Pierre Trudeau: differenze tra le versioni

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=== Leader di partito ===
[[File:Pierre Trudeau (1975).jpg|thumb|left|Pierre Trudeau nel 1975]]
Nel [[1967]], [[Lester Pearson]] annunciò la sua intenzione di lasciare la leadership del Partito Liberale. Conseguentemente, Trudeau decise di candidarsi come nuovo leader in quella che è ancor oggi ritenuta una delle più emozionanti corse alla maggiore carica del principale partito canadese: il congresso liberale del 5 aprile [[1968]]. Considerato un ''outsider'' per via del suo recente ingresso nel partito, nonché per le sue idee ritenute radicali dai settori più conservatori del partito, Trudeau riuscì malgrado ciò ad attrarre l'attenzione dei ''media'' e guadagnarsi la simpatia dei giovani del partito, che videro la sua candidatura come un'opportunità di svolta generazionale<ref>{{Cita|English 2006}}.</ref>. Una volta arrivati al congresso, Trudeau si dimostrò essere, a sorpresa, in testa ai risultati dopo il primo turno di votazione, e riuscì a mantenere il primo posto fino al quarto turno, quando ottenne il 51% dei voti dei delegati di partito ed essere eletto nuovo leader del Partito Liberale. Trudeau fu proclamato nuovo capo del partito il 6 aprile, e primosi insediò ufficialmente come Primo ministro il 20 aprile [[1968]].<ref>{{Cita|English 2009|pp. 1-11}}.</ref>
 
Trudeau decise immediatamente d'indire una nuova elezione federale il 25 giugno, e beneficiò di una notevole ondata di popolarità personale, conosciuta storicamente in Canada come "Trudeaumania", che ne fece un'icona giovanile. Trudeau riuscì a vincere a mani basse l'elezione e a formare un governo liberale di maggioranza. Come primo ministro, difese il servizio sanitario pubblico inaugurato dal predecessore Pearson, che a sua volta aveva attinto a piene mani dall'esperimento del primo ministro neodemocratico del [[Saskatchewan]] [[Tommy Douglas]]. Uno dei momenti topici della sua esperienza da primo ministro arrivò nel [[1970]], quando membri del [[Fronte di Liberazione del Québec]] (FLQ) rapirono prima il console britannico [[James Cross]], poi il ministro provinciale del Lavoro [[Pierre Laporte]], il quale fu ucciso giorni dopo. Trudeau, sotto minaccia di una deriva terroristica del nazionalismo quebecchese, dichiarò il ''War Measures Act'', che dava al governo poteri larghissimi di arresto e detenzione senza processo. Successivamente, a cinque membri del FLQ fu concesso di riparare a [[Cuba]], ma alla fine tutti i membri del movimento nazionalista quebecchese di estrema sinistra furono arrestati, inclusi coloro che erano fuggiti all'estero, tutti rientrati in Canada negli anni a venire.