Unabomber (Italia): differenze tra le versioni

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Nel 2010 alcuni giornali ipotizzarono una riapertura del caso Zornitta in seguito alla pubblicazione di un video nel quale si vedeva l'ingegnere intento a strofinare un paio di forbici con un oggetto. Il gesto fu interpretato come una limatura e le forbici, a detta degli inquirenti, sarebbero state identificate con un paio che sarebbe stato sottratto ai carabinieri nel corso di una perquisizione, successiva a tutti gli attentati: l'azione, compiuta dopo aver appreso la notizia della compatibilità tra le forbici e il lamierino, parve insomma un'ammissione di responsabilità. Secondo l'avvocato Paniz, tuttavia, il video, girato durante il periodo di sorveglianza dell'uomo, era già agli atti con il resto del materiale esaminato, l'atto era stato eseguito mesi dopo il sequestro delle ormai famose forbici e nessuna prova della sottrazione di queste forbici a tale sequestro era mai stata dimostrata: poteva quindi consistere in una semplice manutenzione dei pochi oggetti ancora in mano all'ingegnere.<ref>{{cita testo|url=http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2010/10/28/news/zornitta-un-incubo-ma-sono-tranquillo-2619340|titolo=«Zornitta: Un incubo ma sono tranquillo»}}. ''La Nuova di Venezia e Mestre'', 28 ottobre 2010.</ref>
 
A seguito dell'[[archiviazione]], Elvo Zornitta si trova processualmente nella stessa situazione di qualsiasi altro cittadino: nei suoi confronti un processo per i reati di Unabomber non è precluso, ma al contempo non c'è alcuna ragione di eseguirlo, in quanto tecnicamente la sua innocenza non è mai stata messa in dubbio dalla formalizzazione di un'accusa. Zornitta ha lamentato seri danni personali e patrimoniali, tra cui la perdita del lavoro, a causa delle indagini a suo carico e delle continue dichiarazioni fatte dagli organi inquirenti e dalla stampa a suo carico, e si è costituito [[parte civile]] nel processo contro Zernar, chiedendo un ingente [[risarcimento]].<ref name=LaNuovaVenezia/> Nell'ottobre 2022 Zornitta ha ricevuto un risarcimento dallo Stato pari a € 300.000.<ref>{{Cita web|url=https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/friuli-venezia-giulia/unabomber-zornitta_56266106-202202k.shtml|titolo=Unabomber, Zornitta risarcito con 300mila euro. Lui: "Sono pochi"|accesso=1º novembre 2022}}</ref> Nel settembre 2025 viene scagionato dalla prova del DNA che risulta assente su tutti i reperti.
 
=== Altri sospettati ===