Cho Oyu: differenze tra le versioni

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=== Primi tentativi ===
Nel 1951 gli alpinisti [[Tom Bourdillon]] e [[William Hutchinson Murray]], facenti parte di una spedizione inglese guidata da [[Eric Shipton]], raggiunsero il colle [[Nangpa La]] nelle vicinanze del Cho Oyu dal lato cinese. La spedizione aveva come scopo principale l'esplorazione dell'Everest, e il Cho Oyu fu un obiettivo secondario.<ref>{{cita web|url=httphttps://www.himalayanclub.org/hj/17/2/the-reconnaissance-of-mount-everest-19511/|titolo=The reconnaissance of Mount Everest, 1951|lingua=en|editore=himalayanclub.org|autore=William Hutchinson Murray|accesso=25 marzo 2013}}</ref>
 
Nel 1952 le pareti del Cho Oyu e alcune vette circostanti furono esplorate nuovamente da una spedizione inglese, sempre guidata da Shipton. Vi facevano parte, tra gli altri, gli alpinisti [[Edmund Hillary]], [[George Lowe]], [[Tom Bourdillon]], [[Charles Evans]] e [[Alfred Gregory]]. Fu scelto il Cho Oyu in seguito al mancato permesso per l'[[Everest]], ma la spedizione fu comunque utilizzata come allenamento per la salita dell'Everest dell'anno successivo, che sarebbe stato un successo per Hillary e [[Tenzing Norgay]]. Fu esplorata sia la parete sud-est, nepalese, da parte di Evans e Gregory, che la parete nord da Hillary e Lowe.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Michael Ward|rivista=Alpine Journal|anno=1995|titolo=Preparations for Everest. Cho Oyu, London and Zermatt 1952|url=httphttps://www.alpinejournal.org.uk/Contents/Contents_1995_files/AJ%201995%20222-232%20Ward%20Everest.pdf|lingua=inglese|accesso=25 marzo 2013}}</ref>
 
=== Prima ascensione ===
La [[prima ascensione]] fu compiuta il 19 ottobre [[1954]] dagli austriaci [[Herbert Tichy]], [[Joseph Jöchler]] e dallo [[sherpa]] [[Pasang Dawa Lama]], lungo il versante nord ovest. La spedizione diventò famosa per l'utilizzo dello stile alpino senza ossigeno, in netto contrasto con lo stile pesante dell'epoca.<ref>{{cita web|url=httphttps://www.himalayanclub.org/hj/19/11/cho-oyu-26750-feet/|titolo=Cho Oyu 26,750 feet|lingua=en|editore=himalayanclub.org|autore=Herbert Tichy|accesso=25 marzo 2013}}</ref>
 
=== Prima ascensione femminile ===
La prima ascensione femminile fu realizzata il 13 maggio 1984 da [[Věra Komárková]] e [[Dina Štěrbová]], facenti parte di una spedizione cecoslovacca.<ref>{{cita web|url=https://www.nytimes.com/1984/05/21/world/2-women-scale-nepal-peak.html|titolo=2 Women Scale Nepal Peak|lingua=en|editore=nytimes.com|data=21 maggio 1984|accesso=25 marzo 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.summitpost.org/cho-oyu/150294#chapter_2|titolo=Cho Oyu - Climbing History|lingua=en|editore=summitpost.org|data=12 maggio 2008|accesso=25 marzo 2013}}</ref> Komárková aveva già salito in prima femminile l'[[Annapurna I]] nel 1978.<ref>{{cita web|url=httphttps://www.himalayanclub.org/hj/38/8/women-on-annapurna/|titolo=Women on Annapurna|lingua=en|editore=himalayanclub.org|autore=Arlene Blum|accesso=22 marzo 2013}}</ref>
 
=== Prima ascensione invernale ===
La prima ascensione invernale fu compiuta il 12 febbraio 1985 da [[Maciej Berbeka]] e [[Maciej Pawlikowski]] (via ripetuta tre giorni dopo da [[Andrzej Heinrich]] e [[Jerzy Kukuczka]]), facenti parte di una spedizione polacca.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Andrzej Zawada|rivista=Alpine Journal|anno=1988|titolo=The first winter ascent of Cho Oyu|url=httphttps://www.alpinejournal.org.uk/Contents/Contents_1988-89_files/AJ%201988%2041-47%20Zawada%20Cho%20Oyu.pdf|lingua=inglese|accesso=25 marzo 2013}}</ref>
 
