= [[Vittorio Marimpietri]] =
{{Bio
|Nome = Vittorio
|Cognome = Marimpietri
|Sesso = M
|LuogoNascita = Avezzano
|GiornoMeseNascita = 30 settembre
|AnnoNascita = 1917
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 24 marzo
|AnnoMorte = 1944
|Epoca = 1900
|Attività = nobile
|Attività2 = partigiano
|Attività3 = antifascista
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , fu una delle vittime dell'[[eccidio delle Fosse Ardeatine]]<ref>{{cita web|url=https://www.anpi.it/biografia/vittorio-marimpietri|titolo=Vittorio Marimpietri|editore=[[Associazione Nazionale Partigiani d'Italia|ANPI]]|accesso=11 ottobre 2025}}</ref>
}}
== Biografia ==
[[File:Via Vittorio Marimpietri.jpg|thumb|Via intitolata a Marimpietri all'ingresso del [[castello De Ponte-Vetoli]] di [[Corcumello]] ([[Provincia dell'Aquila|AQ]])]]
{{Citazione|Il alto il cuore è primavera!|Vittorio Marimpietri, frase contenuta nella lettera inviata a [[Carla Angelini]] il 23 marzo 1944<ref name="Angelini">{{cita web|url=https://www.anpi.it/biografia/carla-angelini|titolo=Carla Angelini|editore=ANPI|accesso=11 ottobre 2025}}</ref>}}
Nacque ad [[Avezzano]], in [[Abruzzo]], il 30 settembre 1917 dal [[barone]] Orazio e da Maria Penelope Pompei. La sua nobile famiglia [[Vetoli]]-Marimpietri ebbe importanti possedimenti in di alcuni centri della [[Marsica]] come [[Corcumello]] e [[Scurcola Marsicana]]. Ad Avezzano la famiglia fu proprietaria del palazzo signorile Ferrini-Marimpietri che, affacciato su [[Collegiata di San Bartolomeo (Avezzano)|piazza San Bartolomeo]], ospitò dalla seconda metà dell'Ottocento la [[sottoprefettura]] del [[Circondario di Avezzano|circondario marsicano]] e, al piano terra, la storica [[farmacia]] De Bernardinis; l'edificio crollò completamente a causa del [[Terremoto della Marsica del 1915|terremoto del 1915]]<ref>Maurizia Mastroddi, ''L'altra Avezzano'', Avezzano, Grafiche Di Censo, 1998, pp. 90-91.</ref>.
Trasferitosi da adolescente a [[Roma]] frequentò l'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]]. Durante la [[seconda guerra mondiale]] partecipò alla [[campagna italiana di Russia]], sopravvivendo nonostante le gravi ferite, i piedi congelati e un'[[ulcera duodenale]]<ref name="AP">{{cita|Avagliano, Palmieri, 2024|pp. 346-347}}.</ref>. Dopo il [[congedo militare]] fu proposto da [[Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo]] per il riconoscimento della [[Ricompense al valor militare|medaglia d'argento al valor militare]]; fu impiegato nel [[Ministero delle finanze]] ed ebbe modo di collaborare con la rivista illustrata ''[[Il Pupazzetto]]''<ref>{{cita web|url=https://www.fumettomaniafactory.net/vittorio-marimpietro-di-san-sebastiano-e-tutti-gli-altri-anniversari-fumettistici/|titolo=Pupazzetto: Vittorio Marimpietro di San Sebastiano…|autore=Dario Janese|editore=Fumettomania|data=18 giugno 2024|accesso=11 ottobre 2025}}</ref>.
In seguito all'[[armistizio di Cassibile]], che portò alla creazione della [[Repubblica Sociale Italiana|Repubblica di Salò]] con il fine di governare i territori italiani controllati militarmente dalla [[Germania nazista]] contrastando la [[Resistenza italiana|Resistenza partigiana]] e inasprendo la [[guerra di liberazione italiana]], entrò a far parte del [[Fronte militare clandestino]] collaborando da convinto [[Antifascismo|antifascista]] all'attività di propaganda e tesseramento, nascondendo ufficiali del [[Comitato di Liberazione Nazionale]] ricercati da [[Nazionalsocialismo|nazisti]] e [[Fascismo|fascisti]] e veicolando informazioni riservate e ordini agli organi del [[Partito d'Azione]] per favorire la lotta clandestina e [[Partigiano|partigiana]]<ref name="AP"/>.
