Lucio Battisti: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nacque a [[Poggio Bustone]], in [[provincia di Rieti]]. I genitori portavano entrambi il cognome Battisti: il padre Alfiero (1913-2008<ref>{{Cita news|url=http://www.ilmessaggero.it/home_roma/regione/morto_il_padre_di_lucio_battisti/notizie/36381.shtml|titolo=Morto il padre di Lucio Battisti|pubblicazione=Il Messaggero|data=29 novembre 2008|accesso=15 gennaio 2013|dataarchivio=5 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141205113816/http://www.ilmessaggero.it/home_roma/regione/morto_il_padre_di_lucio_battisti/notizie/36381.shtml|urlmorto=sì}}</ref>) era impiegato al [[dogana|dazio]], la madre Dea (1917-1983<ref>Tomba di Dea Battisti, inquadrata in {{Cita TV|titolo=Emozioni - sulle tracce di Lucio Battisti|canale=[[Rai 2]]|data=14 luglio 2011|ora=0|minuto=6|secondo=17}}</ref>) era casalinga. A Battisti venne dato il nome Lucio in ricordo di suo fratello Lucio, morto a 2 anni nel [[1942]].
 
=== Esordi ===
==== 1947-1962: infanzia e adolescenza ====
 
Nel 1947 la sua famiglia si trasferì nella frazione [[Vasche (Castel Sant'Angelo)|Vasche]] del [[Castel Sant'Angelo (comune)|comune di Castel Sant'Angelo]],<ref name="Cucco">{{Cita news|autore=Paolo Cucco|titolo=L'autobiografia di Lucio Battisti|pubblicazione=[[Sogno (periodico)|Sogno]] numeri 50, 51 e 52|data=del 12, 19 e 26 dicembre 1970}} Consultabile anche su {{Cita|Mirenzi|pp. 7-18, 123-130}}, la prima parte anche su [http://www.madrepennuta.it/talk.htm madrepennuta.it] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130409032937/http://www.madrepennuta.it/talk.htm |data=9 aprile 2013 }}.</ref> sempre in provincia di Rieti, e nel 1950 a [[Roma]]<ref name="Cucco" /> in Piazzale Prenestino 35.<ref>{{Cita TV|trasmissione=Emozioni|titolo=Sulle tracce di Lucio Battisti|canale=[[Rai 2]]|data=14 luglio 2011|ora=0|minuto=12|secondo=40}}</ref> A seguito della promozione in terza media,<ref name="Cucco" /> Battisti chiese in regalo ai genitori una chitarra, che cominciò a suonare da autodidatta, aiutato sporadicamente da un elettricista amico di famiglia.<ref>{{Cita web|autore=Paolo Panzeri|url=https://www.rockol.it/news-724217/lucio-battisti-padre-chitarra-spaccata-sulla-testa|titolo=Quella volta che il padre di Battisti gli spaccò una chitarra sulla testa|data=9 agosto 2022|accesso=28 settembre 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220812034009/https://www.rockol.it/news-724217/lucio-battisti-padre-chitarra-spaccata-sulla-testa|dataarchivio=12 agosto 2022|urlmorto=no}}</ref>
 
[[File:Ordanini e battisti.jpg|thumb|Lucio Battisti con [[Paolo Ordanini]], pianista dei Campioni.]]
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Durante il 1972, Battisti scrisse ''[[Ma che amore/Il mio bambino|Il mio bambino]]'' per [[Iva Zanicchi]], ''Io mamma'' per [[Sara (cantante)|Sara]], ''È ancora giorno'' e ''Segui lui'' per [[Adriano Pappalardo]], ''Mondo blu'' per i [[Flora Fauna Cemento]], ''Aeternum'' (di cui scrive il testo), ''Sognando e risognando'' e ''Storia di un uomo e di una donna'' per la [[Formula 3 (gruppo musicale)|Formula 3]] e ''Prima e dopo la scatola'' per [[Alberto Radius]]. Non compose più per altri cantanti, con l'eccezione di due brani nel 1976: ''Io ti venderei'' per Patty Pravo<ref>{{DNCI opere|id=339|nome=Tanto/Io ti venderei|accesso=19 settembre 2025}}</ref> e ''Un uomo che ti ama'' per Bruno Lauzi<ref>{{DNCI opere|id=3648|nome=Un uomo che ti ama/In campagna|accesso=19 settembre 2025}}</ref>.
 
{{doppiatripla immagine|right|RAI Teatro 10 Lucio Battisti Mina 1972.jpg|295|Duetto Mina - Battisti - 2.jpg|250×150|Mina Battisti Teatro 10 1972.jpg|218|Battisti duetta con [[Mina (cantante)|Mina]] a ''[[Teatro 10]]'', 23 aprile 1972|Un'immagine a colori dell'esibizione|Mina e Battisti prima dell'esibizione|||}}
 
Il 23 aprile partecipò alla trasmissione televisiva ''[[Teatro 10]]''. Presentato da [[Alberto Lupo]], cantò in anteprima ''[[I giardini di marzo]]'' (in playback) e si esibì dal vivo in un [[duetto]] con [[Mina (cantante)|Mina]], interpretando un [[medley]] composto da ''[[Insieme/Viva lei|Insieme]]'', ''[[Mi ritorni in mente]]'', ''[[Il tempo di morire]]'', ''[[E penso a te (brano musicale)|E penso a te]]'', ''[[Io e te da soli]]'', ''[[Eppur mi son scordato di te]]'' ed ''[[Emozioni (brano musicale Lucio Battisti)|Emozioni]]'', accompagnati da [[Massimo Luca]] alla [[chitarra acustica]], Angel Salvador al [[Basso elettrico|basso]], [[Gianni Dall'Aglio]] alla [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], [[Gabriele Lorenzi]] alle [[tastiera elettronica|tastiere]] ed Eugenio Guarraia alla [[chitarra elettrica]]. Il duetto è ritenuto una delle esibizioni più importanti della musica pop italiana<ref>{{Cita|Mirenzi|p. 158}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Enrico Casarini|titolo=Insieme Mina Battisti. 1972: il duetto a Teatro 10 e la fine del sogno italiano|mese=giugno|anno=2009|editore=[[Coniglio Editore]]|ISBN=978-88-6063-200-5|p=7}}</ref> e sancisce quella che fu l'ultima apparizione televisiva di Battisti in [[Italia]].