Angelo Brofferio: differenze tra le versioni

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==Biografia==
[[File:Portret van Angelo Brofferio, RP-P-1909-5234.jpg|thumb|left|upright|Angelo Brofferio, litografia di Luigi Rados]]
Nato a Castelnuovo Calcea da Giuseppe Brofferio e Margherita Pavia<ref>{{DBI}}</ref>, vi trascorse la sua infanzia, e di quegli anni ne dà una descrizione commovente nella sua biografia ''I miei tempi'', mantenendo un ricordo sempre vivo del suo paese natale, che citò spesso nei suoi libri con affetto e nostalgia.
 
Nacque da Giuseppe Brofferio e Margherita Pavia.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/angelo-brofferio_(Dizionario-Biografico)/|titolo=BROFFERIO, Angelo - Enciclopedia|sito=Treccani|accesso=2025-10-09}}</ref>
 
Nato a Castelnuovo Calcea, vi trascorse la sua infanzia, e di quegli anni ne dà una descrizione commovente nella sua biografia ''I miei tempi'', mantenendo un ricordo sempre vivo del suo paese natale, che citò spesso nei suoi libri con affetto e nostalgia.
 
Discendente da una famiglia di dottori benestanti, ricevette un'educazione [[illuminismo|illuminista]] e [[Anticlericalismo|anticlericale]]. In quegli anni giovanili, seguendo l'esempio di [[Vittorio Alfieri]], scoprí la sua passione per il teatro e la poesia che mantenne per tutta la vita.
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Nel 1861 nel dibattito per la legge della proclamazione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] prese posizione contro il progetto di legge di Cavour sostenendo che la legge avrebbe dovuto essere d'iniziativa popolare e non del governo, ma per non infrangere il clima unitario, ritirò il suo progetto.<ref>[[s:Pagina:Atti del parlamento italiano (1861).djvu/10|Atti del parlamento italiano (1861)]].</ref> Nel 1864, Brofferio fu tra gli oppositori del trasferimento della [[Capitale (città)|capitale]] da Torino a [[Firenze]], come conseguenza degli accordi franco-italiani, che fece esplodere nel centro cittadino torinese gravi tumulti che si conclusero con 30 morti e oltre 200 feriti.
 
Nel 1865 Brofferio venne eletto per la sinistra a [[Dronero]]; questo fu il suo ultimo impegno politico; trovò la morte nel 1866 nella sua villa di Minusio, la "Verbanella".
 
==Ideologia politica==