Processo di Norimberga: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m clean up
 
Riga 284:
{{Citazione|Hanno fatto o stanno facendo alcune delle cose per cui stiamo condannando i tedeschi. I francesi stanno decisamente violando la convenzione di Ginevra nel trattamento dei prigionieri di guerra, tanto che il nostro comando sta riprendendosi i prigionieri inviati a loro. Stiamo condannando il saccheggio e i nostri Alleati lo stanno praticando. Diciamo che la guerra aggressiva è un crimine e uno dei nostri alleati proclama la sovranità sui [[Paesi baltici]] basandosi su nessun diritto eccetto quello di conquista.}}
 
A compromettere ancora la credibilità del processo fu il fatto che il principale giudice sovietico, [[Iona Timofeevič Nikitčenko|Iona Nikitchenko]], anni prima aveva partecipato ai processi sommari delle [[Grandi purghe]]. Uno dei capi d'accusa riguardava la firma del [[patto Molotov-Ribbentrop]], giudicato un progetto di guerra aggressiva, ma l'[[Unione Sovietica]] non venne processata al pari della Germania per l'adesione al patto.<ref>Bauer, Eddy, ''The Marshall Cavendish Illustrated Encyclopedia of World War II, Volume 22'', New York: Marshall Cavendish Corporation, 1972, p. 3071.</ref>
 
Tra le critiche, di rilievo quella secondo cui i processi sarebbero stati condotti in base a delle proprie regole di prova; gli atti d'accusa sarebbero stati creati ''[[Ex post|ex post facto]],'' perciò non basati sulle leggi di nessuna nazione<ref>{{cita libro|nome=Jonathan|cognome=Graubart|titolo=Paper of Jonathan Graubart|url=http://www.allacademic.com//meta/p_mla_apa_research_citation/2/5/1/1/4/pages251148/p251148-1.php|anno=2008|editore=San Diego State University, Political Science Department|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110430153120/http://www.allacademic.com//meta/p_mla_apa_research_citation/2/5/1/1/4/pages251148/p251148-1.php|dataarchivio=30 aprile 2011}}</ref>; e non veniva accettata la difesa ''[[tu quoque]]'' sì che il processo altro non era che "giustizia dei vincitori"<ref>{{cita libro|nome=Danilo|cognome=Zolo|titolo=Victors' Justice|url=http://www.versobooks.com/books/tuvwxyz/xyz-titles/zolo_d_victors_justice.shtml|anno=2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100813121422/http://www.versobooks.com/books/tuvwxyz/xyz-titles/zolo_d_victors_justice.shtml|dataarchivio=13 agosto 2010}}</ref>. Seppur con minore risonanza, anche nel corso del processo qualcuno contestò la legittimità dello stesso: l'avvocato difensore di Göring, [[Otto Stahmer]], invocò il principio ''[[nullum crimen, nulla poena sine praevia lege poenali]]'', il quale non ammette l'emanazione di leggi retroattive, negando inoltre ai vincitori il diritto di processare i vinti.
 
Circa la necessità di una composizione comprensiva di giudici nominati dagli stati sconfitti il professor Al Goodheart dell'[[Università di Oxford]] obiettò:
Riga 292:
{{Citazione|Anche se questo argomento può suonare attraente in teoria, esso ignora il fatto che va contro l'amministrazione della legge di qualsiasi nazione. Se fosse vero, nessuna spia potrebbe avere un processo legittimo, perché il suo caso è sempre trattato da giudici che rappresentano la nazione nemica. Eppure nessuno in questi casi ha mai sostenuto che era necessario chiamare una giuria neutrale. I prigionieri avevano il diritto di chiedere che i loro giudici fossero equi, ma non che fossero neutrali. Come fece notare Lord Writ, lo stesso principio è applicabile alla legge criminale ordinaria perché "un ladro non può lamentarsi per essere giudicato da una giuria di cittadini onesti".|''The Legality of the Nuremberg Trials'', Juridical Review, aprile 1946}}
 
Anche la tesi secondo cui i prigionieri venivano giudicati secondo regole penali retroattive è stata respinta, sottolineando che i giudici considerarono i [[crimine di guerra|crimini di guerra]], i [[crimine contro l'umanità|crimini contro l'umanità]] e i [[crimini contro la pace]] come violazione di leggi internazionali già esistenti ([[Convenzioni dell'Aia del 1899 e del 1907|convenzioni dell'Aia]], [[convenzioni di Ginevra]] e [[patto Briand-Kellogg]]). L'obiezione che alcuni di questi trattati non vincolavano le [[potenze dell'Asse]] perché costoro non li avevano ratificati<ref>[http://www.yale.edu/lawweb/avalon/imt/proc/judlawre.htm Judgement: The Law Relating to War Crimes and Crimes Against Humanity] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160908231902/http://www.yale.edu/lawweb/avalon/imt/proc/judlawre.htm|datedata=8 settembre 2016}} in the [[Avalon Project]] archive at [[Yale Law School]]</ref> fu confutata con la motivazione che se una convenzione internazionale viene ratificata da un dato numero di Stati per un periodo ragionevolmente lungo, detta convenzione può considerarsi vincolante per ogni nazione e non solo per coloro che l'hanno ratificata (tale assunto divide ancora oggi sostenitori e critici).
 
== Influenza sullo sviluppo del diritto penale internazionale ==