. Nella predica del 23 novembre Savonarola ne fece l'elogio funebre aggiungendo di aver avuto la rivelazione che la sua anima era in [[Purgatorio]]. Direttamente dal papa gli venne intanto ordinato con un ''Breve'' di predicare la  Fra Tommaso lo accusò di occuparsi delle cose dello Stato, contro il ''nemo militans Deo implicat se negotis saecolaribus'' di [[Paolo di Tarso|san Paolo]]; ma lui non raccolse la provocazione e gli rispose solo due giorni dopo dal pulpito: "Tu dell'Ordine di Santo Domenico, che di' che non ci dobbiamo impacciare dello Stato, tu non hai bene letto; va', leggi le croniche dell'Ordine di San Domenico, quello che lui fece nella Lombardia ne' casi di Stati. E così di [[Pietro da Verona|san Pietro martire]], quello che fece qui in Firenze, che s'intromise per componere e quietare questo Stato [...] [[Caterina da Siena|Santa Caterina]] fece fare la pace in questo Stato al tempo di [[Papa Gregorio XI|Gregorio papa]]. Lo arcivescovo [[Antonino Pierozzi|Antonino]] quante volte andava su in Palagio per ovviare alle leggi inique, che non si facessino!". Riga 125: Il 31 marzo [[1495]] l'impero, la [[Spagna]], il papa, [[Venezia]] e [[Ludovico il Moro]] concordarono un'alleanza contro Carlo VIII; fu necessario che vi partecipasse anche Firenze, per impedire al re francese ogni via di fuga in [[Francia]]; ma Firenze e il Savonarola erano filofrancesi: occorse screditarlo e abbatterne una volta per tutte l'influenza che esercitava nella città. Carlo VIII, che aveva conquistato senza combattere tutto il Regno di Napoli, vi lasciò a presidio metà delle sue forze armate e col resto delle truppe si affrettò a ritornare in Francia: il primo giugno entrò a [[Roma]] da dove [[Papa Alessandro VI|Alessandro VI]] era fuggito a [[Orvieto]] e poi a [[Perugia]] e il re proseguì la risalita a nord, con grande delusione di Girolamo, che sperava in un rivolgimento nella città del Papato, e gran paura dei fiorentini, che avevano notizie di un accordo tra [[Piero il Fatuo|Piero de' Medici]] e il re per riprendere Firenze. Savonarola incontrò il 17 giugno Carlo VIII a [[Poggibonsi]] nella [[Chiesa di San Lorenzo (Poggibonsi)|Chiesa di San Lorenzo]], per avere assicurazioni che Firenze non subisse danni e che i Medici non venissero restaurati; il re, che pensava solo a ritornare in Francia, non ebbe difficoltà a tranquillizzarlo e fra Girolamo poté tornare a Firenze trionfante. Il  === Alessandro VI === | |||