=== Altre salite ===
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* [[1983]] [[Reinhold Messner]] traccia una linea nuova di salita nel corso della sua quarta esperienza sulla montagna.
* [[1993]] [[Marianne Chapuisat]] è la prima donna a scalare un {{formatnum:8000}} in inverno.
* [[1994]] Prima salita solitaria lungo la via sud ovest ad opera del giapponese Yasushi Yamanoi.<ref>{{cita web|lingua=en|url=httphttps://www.alpinist.com/doc/ALP19/climbing-notes-cho-oyu|titolo=Cho Oyu|editore=alpinist.com|autore=Pavle Kozjek|data=1º marzo 2007|accesso=2 gennaio 2012}}</ref>
* [[2009]] L'11 maggio [[Denis Urubko]] e Boris Dedeško aprono una nuova via sulla parete sud-est. Per Urubko si tratta del quattordicesimo ottomila.<ref>{{cita web|url=http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=36766|titolo=Denis Urubko, Cho Oyu e tutti i 14 Ottomila|editore=planetmountain.com|data=18 maggio 2009|accesso=2 gennaio 2012}}</ref> La salita viene premiata con il [[Piolet d'Or]] 2010.<ref>{{cita web|url= http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=37343|titolo=Piolet d'Or, i vincitori e l'alpinismo del futuro|editore=planetmountain.com|autore=Vinicio Stefanello|data=12 aprile 2010|accesso=2 gennaio 2012}}</ref>
* [[2010]] Il 3 ottobre l'alpinista trentino [[Walter Nones]] è morto durante il tentativo di apertura di una nuova via sul versante sud-ovest, intorno ai {{formatnum:7000}} metri. Nones è stato trovato senza vita in fondo a un dirupo. I particolari dell'incidente non sono conosciuti, essendo solo l'alpinista al momento della caduta, avvenuta forse per lo staccarsi di una valanga o di una lastra di ghiaccio.<ref>{{cita web|url=httphttps://www.montagna.tv/cms/?p=31034|titolo=Cho Oyu, atteso il recupero di Walter Nones|editore=montagna.tv|autore=Sara Sottocornola|data=4 ottobre 2010|accesso=25 marzo 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=37613|titolo=Walter Nones è morto sul Cho Oyu|editore=planetmountain.com|data=3 ottobre 2010|accesso=2 gennaio 2012}}</ref>
 
== Discese in sci e snowboard ==
* [[2009]] Il 24 settembre Marco Galliano è il primo italiano a discendere il Cho Oyu in snowboard.<ref>{{cita web|url=http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?keyid=36987|titolo=Marco Galliano e la prima discesa italiana in snowboard del Cho Oyu|editore=planetmountain.com|data=30 settembre 2009|accesso=2 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091003005951/http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?keyid=36987|dataarchivio=3 ottobre 2009}}</ref>
* [[2011]] il 4 ottobre Fabio Beozzi realizza la prima discesa in sci del versante Messner da {{M|8100|u=m}}, 100 metri prima della vetta a causa di un principio di congelamento.<ref>{{cita web|url=http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=38663|titolo=Cho Oyu con gli sci, il racconto di Fabio Beozzi|editore=planetmountain.com|data=13 ottobre 2011|accesso=2 gennaio 2012}}</ref>
* [[2013]] il 30 settembre Mario Monaco effettua la prima discesa italiana integrale in sci dalla vetta.<ref>{{cita news|url=httphttps://www.lastampa.it/2013/10/17/edizioni/cuneo/la-discesa-da-brividi-lungo-un-ottomila-67JKp6c9FBKExMDEA55bFJ/pagina.html|titolo=La discesa da brividi lungo un ottomila|editore=[[La Stampa]]|data=17 ottobre 2013|accesso=14 febbraio 2014}}</ref>
 
==Galleria d'immagini==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|httphttps://www.8000ers.com/cms/cho-oyu-general-info-188.html|Cho Oyu|lingua=en}}
* {{en}} [httphttps://www.alpinejournal.org.uk/Articles_by_Area/Article_Pages/ChoOyu.html Articoli sull'Alpine Journal] pubblicazione dell'[[Alpine Club]]
 
{{Ottomila}}