Mary Griffith: differenze tra le versioni

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|I can't ever let anyone find out that I’m not straight. It would be so humiliating. My friends would hate me. They might even want to beat me up. And my family? I've overheard them. They've said they hate gays, and even God hates gays, too. Gays are bad, and God sends bad boys to hell. It really scares me when they are talking about me|lingua=en}}
 
Dopo il [[coming out]], la madre, Mary Griffith, lo sottopose a terapia all'interno della [[chiesa presbiteriana]] locale e tentò di correggere il suo orientamento sessuale anche attraverso l’uso e la distribuzione di versetti [[Bibbia|biblici]] disseminati in casa. Questi tentativi contribuirono a un peggioramento del benessere psicologico di Bobby, che manifestò segni di sofferenza profonda, culminati in un tentativo di suicidio mediante intossicazione da [[aspirina]] e nell’abbandono della scuola superiore poco prima del diploma.
 
Nel 1983, Bobby si trasferì a [[Portland (Oregon)|Portland]], in [[Oregon]], dove iniziò a convivere con il suo nuovo compagno. Dopo una visita a Walnut Creek, che secondo la madre fu un momento di particolare sconforto, Bobby fece infine ritorno a Portland. Poco dopo, si tolse la vita gettandosi da un cavalcavia; morì nell’impatto con la carreggiata e con un camion a 18 ruote in transito.<ref>{{cita news|data=15 ottobre 1995|titolo=NONFICTION|url=https://www.latimes.com/archives/la-xpm-1995-10-15-bk-57058-story.html|accesso=2 novembre 2021|pubblicazione=Los Angeles Times|lingua=en|dataarchivio=2 novembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211102032916/https://www.latimes.com/archives/la-xpm-1995-10-15-bk-57058-story.html|urlmorto=no}}</ref>