Catturato il 10 dicembre 1943 dalle [[Schutzstaffel|SS]], condotte da una [[Spionaggio|spia]] fascista nella sua abitazione di [[Largo di Torre Argentina|via di Torre Argentina]], nei pressi di [[Piazza del Gesù (Roma)|piazza del Gesù]] nel [[centro storico di Roma]], fu arrestato, rinchiuso, interrogato, tenuto a digiuno e torturato nel [[Museo storico della Liberazione|carcere provvisorio di via Tasso]], il 18 dicembre fu trasferito nel terzo braccio del [[carcere di Regina Coeli]], alla cella numero 353. Accusato ingiustamente di far parte dei [[Gruppi di Azione Patriottica|gappisti]] della [[Brigate Garibaldi|legione garibaldina]] di [[Peppino Garibaldi]] fu riportato nell'edificio di via Tasso dove, nella cella numero 16, subì violenti interrogatori. Tuttavia rifiutò di parlare o di offrire qualsiasi tipo di collaborazione<ref name="AP"/>.
Il 25 febbraio fu nuovamente trasferito al Regina Coeli da dove egli poté inviare un biglietto alla propria famiglia e una lettera, datata 23 marzo 1944, alla "fidanzata" [[Carla Angelini]], partigiana, anch'essa richiusa nel carcere romano alla cella numero 297<ref name="Angelini"/>.
Vittorio Marimpietri il 24 marzo 1944, essendo incluso nella lista di [[Herbert Kappler]] e del [[Sicherheitsdienst]] (''Aussen-Kommando'') venne ucciso all'età di 26 anni con un colpo di pistola alla nuca (''genickschuss'') nelle Fosse Ardeatine, eccidio commesso come [[rappresaglia]] per l'[[attentato di via Rasella]]<ref name="AP"/>.
I suoi resti sono tumulati nel [[Mausoleo delle Fosse Ardeatine]], nel [[sacello]] n. 47 dei 335 sacelli delle vittime dell'eccidio a cui si aggiunge il sacello dedicato a tutti i "Martiri d'Italia" deceduti nell'ambito della guerra di liberazione italiana<ref>{{cita web|url=https://www.mausoleofosseardeatine.it/vittime/dettaglio/?id=197|titolo=Le vittime. Sacello 47: Vittorio Marimpietri|editore=Associazione nazionale famiglie italiane martiri caduti per la libertà della patria ([[Eccidio delle Fosse Ardeatine#L'ANFIM|ANFIM]])|accesso=11 ottobre 2025}}</ref>.
== Riconoscimenti ==
* Intitolazione strada a Roma, zona [[La Giustiniana]]<ref name="OSM">{{cita web|url=https://www.openstreetmap.org/|titolo=Sito ufficiale OSM|editore=[[OpenStreetMap]]|accesso=11 ottobre 2025}}</ref>.
* Intitolazione strada a Corcumello (frazione di [[Capistrello]]), centro storico-[[castello De Ponte-Vetoli]]<ref name="OSM"/>.
* Monumento ai caduti di Avezzano, lapide posta sul lato sinistro del basamento del monumento, opera di [[Ermenegildo Luppi]], in [[piazza Torlonia]]<ref>{{cita web|url=https://www.unuciavezzano.it/monumentiavezzano.htm|titolo=Monumento ai caduti di Avezzano|editore=[[Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia|UNUCI]], sezione di Avezzano|accesso=11 ottobre 2025}}</ref>.
* Monumento ai caduti di Corcumello, piazzale antistante alla chiesa di San Lorenzo<ref>{{cita web|url=https://www.pietredellamemoria.it/pietre/monumento-ai-caduti-di-corcumello-capistrello-aq/|titolo=Monumento ai caduti di Corcumello - Capistrello|editore=[[Mutilato di guerra#L'Associazione nazionale|Anmig]]|accesso=11 ottobre 2025}}</ref>.
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine. Le storie delle 335 vittime dell'eccidio simbolo della Resistenza|autore=Mario Avagliano|autore2=Marco Palmieri|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2024|SBN=BMT0038943|cid=Avagliano, Palmieri, 2024}}
== Voci correlate ==
* [[Carla Angelini]]
* [[Eccidio delle Fosse Ardeatine]]
* [[Resistenza italiana]]
{{Antifascismo
{{Rasella-Ardeatine
{{Portale|biografie|guerra
[[Categoria:Persone assassinate alle Fosse Ardeatine
[[Categoria:Fronte militare clandestino
= WIP =
* Giulio Borghese
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